Osservatorio Congiunturale AEFI sul Settore Fieristico: trend di crescita anche nel primo trimestre 2018

L’indagine qualitativa del primo trimestre 2018 evidenzia - attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte di 25 quartieri associati che hanno partecipato all’analisi - un trend positivo per numero di manifestazioni (saldo +20%), numero di espositori (+20%) e visitatori complessivi (saldo +8%), superficie occupata (saldo +16%). I saldi positivi di espositori e visitatori sono ascrivibili soprattutto all’incoming proveniente dall’Europa. Bene l’andamento del fatturato.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - economia) La trentaseiesima rilevazione trimestrale sulle tendenze del settore fieristico italiano, condotta dall’Osservatorio congiunturale di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane per il periodo gennaio-marzo 2018, indica un quadro complessivamente positivo, in linea con l’andamento dell’ultimo trimestre 2017 e più contenuto se confrontato con il primo trimestre dello scorso anno.

L’indagine qualitativa, che ha coinvolto 25 poli fieristici italiani associati AEFI, evidenzia - attraverso i saldi positivi e negativi definiti in base alle risposte degli associati che hanno partecipato all’analisi (*) - un trend positivo per numero di manifestazioni, espositori e visitatori complessivi, superficie occupata. I saldi positivi di espositori e visitatori sono ascrivibili soprattutto all’incoming proveniente dall’Europa. Bene l’andamento del fatturato.

Continua la crescita del numero di manifestazioni: il 40% dei quartieri coinvolti nell’indagine ha ospitato più rassegne e la medesima percentuale ha registrato stazionarietà evidenziando la tenuta del sistema). Il saldo, pari al +20%, è in linea con quello dello stesso periodo dello scorso anno ma in miglioramento rispetto al trimestre precedente quando si attestava a +15%.

Costante la crescita del numero degli espositori: circa la metà (48%) degli associati che hanno partecipato all’indagine hanno infatti registrato un aumento, mentre il 28% è la componente di coloro che hanno registrato una contrazione.
Il saldo del +20% - risultato della differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione - indica una performance positiva, anche se meno brillante sia rispetto all’ultimo trimestre 2017 (+31%) che a fine marzo dello scorso anno (+28%).
Dall’analisi della provenienza degli espositori, emergono gli europei con un saldo del +28%, seguiti dagli italiani (saldo +20%) e dai meno dinamici stranieri extra UE con un saldo del +12% .

Come conseguenza dell’aumento del numero di manifestazioni e degli espositori, cresce anche la superficie occupata: il 44% degli associati coinvolti nell’indagine registra un incremento. Il saldo, pari al +16%, è positivo, anche se appena inferiore rispetto al trimestre precedente e certamente meno deciso se confrontato con lo stesso periodo dello scorso anno (+32%).
Il maggiore contributo alla superficie complessiva occupata proviene dagli espositori europei, con un saldo del +28%, mentre le aree occupate dagli espositori stranieri extra UE registrano un saldo del +16%, seguiti dagli italiani con un saldo del +12%.

Positivi anche i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 41,67% dei rispondenti e diminuito per il 33,33%. Il saldo del +8%, al netto della componente stazionaria, è inferiore sia rispetto alla chiusura 2017 (+15%) che confronto al medesimo periodo dello scorso anno (+20%).

L’andamento del fatturato segna, nel trimestre in esame, un saldo pari al +20%, derivante dalla % di associati rispondenti all’indagine che hanno registrato una crescita (44%) o una diminuzione (24%). Il saldo è in netto miglioramento rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (saldo nullo) e in linea con il risultato di fine marzo 2017.

Positive ma prudenti le previsioni per il secondo trimestre 2018 per tutti gli indicatori.

*NOTA METODOLOGICA: L’analisi è qualitativa, in quanto mostra le tendenze del settore in base alle risposte degli associati AEFI che hanno partecipato all’indagine.
I saldi positivi e negativi non sono percentuali su valori assoluti, ma differenze tra la % di coloro che ha risposto indicando situazioni di miglioramento e peggioramento.
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