GALATA, Museo del Mare, GENOVA. Ventotto sale su quattro livelli dedicate all’esposizione permanente e due sale riservate alle esposizioni temporanee, un deposito visitabile e il centro di documentazione di Renzo Piano.

La storia di Bergoglio e dell'emigrazione italiana in Argentina, dall'archivio notizie del CISEI
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Il Galata Museo del Mare, curato dal Mu.MA e gestito da Costa Edutainment, è il più grande museo marittimo del Mediterraneo che consente di compiere un viaggio nella storia della navigazione. L’esperienza prosegue con la grande traversata oceanica dei migranti italiani a bordo dei piroscafi verso l’ America, il Brasile e l’Argentina: all’interno di questo padiglione – MeM Memorie e Migrazioni - una sezione, è interamente dedicata all’ immigrazione contemporanea (rinnovata da giugno 2016). Navigazione sopra ma anche sotto il mare con la visita esclusiva del sommergibile Nazario Sauro, prima nave museo in Italia visitabile in acqua. Il pubblico può inoltre rivivere virtualmente l’esperienza di un naufragio a Capo Horn nella nuova Sala della Tempesta in 4D.

Importanti novità dell’anno sono la mostra temporanea “Andrea Doria, la nave più bella del mondo” visitabile lungo le rampe del 4° piano, che in pieno stile Galata consente al visitatore di vivere una “Doria experience” e la sala degli Armatori che da marzo 2017, grazie all’Associazione Promotori Musei del Mare, si trasforma nella Sala degli Armatori Italiani presentando un riallestimento coinvolgente ed immersivo.
LA STORIA
Una straordinaria avventura alla scoperta di cinque secoli di vita sul mare
Il 1 agosto 2004, in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura, ha aperto al pubblico il Galata Museo del Mare. Importante tassello nella trasformazione urbanistica del waterfront dell’area Porto Antico, restaurato dall’architetto Guillermo Vazquez Consuegra, il museo ha notevolmente migliorato l’offerta culturale e turistica della città. Oggi è il più grande museo marittimo del Mediterraneo, nato per rispondere alla crescente domanda sia di conoscenza dei temi legati alla navigazione sia di un uso qualitativo del tempo libero, per imparare divertendosi.

Galata è un quartiere di Istanbul, e fino al XV secolo sede di una delle più importanti comunità genovesi nel Mediterraneo; così, alla fine dell’Ottocento, quando il Comune di Genova costruì un quartiere di docks commerciali, al più antico di questi venne dato il nome dell’antica colonia. Nell’Ottocento, “il Galata” aveva già una storia lunga quasi tre secoli: Nella sua parte inferiore, infatti, venivano costruite le galee della Repubblica di Genova e l’edificio faceva parte dell’Arsenale, il complesso militare e marittimo più importante della città. Nel Novecento, “il Galata” perse la sua funzione commerciale e venne abbandonato. Alla fine degli anni ’90, il Comune decise di stabilire qui la sede del museo marittimo di Genova.

L’architetto Guillermo Vazquez Consuegra, autore del progetto di restauro del Galata, ha dato forma a un nuovo fulcro di attività, in grado di rivitalizzare la cornice marittima e di avvicinare ulteriormente la città al mare.
Una sapiente coesistenza di architetture antiche e contemporanee donano una nuova identità all’edificio: cristallo e acciaio ripropongono il duplice tema della perimetrazione dei volumi e della trasparenza della superficie, in un suggestivo rimando di spazi pieni e vuoti, di luci e di ombre.

Trasformazione dell’edificio ma anche della zona della Darsena con il più recente Open Air Museum, progetto realizzato grazie ad una collaborazione tra Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Regione Liguria, Comune di Genova - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, Soprintendenze e Autorità Portuale che ha visto il recupero urbanistico di una delle aree più antiche del Porto di Genova.

LE RICOSTRUZIONI A GRANDEZZA NATURALE
Più che a misura d’uomo, il Galata è a misura di nave. Questa caratteristica ha offerto ai curatori una straordinaria opportunità: ovvero quella di alternare alle opere originali - di dimensioni contenute - grandi ricostruzioni, in scala 1:1: una galea genovese del ‘600, un brigantino - goletta dell’ ’800, la tuga di un piroscafo di inizio ‘900, una scialuppa di salvataggio da un naufragio a Capo Horn, i diversi ambienti della Genova ottocentesca con i suoi vicoli, del piroscafo 'Città di Torino' nonché le ricostruzioni ambientali che ricordano le differenti destinazioni degli emigranti italiani: la Boca di Buenos Aires, la fazenda in Brasile, ed Ellis Island. Nel caso dei piroscafi è stato allestito un tratto di fiancata, attraverso il quale, è possibile salire a bordo, accedere ai dormitori, maschili e femminile, e salire al ponte superiore, dove sono ricostruite infermeria, cabina di seconda classe, refettorio e cabina del Commissario di bordo. Più oltre è ricostruito il ponte di coperta del piroscafo, dove hanno trovato posto sia una wheelhouse originale, sia la sala delle feste dello yacht imperiale asburgico Yaza. Segnala sala della Tempesta in 4D per vivere l’emozione di un naufragio a Capo Horn.

IL NAZARIO SAURO - SOMMERGIBILE ORIGINALE VISITABILE IN ACQUA
Il più grande sommergibile italiano diventato nave-museo e ormeggiato davanti al Museo a partire da giugno 2010. Il visitatore inizia l’immersione scendendo nel ventre del sommergibile munito di casco per la sicurezza e di audio guida interattiva, che si attiva automaticamente in alcuni punti strategici del percorso per raccontare la vita di bordo. Ad integrare e preparare la visita al sommergibile, la sezione preshow allestita al terzo piano del Museo che consente di interagire con alcune delle strumentazioni non accessibili a bordo perché in spazi troppo ristretti.



IL PERCORSO DI VISITA INTERNO
La visita all’interno del Museo si svolge secondo un percorso che muove dal porto genovese del XV secolo per giungere all’età contemporanea, seguendo quattro età della marineria: l’età del remo, vissuta sulle galee e nell’antico arsenale, l’età della vela, dominata dai vascelli e dai successivi clipper, l’età del vapore, che segna la nascita e affermazione dei piroscafi e l’età delle grandi migrazioni italiane in transatlantico ma anche straniere su imbarcazioni di fortuna.

Il Museo si articola in ventotto sale, distribuite su quattro livelli e dedicate all’esposizione permanente; ci sono inoltre due sale riservate alle esposizioni temporanee, un deposito visitabile e il centro di documentazione di Renzo Piano. La ricostruzione di una galea genovese del Seicento lunga 42 metri - che da luglio 2012 accoglie il pubblico a bordo per rivivere la vita di schiavi, forzati e buonavoglia - e di un brigantino goletta dell’Ottocento, gli oltre 4.300 oggetti originali conducono il visitatore alla scoperta degli avvincenti segreti del rapporto fra uomo e mare. L’esperienza di viaggio prosegue con la grande traversata oceanica dei migranti italiani verso l’America e il Brasile e l’Argentina, con uno sguardo particolare all’immigrazione straniera in Italia, fenomeno che negli ultimi quarant’anni ha trasformato il nostro Paese da luogo di partenza a meta di arrivo.

Completano il percorso espositivo la sala del Piroscafo, dove il visitatore può navigare virtualmente fino ad Ellis Island o “salvare” il Titanic; la sala dedicata a Cristoforo Colombo, con il celebre ritratto del grande navigatore dipinto da Ridolfo del Ghirlandaio e al Porto di Genova; la prestigiosa Sala Atlanti e Globi che consente di sfogliare virtualmente mappe realizzate dai più famosi cartografi di Cinque-Seicento, opere simbolo di scoperte e cosmopolitismo, geolocalizzate ai giorni nostri; la Galleria Beppe Croce, che riproduce l’interno di uno yacht club inglese di fine ‘800, con oltre 100 dipinti di marina; la zattera di Ambrogio Fogar, sulla quale il navigatore e il giornalista Mauro Mancini trascorsero 74 giorni in Atlantico dopo il naufragio del Surprise (1978); la sala della tempesta in 4D dove, dal 2014, il pubblico può rivivere virtualmente un naufragio a Capo Horn, affrontando a bordo di una scialuppa le onde di un mare tempestoso. Da segnalare all’ultimo piano del Museo la terrazza panoramica Mirador, dove si può godere dell'incantevole veduta del porto e della parte storica di Genova. Navigazione sopra ma anche sotto il mare con la visita esclusiva del sommergibile S518 Nazario Sauro.

HALL DI INGRESSO
Nella hall d’ingresso - spazio creatosi tra l’antico edificio e il rivestimento in acciaio e cristallo progettato dall’architetto spagnolo Consuegra - oltre alla biglietteria, il deposito bagagli, il bookshop e l’accoglienza gruppi, il pubblico incontra due prime imbarcazioni: il gozzo Santa Caterina e la ricostruzione della caravella Santa Maria.

PIANO TERRENO
Nel corridoio iniziale che porta alla prima sala, l’Affresco di Renzo Piano, celebre progetto urbanistico del Waterfront genovese disegnato e successivamente donato al Museo dallo Studio di Architettura Renzo Piano Building Workshop; sulla parete di fronte è esposta una gigantografia aerea della Genova odierna. Idealmente si congiungono così “Genova com’è ora” con “Genova come potrebbe essere” e si collegano al passato, alla “Genova com’era”, ben rappresentata dal grande dipinto di Cristoforo Grassi con la Veduta di Genova nel 1481, posto nella prima sala.

Cristoforo Colombo e il porto di Genova agli inizi dell’età moderna.
Dall’estate 2013 la parte di collezione ad essa riferita, che ospita alcune tra le opere più note e importanti del Museo - il ritratto di Colombo attribuito a Ridolfo del Ghirlandaio, la più antica veduta di Genova di Cristoforo Grassi eseguita nel XVI secolo e il celebre Libro dei Privilegi (raccolta manoscritta con tutti i riconoscimenti e i titoli conferitigli negli anni a servizio dei re spagnoli) - è stata riallestita e dotata di supporti multimediali in grado di svelare storia e curiosità su temi antichi e moderni, come quelli del porto di Genova con i suoi 1500 anni di storia e di Cristoforo Colombo.

Andrea Doria e le galee genovesi
Un modello di Galea, un dipinto raffigurante il Porto di Genova nel Seicento e la battaglia tra galee imperiali e galee turche, opera di De Wael - sono le tre straordinarie opere originali che precedono l'ingresso nell'Armeria della Darsena.



Le Armi della Repubblica
Il percorso di visita continua con l’Armeria, dove sono custodite corazze, elmi e armi in dotazione al reparto militare solitamente imbarcato sulle galee. Custoditi da cancelli di legno e ferro e sorvegliati da due “soldati delle galee”, elmi, corazze e armi bianche sono disposti sulla rastrelliera, come se il tempo si fosse fermato e potessero essere utilizzati da un momento all’altro. Sui corpetti e sugli elmi sono ancora ben riconoscibili i colpi assestati in fonderia per verificarne la resistenza e i successivi danni causati dai combattimenti.

Arsenale, la galea sullo scalo
Improvvisamente il Visitatore si trova “a tu per tu” con la galea, posta sullo scivolo di varo originale. La nave esposta è la precisa ricostruzione di una galea genovese del Seicento, ed è il frutto di una ricerca durata tre anni e di un anno di lavoro in cantiere. La galea, con il suo grande sperone rosso sovrasta il pubblico che viene avvolto dai suoni di un tempo: le grida dei maestri d'ascia e quelle dei calafati, il rumore degli attrezzi da lavoro. Avvicinandosi sul lato sinistro della galea, si viene richiamati da uno dei maestri d'ascia che, prendendo il visitatore per uno dei tanti membri della ciurma, lo invita salire a bordo: si accede dentro la galea direttamente dalle ordinate. E così possibile vestire i panni di schiavi, forzati e buonavoglia e scoprire la vita a bordo delle galee.

Ludoteca Galea
Dopo aver interloquito con le figure, le principali dell'Arsenale, a bordo della Galea, i galeotti-visitatori possono approfondire nella Ludoteca della Galea alcuni temi: come funzionava un cannone dell'epoca? Cosa si mangiava? Cosa si provava ad essere incatenati ai banchi di voga? Come funzionavano gli strumenti di navigazione dell'epoca?

PRIMO PIANO
Galea tra storia e arte
La visita del Museo prosegue al primo piano. Un corridoio con vista laterale sulla Galea permette di ammirarne la poppa, reperti e opere rare dell'epoca. Le opere esposte al primo piano aiutano a percorrere un viaggio lungo alcuni secoli, tra gli inizi del ‘500 fino al secondo decennio del XIX secolo.

Il ponte della Galea
Dal primo piano si vede la coperta della galea genovese del ‘600, percorsa al centro dalla corsia dell'aguzzino, che passa tra i banchi di voga, e termina nella carrozza, dove trovavano posto signori e passeggeri di riguardo. "Galea" deriva dal greco bizantino galaia, pescespada, e infatti lo sperone richiama la forma di questo pesce.

Viaggio ai tempi delle galee
La sezione dedicata al viaggio ai tempi delle galee e all'Arsenale della Repubblica di Genova si chiude con la rievocazione dell'arrivo a Genova dei forzieri d'argento condotti dalle galee genovesi dalla Spagna a Genova. Rimborsi con interesse dei prestiti dei patrizi genovesi, queste "rimesse" rappresentarono una straordinaria fonte di ricchezza, sulla quale i mercanti e i banchieri della città costruirono i loro palazzi e le loro ville.

Atlanti e Globi
Tra il Cinque e il Seicento le scoperte geografiche aprono nuovi orizzonti su terre e mari fino ad allora sconosciuti. Due grandi globi, celeste e terrestre, del Coronelli (1688) e la straordinaria collezione cartografica del Galata testimoniano le conoscenze geografiche ed etnografiche dell’epoca, tra grandi intuizioni ed ingenui errori. Schermi touch consentono di sfogliare virtualmente, geo-localizzando ai giorni nostri, le mappe seicentesche simbolo delle scoperte, del mondo e dei viaggi.

SECONDO PIANO
Genova e l’età delle rivoluzioni
Salito al Piano Secondo, il Visitatore entra nella sezione dedicata all’età delle Rivoluzioni. Nella sala, in un grande plastico alcuni grandi vascelli alla fonda e in navigazione, costruiti a Genova in questo periodo. Segue la zattera originale di Ambrogio Fogar, sulla quale il navigatore e il giornalista Mauro Mancini nel 1978 hanno trascorso 74 giorni in Atlantico dopo il naufragio del Surprise, che introduce il visitatore al tema delle grandi tragedie in mare.


La Sala della Tempesta in 4D
Il nuovo allestimento comprende una prima parte di avvicinamento al tema delle tempeste nella storia, attraverso dipinti, stampe, incisioni, ex voto ed oggetti della vita comune che si trovavano a bordo delle scialuppe di salvataggio. Nella seconda parte, in linea con la filosofia “Sali a bordo” del Galata Museo del Mare, si vive l’esperienza in 4D.

Il futuro naufrago entra in un vano buio, sale a bordo di una scialuppa di salvataggio dove la voce di un nostromo, chiama il pubblico a prendere posto sui banchi, aggrapparsi ai remi e imparare a remare perché, come grida il nostromo, “la nostra nave sta per affondare e noi dobbiamo allontanarci”. Mentre si rema, intorno ai naufraghi si illuminano gli schermi, mostrando il panorama allucinante di Capo Horn, le onde e i piovaschi che si alternano alle raffiche di vento per coinvolgere il visitatore in un’esperienza multisensoriale. La scialuppa intanto beccheggia, sale e scende sulle onde e intorno ai superstiti passano come fantasmi gli albatros, le orche e le balene. Pochi minuti di intensa immersività per capire che con il mare non si scherza.

Le scienze nautiche
Come si navigava nell’Ottocento? Una collezione di carte nautiche e strumenti di marina, tra le più importanti del mondo, permette al visitatore di vedere da vicino bussole, sestanti, cronometri, barometri, mareografi e capirne il loro funzionamento. Inoltre il visitatore può consultare le carte nautiche – originali, spesso ancora con le rotte segnate – di molte aree del Pianeta, tutte risalenti tra la fine del Settecento e gli inizi del Novecento.

Il brigantino – goletta Anna
La ricostruzione di un ponte di coperta di brigantino-goletta occupa interamente questa sala. Il brigantino-goletta era un’imbarcazione mercantile che viaggiava sia nel Mediterraneo sia nell’Atlantico, portando i carichi più diversi. è possibile salire sul ponte di coperta e camminare tra gli strumenti originali (un salpancore inglese del XIX secolo o il timone a caviglie), affacciarsi nella sala nautica, curiosare attraverso gli oblò nella tuga dei marinai e azionare il timone. Verso poppa il visitatore può sporgersi ad ammirare la cabina del comandante, perfettamente ricostruita con oggetti d’arredo, strumenti e carte nautiche originali.

Progettare e costruire le navi
Questa sezione ricostruisce un cantiere navale di fine ‘800. Il visitatore attraversa gli uffici, la falegnameria e l’officina, allestiti con macchinari originali funzionanti. Una ricostruzione di ambiente ricrea le fasi della costruzione di un leudo, tipica imbarcazione da cabotaggio della Liguria.

Galleria Beppe Croce
A chiudere il secondo piano, la ricostruzione dell’interno di uno yacht club inglese di fine '800, ispirata al Royal Yacht Squadron, il più prestigioso club nautico del Regno Unito. La galleria consente al visitatore di immergersi negli esclusivi ambienti frequentati dalla nobiltà inglese di oltre un secolo fa. Si possono ammirare un centinaio di preziosi dipinti della Collezione Beppe Croce, tappezzerie e tendaggi di pregio, poltroncine Chesterfield. Quadri a olio, acquarelli e litografie d’epoca raffigurano l’evoluzione delle barche da diporto: gli yacht. Golette, yawl, cutter, imbarcazioni americane e francesi varate e che hanno navigato tra il 1832 e il 1907: l’epoca in cui si disputavano le prime regate che sarebbero divenute leggendarie, come la Coppa delle 100 Ghinee del 1851 dalla quale è poi nata la Coppa America.

TERZO PIANO
“MeM Memorie e Migrazioni” – “Italiano anch’io! L’immigrazione nell’Italia che cambia” – nuova sezione giugno 2016
Il padiglione, un vero e proprio Museo nel Museo, racconta al pubblico la storia delle migrazioni italiane e le nuove immigrazioni. Con 1200 metri quadrati e oltre 40 postazioni multimediali, ecco le ricostruzioni ambientali delle diverse destinazioni dei migranti italiani: urbane, come la Boca di Buenos Aires, rurali come le fazende del Brasile, o la più nota Ellis Island. L'ultima sezione “Italiano anch’io! L’immigrazione nell’Italia che cambia” è stata riallestita a giugno 2016 alla luce della maturazione del dibattito politico e sociale e di una maggiore consapevolezza dei soggetti coinvolti. Il nuovo concept pone l’attenzione sulla percezione del fenomeno immigrazione da parte degli italiani e sull’auto percezione degli immigrati nel contesto della società italiana.
In particolare la nuova Area Immigrazione presenta 8 aree tematiche: migrazioni, fenomeno planetario; immigrati in Italia, una cronologia; ne abbiamo bisogno?; il lavoro degli immigrati, chi è chi, le definizioni; storie di popoli in fuga; i nuovi italiani a scuola; Genova, in un giorno; la casa & la famiglia, cucina e la migrazione del gusto; un parere. Il tuo.

Sala Armatori
Da marzo 2017 ha aperto al pubblico la Sala degli Armatori, un nuovo allestimento per la sala del piroscafo dedicato alla storia di Genova e del suo porto attraverso i suoi protagonisti: gli Armatori. Il progetto nasce da una stretta collaborazione tra l’Istituzione Mu.MA e l’Associazione Promotori Musei del Mare.
La sala coniuga innovazione, multimedialità, interattività e scenografia con le storie della marineria e con le straordinarie vicende economiche ed umane delle famiglie di armatori. L’allestimento presenta 18 modelli di navi tra mercantili e passeggeri; 4 filmati realizzati per raccontare alcuni momenti salienti a bordo del piroscafo quando armatori e politici decidevano il futuro della marineria e la ripresa dell’economia genovese; due videoproiezioni a tutta parete: un bombardamento durante la seconda guerra mondiale ed una manovra nel porto di Genova; la ricostruzione della plancia di comando di una nave mercantile con il simulatore per condurre il visitatore in tre missioni. Il percorso è diviso in 6 sezioni - il porto, i traffici, pubblico/privato, equipaggi, mestiere, innovazione, merci – corredate di foto, documenti, testi, voci per presentare al pubblico tutti gli aspetti del mestiere dell’armatore.

Pre-show interattivo per scoprire i segreti del Sauro
Il pre-show del sommergibile Nazario Sauro, ricostruito al terzo piano del Galata Museo del Mare, non intende sostituire ma integrare e preparare la visita al sottomarino. Questa sezione consente al visitatore di interagire con alcune delle strumentazioni che si trovano a bordo, ad esempio sperimentare le modalità di immersione e risalita del sommergibile, alcuni aspetti della vita di bordo, l’uso del periscopio e dell’idrofono. Inoltre la visita al preshow consente anche alle categorie che non possono accedere al battello (disabili, donne in gravidanza, bambini al di sotto dei 4 anni) di vivere un’esperienza unica, immersiva e coinvolgente.

TERRAZZA PANORAMICA MIRADOR
Dalla terrazza Mirador si gode di un'incantevole panoramica del porto e della Genova storica. La terrazza è allestita con aree di sosta attrezzate, un giardino pensile con piante liguri e totem che incorniciano e descrivono importanti monumenti: Palazzo del Principe, Castello d' Albertis, Commenda di Prè, Palazzo Reale, Magazzini del Cotone-area Porto Antico e Lanterna. La terrazza funge anche da ideale luogo di partenza per cinque itinerari pedonali - passeggiate alla scoperta di altrettanti luoghi storici scaricabili direttamente dal sito www.galatamuseodelmare.it e su cellulare e ipod, dalla postazione multimediale presente nella Hall del Museo.

L’ATTIVITA’ DIDATTICA
I temi dei laboratori e delle visite tematiche nel percorso museale sono variegati e indicati per ogni fascia d’età: La storia del Porto di Genova e i suoi sviluppi attuali, le imbarcazioni protagoniste della storia della Repubblica Genovese, il cercarelitti, i viaggi oltreoceano, gli strumenti scientifici, il sottomarino, le migrazioni e molte ancora.
Attività innovative, dinamiche e divertenti, coinvolgono gli studenti in varie modalità: caccia al tesoro, laboratori di musica, discussioni sugli attuali temi dell’immigrazione.
La ricca offerta di attività prevede anche percorsi congiunti con Dialogo nel Buio, l’Acquario e Viadelcampo29rosso . E da settembre saranno attivati nuovi percorsi congiunti con la Commenda di Pré e Castello D’Albertis Museo delle Culture.

Le attività si svolgono dal martedì al venerdì su prenotazione . Gli appuntamenti sono alle 9.30, alle 11.30, oppure alle 14.30 per una durata media di circa un’ora e mezza. Per le famiglie le attività sono la domenica alle 10.00 e alle 15.00. (eventuali variazioni possono essere concordate direttamente con la sezione didattica). Le tariffe variano da alta a bassa stagione, a seconda delle attività e del livello scolare. Su prenotazione al numero 0102345655 oppure scrivendo a [email protected].

Attività in programma tutto l’anno
“Prova la Vela”: Visita del Galata Museo del Mare e prova in mare con imbarcazione d’altura. Due appuntamenti quotidiani: ore 10.00 e ore 15.00. Durata: 3 ore circa Costo: € 13.00 a persona (età minima 5 anni)
“Un compleanno speciale al Galata” con divertenti attività di laboratorio:
1) Caccia al tesoro alla scoperta dei forzieri dei pirati 1°-2°- 3° livello (per bambini dai 5 agli 11 anni)
2) Battaglia navale al Galata (per ragazzi dagli 11 ai 14 anni)
Appuntamento al sabato e alla domenica dalle ore 15.00 fino alle 17.00. Costo: € 6.00 a bambino, ingresso al Museo scontato € 8.00 per i genitori invitati e gratuito per i genitori del festeggiato.

LA GESTIONE DEL MUSEO
Il Galata Museo del Mare è di proprietà dei Comune di Genova che lo amministra e ne cura la direzione artistica, scientifica e culturale attraverso il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, di cui fanno parte Museoteatro della Commenda di Prè e Museo Navale di Pegli. A supporto dell’Istituzione i Promotori Musei del Mare onlus, associazione di oltre 80 aziende del settore marittimo e shipping con un ruolo determinante per lo sviluppo delle attività. La gestione del Museo è di Costa Edutainment spa, azienda costituita nel 1997 per iniziativa imprenditoriale della famiglia Costa, ed oggi leader in Italia con circa 5 milioni di visitatori all’anno. In associazione con Costa Edutainment, la Cooperativa Solidarietà & Lavoro garantisce un alto livello qualitativo nella sorveglianza e negli altri servizi aggiuntivi.

MU.MA - ISTITUZIONE MUSEI DE MARE E DELLE MIGRAZIONI
Il Galata Museo del Mare insieme al Museo Navale di Pegli e la Commenda di San Giovanni di Prè, compongono un polo museale e culturale di eccellenza, legato al tema del mare come veicolo di dialogo tra popoli culture e religioni e di confronto tra generazioni. Dal 1° gennaio 2005, per volontà del Sindaco Giuseppe Pericu, è nato il Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Navigazioni proprio per legare queste realtà museali e monumentali, che dal Medioevo si dipanano fino ai giorni nostri, all’identità storica delle città, all’accoglienza, alle peregrinazioni, alle esplorazioni, allo scambio di merci e di persone. Presieduto da Maria Paola Profumo e diretto da Pierangelo Campodonico il Mu.MA nel 2012 da Istituzione 'Musei del Mare e della Navigazione' ha preso il nome di Istituzione 'Musei del Mare e delle Migrazioni'. Il Galata Museo del Mare è la sede e fiore all’occhiello del Mu.MA che lo amministra e ne cura la direzione artistica, scientifica e culturale (www.muma.genova.it).

ASSOCIAZIONE PROMOTORI MUSEI DEL MARE ONLUS
L'Associazione Promotori Musei del Mare ONLUS si è costituita a Genova il 22 maggio 1996. Da oltre 20 anni ricopre un ruolo attivo e fornisce un apporto determinante per lo sviluppo delle attività del sistema museale marittimo genovese che si concretizza, interagendo con le Istituzioni locali ed il Mu.MA, nella realizzazione del Galata Museo del Mare, della Commenda, e prima, del Padiglione del Mare.
Le oltre 80 Aziende che la compongono hanno consociato le loro forze per realizzare un progetto: restituire alla città la grande tradizione imprenditoriale dello shipping genovese.

L'Associazione, una Onlus ispirata al modello delle fondazioni no-profit, pioniera in Italia nell'ambito delle strutture private a sostegno del pubblico, agisce principalmente su tre fronti: interviene finanziariamente a sostegno di progetti; è il soggetto di riferimento per Enti pubblici e privati che intendono contribuire allo sviluppo del sistema museale; promuove la cooperazione internazionale tra soggetti e istituzioni dediti alla conservazione del patrimonio storico-marittimo. Ad oggi l’Associazione Promotori Onlus ha messo a disposizione dell'Istituzione risorse umane e sostenuto investimenti finanziari per oltre 1.000.000 € per la realizzazione di rilevanti progetti e rinnovamenti che l'hanno resa sempre più importante riferimento per la cultura del mare e per una Genova più aperta al turismo.

COOPERATIVA SOLIDARIETÀ E LAVORO
La Cooperativa Solidarietà e Lavoro è impresa di servizi capace di coniugare esigenze d’impresa e finalità sociali. La mission sociale si esplica nell’offrire occasioni concrete di reinserimento nella società a persone svantaggiate, che nel lavoro trovano autonomia economica, ricostruiscono rapporti sociali, sperimentano percorsi di formazione professionale, acquisiscono competenze.
Da 25 anni opera a Genova e in Liguria principalmente in ambito turistico-museale e in attività di wellcoming ma anche in campo biblioteconomico e servizi alle aziende, attraverso prestazioni su misura che mettono in luce le capacità di problem solving.
Solidarietà e Lavoro è specializzata nella gestione dei flussi sia di piccola che di alta dimensione, grazie all’esperienza ultra ventennale maturata in tale settore dall’apertura ad oggi dell’Acquario di Genova.
E’ partner con Costa Edutainment nella gestione del Galata Museo del Mare e di Dialogo nel Buio. Gestisce per conto del Comune di Genova importanti luoghi di cultura della città, quali la Commenda di Prè, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, viadelcampo29rosso, il Museo di Storia Naturale G. Doria, il Parco di Villa D. Pallavicini. E’ presente con il proprio personale presso i Musei di Strada Nuova nonché presso le biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano e del Nord Italia.
Professionalità delle prestazioni, flessibilità dell'organizzazione, progettazione attenta e mirata, in sinergia con le esigenze del cliente, dinamicità, cura della soddisfazione delle aspettative del cliente, valorizzazione culturale del territorio sono le qualità caratteristiche.

COSTA EDUTAINMENT PER IL GALATA MUSEO DEL MARE
Dal 31 luglio 2004 il Galata Museo del Mare è gestito da Costa Edutainment spa. La società leader in Italia nel settore edutainment, che solo a Genova vanta la gestione del polo scientifico costituito da Acquario di Genova, La città dei bambini, Bigo, Biosfera, Museo dell’Antartide e Dialogo nel Buio, ha inserito il più grande museo marittimo del Mediterraneo nel sistema integrato creato intorno all’Acquario di Genova e conosciuto oggi come AcquarioVillage. Il sistema integrato fa sì che il bacino di visitatori dell’Acquario di Genova faccia tuttora da traino a tutte le altre strutture. Costa Edutainment inoltre si occupa della promozione, comunicazione e marketing del Museo attraverso la realizzazione di campagne nazionali e locali, eventi speciali e servizi al visitatore.




INFORMAZIONI UTILI E SERVIZI

SEDE DEL GALATA MUSEO DEL MARE
Calata De Mari, 1 (Darsena - Via Gramsci) 16126 Genova
Sito web www.galatamuseodelmare.it

ORARIO
Da Novembre a Febbraio
martedì – venerdì 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso 17.00)
sabato, domenica e festivi 10.00 – 19.30 (ultimo ingresso 18.00)
Da Marzo a Ottobre
lunedì – domenica 10.00 – 19.30 (ultimo ingresso 18.00)

Prezzi Museo Museo + Nazario Sauro
Intero € 12,00 € 17,00
Gruppi € 9,00 € 14,00
Militari, senior (sopra i 65 anni), disabili* € 10,00 € 15,00
Ragazzi 4 – 12 anni € 7,00 € 12,00
Scuole (min. 15 ragazzi 2 accompagnatori gratuiti)** € 5,50 € 7,50
Bimbi 0 – 3 anni gratuito gratuito
* con accompagnatore gratuito
** prenotazione obbligatoria
Sconto famiglia 2° ragazzo gratuito con 2 adulti e un ragazzo paganti

Tipologia biglietti
Il Galata Museo del Mare fa parte di Acquariovillage, il mondo di Costa Edutainment (www.acquariovillage.it) che coniuga esperienze uniche e coinvolgenti, adatte alle diverse tipologie di visitatore grazie all’ampia varietà e ricchezza di temi proposti: dalla cultura all’ambiente, dalla scienza alla natura, dalla tecnologia alla storia. Oltre al Museo l’AcquarioVillage comprende l’Acquario di Genova, la Biosfera e il Bigo.

• AcquarioVillage (Acquario di Genova, Galata Museo del Mare, sommergibile Nazario Sauro, Biosfera, Bigo)
Validità 1 anno; Euro 42,00 adulti; Euro 29,00 ragazzi (4-12 anni); Euro 36,00 ridotti.

• GalatAcquario (Acquario di Genova, Galata Museo del Mare e sommergibile N. Sauro)
Euro 29,00 adulti; Euro 19,00 ragazzi (4-12 anni); Euro 25,00 ridotti

• Galata Museo del Mare e sommergibile N. Sauro
Euro 17,00 adulti; Euro 12,00 ragazzi (4-12 anni); Euro 15,00 ridotti

• Galata Museo del Mare (solo Museo)
Euro 12,00 adulti; Euro 7,00 ragazzi (4-12 anni); Euro 10,00 ridotti

Galata Museo del Mare (solo MEM Memorie e Migrazioni novità 2012)
Euro 7,00 per gruppi di minimo 10 persone.

Galata Museo del Mare Museoteatro della Commenda di Prè
Ingresso libero al Museoteatro con biglietto Galata Museo del Mare
Servizi:
Bookshop
Caffetteria
Galleria delle Esposizioni
Saletta dell’Arte

Audioguide per il museo in lingua italiana
Audioguide per il sommergibile in lingua italiana, inglese, francese e tedesca

ACCESSIBILITÀ:
Audioguide per non vedenti e ipovedenti
Dispositivi di amplificazione ad induzione magnetica per ipoudenti
Mappa tattile MIRAgenova
Scooter elettrico o carrozzina per persone con disabilità motoria

I SERVIZI PER LE AZIENDE :

Sala ricevimenti
La sala si estende su 800 metri quadrati complessivi, divisi in tre spazi: la sala Vespucci - al coperto - la Loggia – con affaccio sulla hall del museo – la Terrazza Da Verrazzano – all’aperto, coperta e con vista panoramica sulla città. La capienza massima è di 600 persone ed è utilizzabile per banchetti e ricevimenti, da parte di aziende, associazioni e gruppi di privati. Per informazioni [email protected]; [email protected]

Auditorium
Con una capienza di circa 100 posti l'Auditorium si presta ad essere una prestigiosa location per incontri, presentazioni, conferenze e mini convention.


UFFICIO INFORMAZIONI GALATA MUSEO DEL MARE
Tel. 010 2345655 e.mail: [email protected]

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER SCUOLE E GRUPPI:
Incoming Liguria tel. 010 2345666 fax 010 2465422. E-mail: [email protected]
Prenotazioni on-line:www.incomingliguria.it

VISITE GUIDATE PER GRUPPI DI ADULTI E PER GRUPPI SCOLASTICI:
Prenotazioni e informazioni Incoming Liguria .

COME ARRIVARE
In auto: uscita casello “Genova – Ovest”
in treno: Stazione Genova P.Principe (5 minuti a piedi), Stazione Genova Brignole (bus n.12 e n. 18) dal Terminal Crociere (bus 1 – 7 – 8).



La storia di Bergoglio e dell'emigrazione italiana in Argentina, dall'archivio notizie del CISEI.

É il 1929, Mario Bergoglio, cittadino italiano Piemontese, lascia il paese per cercare fortuna in Argentina a bordo del transatlantico Giulio Cesare (costruito nel 1920). Ha 21 anni e raggiunge dei parenti per lavorare in una fabbrica di pavimenti. Papa Francesco, Jorge Maria Bergoglio , è il figlio di Mario.

E’ grazie al Centro Studi sull’Emigrazione, il CISEI, membro del Comitato Scientifico per il percorso Memoria e Migrazioni, che è stato possibile trovare le tracce di Mario e ricostruire la storia della famiglia di Papa Francesco. A questo link puoi trovare i dettagli del viaggio di Mario Bergoglio.

E come Mario Bergoglio, tanti italiani hanno vissuto la stessa storia. Nell’arco di 150 anni, dalla metà dell’800 ad oggi, 29 milioni di italiani hanno lasciato l’Italia. E tre milioni di loro sono in Argentina.

Scorriamo, visto che non abbiamo lettere o testimonianze dirette di Mario Bergoglio (ma che ci auguriamo di recuperare!), altri coetanei e compaesani, che scrivono dall’Argentina negli anni ’20/30.


Ecco per esmpio la commovente lettera di Sebastiano Tropini
che scrive ai genitoriraccontando tutti gli sforzi e le fatiche fatti a lavorare e realizza che “l’america viene pintorescha nei libri viene bella nelle parole viene tutte rose senza spine. Però non e cosi.”



“Cari genitori Tropini e Chiardola,
Veniamo con la presente lettera per farvi sapere nostre notizie. Grazie al supremo stiamo in buona salute […] Dopo aver emigrato e pasatto anni lavorando di servitori sempre col l’animo sempre con quella forsa che deve avere un buon lavoratore un buon Italiano e vale dire un sambuchese che vanno ai paesi stranieri per vincere o morire.
Cari genitori entrambi. Voliamo noialtri raccontarvi un pocho la vita nostra oggidi dopo aver sofferto guadagnando un misero salario el pane di sette croste l’america viene pintorescha nei libri viene bella nelle parole viene tutte rose senza spine. Però non e cosi.
Noi due che siamo sempre stati lavoratori saviiAbiamo colla grazia di Dio, vinto vale dire saliti di abbasso dominio. Ora lavoriamo per conto nostro. Nelle nostre piccolezze se Dio vuole lavoriamo 68 Etare e abbiamo tutte le arnesi neccesari per lavorarle e più abiamo 25 cavalli che e il nostro divertimento per attacarlial’aratro perché sono cavalli puledri che non sono stati acchiapati mai solamente di noi due e sono bastante matti. Pero l’italiano che sappia essere e vuole vincere domina anche i cavalli. Genitori se voialtri vedessi la casa che noi abitiamo lavorata vale dire fatta da noi due medesimi e di fango con paglie di lino e coperta di zingo casa che a voi le daria incantabile nel vederla. Già abbiamo seminato avena per i cavalli e più tardi racatarla di 10 ettare lavoro di due giorni senza affaticarci. Altre novità nessuna saluti di tutti i Sambuchesi residenti in Americha e farete tanti saluti a tutti quelli deche domandino de noi e della lontana Argentina ricevette i più sinceri saluti e abbraci de vostri figli e frattelli. ”

Queste e molte altre storie di migrazioni e coraggio, di ieri e di oggi, sono raccolte e custodite nel percorso Memoria e Migrazioni.
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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