Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Pesaro, 56a edizione. 22- 29 Agosto 2020.

18 FILM IN CONCORSO (5 GLI ITALIANI IN GARA). CINEMA IN PIAZZA E IN SPIAGGIA. Sarà un’edizione eccezionale la 56° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si svolgerà a Pesaro dal 22 al 29 agosto 2020  concepita per poter godere appieno del cinema nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti. «Abbiamo aspettato qualche mese, rispetto alle date storiche di metà giugno, per riuscire a organizzare un festival che fosse il più possibile “in presenza”
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Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, Pesaro, 56a edizione.

22- 29 Agosto 2020.

#PESAROFF56

18 FILM IN CONCORSO.
(5 GLI ITALIANI IN GARA)

IN GIURIA: L’ATTRICE TEDESCA INGRID CAVEN, IL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA SVIZZERO RENATO BERTA, L’ATTORE E REGISTA ITALIANO VINICIO MARCHIONI E IL REGISTA ITALIANO VIRGILIO VILLORESI

CONCERTO D’APERTURA IN MEMORIA DI MIRKO BERTUCCIOLI CON CALCUTTA, LO STATO SOCIALE, POP X E TANTI ALTRI…

EVENTO SPECIALE DEDICATO A GIULIANO MONTALDO PER I SUOI 90 ANNI

CINEMA IN PIAZZA:

  • Due i film proposti in contemporanea su MyMovies: DEATH OF NINTENDO, lo Stranger Things filippino di Raya Martin, e il fantastico film russo d’animazione musicale THE NOSE OR CONSPIRACY OF MAVERICKS di Andrey Khrzhanovsky
  • THE BLUES BROTHERS 40 anni dopo
  • EVENTO EMERGENCY: APE REGINA di Nicola Sorcinelli
  • IL CASO BRAIBANTI di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese ripercorre l’incredibile processo allo straordinario intellettuale
  • ROSA PIETRA STELLA di Marcello Sannino con Ivana Lotito (Gomorra) e Ludovica Nasti (L’amica geniale)
  • VINICIO MARCHIONI incontra il pubblico con MILENA MANCINI, protagonista del suo film IL TERREMOTO DI VANJA

CINEMA IN SPIAGGIA:

  • CENTENARIO FEDERICO FELLINI (omaggio anche con ‘LA VOCE DELLA LUNA’ con l’ENTE OLIVIERI) E ALBERTO SORDI
  • ANIMATORI ITALIANI OGGI E PERSONALE DI DONATO SANSONE
  • OMAGGIO A CORSO SALANI
  • AL NUOVO ‘SPAZIO BIANCO’ UN’ INSTALLAZIONE DI GIORGIOMARIA CORNELIO E LUCAMATTEO ROSSI (NAVEGASIÓN)
  • (RI)MONTAGGI: IL PRIMO CONCORSO DEDICATO AI VIDEO ESSAY
  • PREMIO PESARO NUOVO CINEMA PER LA CRITICA CINEMATOGRAFICA
  • MATINÉE – UN CAFFÈ AL CINEMA ASTRA

Sarà un’edizione eccezionale la 56° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si svolgerà a Pesaro dal 22 al 29 agosto 2020 concepita per poter godere appieno del cinema nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti. «Abbiamo aspettato qualche mese, rispetto alle date storiche di metà giugno, per riuscire a organizzare un festival che fosse il più possibile “in presenza” perché pensiamo che la sala e l’arena cinematografica siano il luogo di elezione per condividere insieme un progetto culturale pieno di senso, di film, di emozioni e di sguardi», ha affermato Pedro Armocida, direttore del festival coadiuvato da un comitato scientifico composto anche da Bruno Torri (presidente), Laura Buffoni, Andrea Minuz, Mauro Santini, Boris Sollazzo, Gianmarco Torri e Walter Veltroni.

Prima ancora di passare al cinema, però, sarà la musica a far alzare il sipario sulla 56a Mostra con un grande concerto d’apertura per ricordare uno storico amico del festival, prematuramente scomparso a causa del virus che tante vite ha portato via, ovvero Mirko Bertuccioli, aka Zagor Camillas, co-fondatore con Vittorio Ondedei dei Camillas, maestri della canzone pop surreale. Mirko era una presenza immancabile negli spazi della Mostra e quest’anno avrebbe dovuto essere tra gli organizzatori delle serate del Dopofestival con Il muro del suono tra cinema e musica. Le sue note e le sue parole torneranno a riempire Piazza del Popolo in un concerto intitolato “Luccichini dappertutto” che riunirà tutta la famiglia dei Camillas (Ruben, Michael, e Theodore Camillas) e che vedrà alternarsi sul palco artisti loro amici come Calcutta, Maria Antonietta, Lo Stato Sociale, Pop X, The Bluebeaters, Colombre, Giacomo Laser e Gioacchino Turù, Auroro Borealo, Duo Bucolico.

In una situazione straordinaria come quella di quest’anno, la Mostra ha deciso di effettuare una piccola rivoluzione per la sua sezione principale, il Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè.

 Sette i lungometraggi in concorso; molti dei quali accomunati da radici autobiografiche che scavano nel proprio passato familiare alla ricerca di ricordi, memorie e radici. Kill It and Leave This Town di Mariusz Wilczynski, film d’animazione crudo e minimale che è allo stesso tempo un dialogo interrotto con i propri cari scomparsi e il ricordo di una città, arricchito dalla presenza al doppiaggio di alcuni tra i più importanti artisti e attori polacchi. Um animal amarillo di Felipe Braganca, favola tragicomica in cui un regista in crisi viaggia tra Brasile, Portogallo e Mozambico alla ricerca delle memorie di famiglia e dei fantasmi coloniali del passato. In A metamorfose dos Passaros di Catarina Vasconcelos il dolore della perdita di due ‘madri’ e i ricordi di famiglia si mescolano nella storia di una donna che cresce i suoi sei figli mentre il marito è spesso in mare. L’acqua e il mare, visti come spazi liminali e di confine connettono anche altri due lungometraggi: Cenote della giapponese Kaori Oda che si immerge letteralmente nelle antiche fonti d’acqua maya per collegare il passato al presente, l’uomo con la propria memoria e Lua Vermella di Lois Patiño, nel quale la storia di un marinaio disperso in mare fa emergere i fantasmi di un paesino sulla costa galiziana. Death of Nintendo di Raya Martin è invece un surreale viaggio nella cultura pop filippina degli anni ’90 raccontato attraverso la storia di quattro ragazzi appassionati di videogiochi che ha già portato a definirlo “lo Stranger Things filippino”. Infine, Il n’y aura plus de nuit di Eleonore Weber trasfigura un montaggio di immagini dei soldati americani e francesi impegnati nelle zone di guerra in una riflessione sullo sguardo. Tra i cortometraggi, cinque sono italiani: HI_8 [transfert on file] di Erik Negro, Non si sazia l’occhio di Francesco Dongiovanni, Thick Air di Stefano Miraglia, Guardarla negli occhi di Manuel Billi e Smarginature di Gabriele Di Munzio, a cui si aggiunge Rosa Barba con Aggregate States of Matters. Gli altri titoli del Concorso spaziano dagli Stati Uniti al Giappone e fotografano lo stato del Nuovo Cinema contemporaneo a partire da Wasteland No.2 di Jodie Mack, passando per il portoghese O que não se vê di Paulo Abreu, per arrivare a See you in my dreams di Shun Ikezoe. Completano il concorso Bella della greca Thelyia Petraki e i mediometraggi Subject to Review di Theo Anthony e Un baile con Fred Abstrait seguido de una pelicula en color di Bruno Delgado Ramo.

A decretare i vincitori del Concorso sarà una giuria formata da professionisti del cinema a partire da Ingrid Caven, grande attrice (e cantante) tedesca recentemente apparsa nel Suspiria di Guadagnino, celebre per i suoi ruoli in molti film di Fassbinder (di cui è stata anche moglie) come L’amore è più freddo della morte, Un anno con tredici lune e Il soldato americano. Renato Berta è invece uno dei più grandi direttori della fotografie europei con un rapporto privilegiato con il cinema francese dove ha lavorato con registi del calibro di Éric Rohmer, Jacques Rivette, André Téchiné e Louis Malle, senza dimenticare le sue collaborazioni con Manoel de Oliveira, Amos Gitai e Mario Martone. Con quest’ultimo sta lavorando attualmente sul set di Qui rido io, con Toni Servillo nei panni del grande attore e commediografo Eduardo Scarpetta. Segue l’attore italiano Vinicio Marchioni, divenuto celebre interpretando il mitico Freddo di Romanzo Criminale e ormai volto familiare di tanto cinema italiano dell’ultimo decennio (Miele, Tutta colpa di Freud, The Place, L’uomo del labirinto,…) che non disdegna però incursioni a teatro e alla regia. Infine il regista e animatore italiano Virginio Villoresi, artista poliedrico, maestro dell’animazione a passo uno e autore di vari cortometraggi sperimentali, ha collaborato con alcuni dei più importanti brand internazionali ed è stato omaggiato con una personale proprio a Pesaro nel 2016, quando ne realizzò anche la sigla.

I giurati saranno poi celebrati con proiezioni dedicate, a partire da L’ombra degli angeli, opera del 1976 di Daniel Schmid (su sceneggiatura di Fassbinder), con protagonista Ingrid Caven e la fotografia di Renato Berta. Per l’occasione verrà proiettato in anteprima anche il documentario Daniel Schmid, Un racconto fuori stagione di Anna Albertano.

Il terremoto di Vanja – Looking for Cehcov è invece il secondo lavoro da regista di Marchioni, in un viaggio nella provincia italiana distrutta dal terremoto e nelle location dello scrittore russo. Il film verrà presentato in Piazza alla presenza del regista e della protagonista Milena Mancini.

Se il Concorso è stato riformulato in questa edizione eccezionale,una cosa che non poteva cambiare era l’evento speciale dedicato al cinema italiano che quest’anno celebra uno dei suoi decani, Giuliano Montaldo, nell’anno del suo novantesimo compleanno, e una vita dedicata al cinema a partire da Tiro al piccione (1961). Realizzato in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, l’evento presenterà a Pesaro una selezione dei suoi lungometraggi per il cinema e sarà accompagnato da una monografia pubblicata da Marsilio (a cura di Pedro Armocida e Caterina Taricano) e da una tavola rotonda in sua presenza. Da sempre attento alle questioni sociali e ai personaggi scomodi, come nell’indimenticabile Sacco e Vanzetti (1971), si è sempre distinto per un impegno civile vibrante e raffinato, cristallizzato nell’ormai classico L’Agnese va a morire (1976), così come sono state numerose le incursioni nella storia più o meno recente, come nella sua penultima regia I demoni di San Pietroburgo (2008). Oltre ad aver ricoperto cariche prestigiose nel mondo del cinema italiano è anche apparso spesso di fronte alla macchina da presa, in una carriera da attore coronata nel 2017 dal David come miglior attore non protagonista per Tutto quello che vuoi.

A dieci anni dalla prematura scomparsa la Mostra omaggia poi la memoria di Corso Salani, un autore italiano troppo spesso sottovalutato o lasciato ai margini dell’industria, capace però, nonostante le tante difficoltà produttive, di ritratti – soprattutto al femminile – che dimostrano una grande empatia per i personaggi e uno sconfinato amore per il cinema. Una sensibilità che era propria di Corso e che verrà celebrata con la proiezione di Gli occhi stanchi (1995), alla presenza della sceneggiatrice Monica Rametta, in collaborazione con Sentieri Selvaggi.

Si rinnova il Premio Lino Miccichè per la critica cinematografica, organizzato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Emilia Romagna Marche e dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che propongono un concorso per critici/recensori intitolato a Lino Miccichè (fondatore della Mostra con Bruno Torri).

Grandi progetti anche con il mondo della scuola: in collaborazione con INDIRE (l'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), la Mostra partecipa all’iniziativa “La Scuola allo schermo” fornendo una serie di film delle passate edizioni che andranno ad arricchire una raccolta di materiali audiovisivi.

Ufficio Stampa