SCIOPERI MALPENSA:EUROPA VERDE, INTERVENGA SEA PER GARANTIRE SALARI EUROPEI

E' incredibile che nell'aeroporto merci più importante d'Italia ci siano condizioni di lavoro, salariali e normative così basse da spingere i lavoratori ad azioni di lotta come quella che ha paralizzato il trasporto aereo merci italiano per 5 giorni. La vertenza dei lavoratori di MLE della Cargo City di Malpensa non è che l'ultimo episiodio di lotte sindacali per affermare condizioni di lavoro e turni meno pesanti del personale, per una maggiore sicurezza sul lavoro, per un salario “europeo” e condizioni normative meno precarie. Questo è un tallone d'Achille del più grande aeroporto cargo italiano e riguarda negativamente anche gli addetti dell'handlig del settore passeggeri.

La Sea, anche azionista al 25% di MLE, concessionario monopolista di tutto lo scalo non può scappare dalle sue responsabilità, come garante di standard contrattuali europei per gli handler che operano sul sedime aeroportuale. Se gli handler per noin aumentare i salari accampano la scusa di avere stretti margini di guadagno si facciano abbassare i canoni e le tariffe aeroportuali da Sea che chiude i bilanci sempre con lauti extra-profitti dei quali la metà vanno al Comune di Milano e l'altra metà ad un fondo investimenti, F2ì.

Senza conflittualità sindacale e con una maggiore digitalizzazione la Cargo City avrebbe ancora il 30% di capacità di sviluppo all'interno dello scalo senza quell'assurdo progetto di una nuova Cargo di 44 ettari nel parco del Ticino a dimostrazione che ci sarebbe tanto lavoro da fare per migliorare la qualità dei servizi, le condizioni operative e le condizioni di lavoro fermando la deriva del precariato e della conflittualità sindacale.

Dario Balotta responsabile trasporti europa verde