Viareggio, prima che sia estate

Il numero di aprile della storica rivista LA CUCINA ITALIANA dedica un ampio servizio a Viareggio firmato da Nicola Giglio e accompagnato dalle fotografie di Gaia Marturano.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - turismo) Il reportage illustra dieci buone ragioni per intraprendere questo itinerario goloso: “È vero che Viareggio vive due stagioni tipiche: quella del Carnevale, con la famosa sfilata dei carri, e quella estiva, quando spiagge e vie del centro si riempiono di villeggianti. Ma la stagione giusta per scoprirla è quella di mezzo: la primavera”.

Da pag 131:
“In un momento felice, quando il lungomare è tranquillo e non ci si deve fare largo tra la folla. E quando i cuochi dei ristoranti, non ancora presi d’assalto, trovano il tempo di fare racconti mentre servono la loro cucina locale, basata sul pescato di giornata”.

1. Una brioche per cominciare
2. Il profumo delle cialde da seguire
3. La storia da scoprire
4. Un pranzo da…pescare
5. Il pesce povero reinventato
6. Una chef itinerante e le sue arselle
7. Il vino che nasce sulla sabbia
8. Cacciucco di bosco e cecina
9. I carri visti da vicino
10. Birdwatching sul lago

e nello spazio per il prodotto tipico:
Il cacciucco:
si tratta di un piatto a base di pesce povero che si differenzia dal cacciucco alla livornese perché più corposo. Il segreto per una buona riuscita della ricetta è il rispetto dei diversi tempi di cottura del pesce, dal più duro, polpo e poi seppie, e poi via via il resto: palombo, pesce da zuppa sfilettato e crostacei. Il tutto si serve sul pane toscano strofinato di aglio.

e gli indirizzi utili
dove mangiare, dove comprare suggestivi souvenir, dove chiedere informazioni.

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