In Italia crescono gli stranieri in vacanza ma diminuiscono i lavoratori stagionali..in crisi soprattutto il settore dell’animazione turistica

I dati istat del 2019 pubblicati sul web, riportano un aumento delle presenze straniere in Italia, …dunque ci si aspetterebbe che alla crescita del turismo, corrisponda anche una maggiore occupazione di lavoratori stagionali ed invece , nel nostro bel Paese, la stagione estiva 2019 è stata caratterizzata dalla mancanza di lavoratori stagionali nel turismo ( gli imprenditori turistici infatti, lamentano una carenza di personale come ad esempio: animatori, camerieri, assistenti bagnanti )
roma, (informazione.it - comunicati stampa - varie)

Sono davvero tanti gli operatori turistici che considerano la carenza dei   lavoratori stagionali nell'estate 2019 da attribuire  all'introduzione del “reddito di cittadinanza” secondo il loro parere, i giovani preferiscono percepire il reddito piuttosto che lavorare nel perido estivo,  ma non è sempre vero, le ragioni sono ben altre a sentire i diretti interessati:  sfruttamento, orari da schiavi, paghe in nero, sono questi i problemi lamentati dai lavoratori. 

Già a giugno 2019 I sindacati denunciano la situazione dei lavoratori stagionali in Italia, tra contratti irregolari, contributi non pagati, stipendi bassi e riposi non concessi.

In moltisimi casi, infatti, nei contratti firmati le ore di lavoro non corrispondono a quelle effettive, che sono molte di più di quelle indicate. In altri casi, gli stagionali sono assunti in nero. Le paghe sono basse (si arriva addirittura 3 euro all’ora) e il più delle volte si lavora per tutta la stagione senza giorno di riposo.

Questa è la situazione denunciata pubblicamente dai sindacati, in particolare da Filcams Cgil. Secondo il sindacato, la maggior parte dei lavoratori stagionali spesso lavora in nero – come gli immigrati senza permesso di soggiorno – oppure è assunta con contratti part-time che non corrispondono al vero, perché prevedono un numero di ore giornaliere ben superiore al semplice part-time, spesso fino a 8-9 ore e senza riposto settimanale. Lo stipendio di uno stagionale in genere si aggira intorno agli 800 o 1000 euro al mese.

Invece per il settore dell’animazione turistica,  la mancanza di personale stagionale, non è dovuta in prevalenza al reddito di cittadinanza o al lavoro nero e tantomeno alle paghe basse. Secondo un sondaggio di www.Animandia.it  sito operativo da oltre 18 anni e che offre servizi per società del settore,  si può affermare che già da qualche anno si avverte un preoccupante calo di giovani disponibili a lavorare come animatori nei villaggi vacanze.   

E’ cosa nota tra gli addetti ai lavori, la difficoltà nel reperire personale stagionale nel comparto animazione turistica, come anche  l’alto tasso di abbandono da parte dei giovani aspiranti animatori poco attratti dall’idea di dover lavorare nel periodo estivo e soprattutto anche nei weekend …insomma si può tranquillamente affermare che il reddito di cittadinanza, almeno per quanto riguarda l’animazione nelle strutture turistiche,  non è certamente la causa primaria della mancanza di personale.

Insomma A fare da cornice a questo quadro desolante ci sono proprio loro i giovani i cosidetti millennials (Sociologi e demografi sono concordi nel definire la generazione millennial, ovvero ‘del millennio’, come quella di chi è nato dopo il 1980 ed è entrato nella vita adulta nei primi quindici anni (circa) del nuovo millennio) questo popolo di giovani imperconnessi, smanettoni del comuputer e dello smarthphone hanno elevate capacità digitali, ma in genere sono meno propensi ai “Rapporti umani” e soprattutto,  sono demotivati nel dover lavorare nel periodo estivo, per tanti di loro ( non per tutti ovviamente) è inconcepibile il dover lavorare in estate e per di più anche il sabato e la domenica e, insomma questo lavoro richiede spirito di sacrificio e  questo spinge molti giovani a snobbare le opportunità di lavoro in questo campo.

Eppure,  lavorare come animatore turistico  o  istruttore nelle strutture turistiche, andrebbe però considerato,  come uno dei tanti mezzi per entrare nel mondo del lavoro. E’ notorio il fatto che un animatore entra in contatto, stringe rapporti di amicizia con tante persone e magari tra queste c’è proprio quella giusta , ci sono  tantissimi giovani che proprio grazie all’esperienza da animatori turistici, hanno poi avuto l’occasione di fare il giusto incontro e adesso svolgono un lavoro a loro più congeniale. Inoltre per un giovane trovare impiego estivo come animatore turistico non è affatto difficile,ci sono tante proposte anche per coloro che non hanno esperienza,  basta avere un carattere estroverso, tanta grinta e soprattutto  la voglia di mettersi in gioco.

Se dunque tra i lettori,  vi sono giovani disposti a fare questo tipo di esperienza, disponibili  a lavorare come animatori turistici, invitiamo tutti loro a fare una visitina a www.animandia.it dove si possono trovate tante offerte di lavoro per animatori sia per il periodo invernale che estivo, inoltre c’è anche la possibilità di utilizzare il comodo servizio “Curriculum espresso” in pratica l’aspirante animatore può inoltrare la sua candidatura allo staff di Animandia che a sua volta,  la sottopporrà all’attenzone di decine di aziende associate, in pratica con una sola email si contattano simultamenteamente tantissime società del settore aumentando così le possibilità di trovare subito impego.

 

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