ANTONIO LAURELLI Destrutturazioni e dissolvenze a cura di Franco Cortese presentazione di Massimo Nardi testo critico di Alfredo Pasolino

ANTONIO LAURELLI Destrutturazioni e dissolvenze a cura di Franco Cortese presentazione di Massimo Nardi testo critico di Alfredo Pasolino SAB 18.05 − DOM 02.06.2019 19:30 − 21:00 Domenica mattina su prenotazione Vernissage sabato 18 maggio alle19:00 SPAZIO START Via Cattedrale, 14 Giovinazzo (BA) 389 191 11 59 [email protected] Spazio espositivo dedicato alla rappresentazione di idee, espressioni, forme e percorsi di ricerca artistica.
Giovinazzo , (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) SAB 18.05 − DOM 02.06.2019
19:30 − 21:00
Domenica mattina su prenotazione
Vernissage
sabato 18 maggio alle19:00


SPAZIO START
Via Cattedrale, 14
Giovinazzo (BA)
389 191 11 59
[email protected]
Spazio espositivo dedicato
alla rappresentazione di idee,
espressioni, forme e percorsi di
ricerca artistica.
Dimensionalità atemporale tra spazio-colore

Dal limite allo spazio, l’astrazione di campi colorati, un periodare alla ricerca del soggetto,
l’opera del pittore progredisce verso la chiarezza nella lettura, non verso paludose generalizzazioni da cui si possono trarre parodie di idee, cioè fantasmi, ma idee vere e proprie. E proprio dall’identità spazio-colore muove la ricerca di Laurelli. Il ruolo di memoria, geometria, astrazione, tra l’idea e l’osservazione, raggiunge la chiarezza, nella sua pittura, a ruolo di comprensione, pervenendo a un’intensità di cromatismi che dà anima e corpo, è il caso di dirlo, al quadro. Filtri sospesi tra un mondo e l’altra dimensionalità atemporale , fi no a diventare spazio-colore, superfi ci e aggregazioni di un impianto, di cui riesce a coniugare gli elementi e le superfi ci, cui stende calme velature di colore che assorbono ogni gesto pittorico fi no a diventare spazio.
Un impianto non più avvertito come limite, ma divenendo esso stesso «spazio», nell’ambito
di una profonda coerenza dell’opera. L’impasto è denso, steso con pennellata larga e compatta a formare il fondo; le tonalità sono calde e decise, in accostamenti vivaci e forti.
La sperimentazione di Laurelli, intesa come ricerca, tende quindi a rivelare strutture sommerse, che contribuiscono a confi gurare una gnoseologia della sua creazione, operando la ricerca di geometrie, campi di forze, condensazioni o rarefazioni della normale densità visiva e oggettuale del reale.
Tensioni tra le forme e i colori, texture, piani sovrapponibili e sfalsati rappresentano un’entità alla ricerca di un equilibrio che ogni elemento ha contribuito a creare spazio; un rapporto spazio/colore che regola dall’interno il sistema dell’opera.
Alfredo Pasolino


Antonio Laurelli nato nel 1943 ad Isernia, vive ed opera a Bari. Ha insegnato presso il Liceo Artistico di Bari. Ha al suo attivo numerose mostre e premi tra cui, signifi cativo, è il Carlo Levi”.
La sua straordinaria simbiosi tra colore e forma – simbolismo e comunicazione – vivifica la scenografica concettuale di molte opere, creando un’atmosfera di brillante dinamismo ed elevazione spirituale, ottenendo risultati del tutto originali, allorché si pensa alla sua formazione prettamente fi gurativa che negli anni lo hanno portato ad elaborare la sintesi della forma in soluzioni e rappresentazioni che trovano nell’espressione individuale il travaglio interiore di una ricerca, dove a volte l’elemento residuo di materiale deteriorato o inservibile assurge al ruolo primario identitario.
È presente nella Storia dell’Arte Italiana del Novecento – Generazione Anni Quaranta a cura di Giorgio Di Genova.


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