Psicologia del debito: i 4 tratti psicologici più inclini all’indebitamento

Economia stagnante, stipendi bloccati e ritorno dell’inflazione spingono gli italiani a ricorrere sempre più ai finanziamenti: secondo un’indagine Ipsos sul comportamento dei debitori realizzata per conto di KRUK - azienda leader nella gestione del credito - a farlo è l’84% degli intervistati.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Se alla base dell’indebitamento ci sono fattori connessi all’andamento dell’economia in generale, come la crisi lavorativa e l’aumento del costo della vita, alcune persone risultano essere più portate a contrarre debiti rispetto ad altre, sviluppando così un rapporto psicologico con il denaro per cui, senza accorgersene, entrano in una spirale di insolvenze e di situazioni di difficile gestione.

Secondo lo psicologo Luca Mazzucchelli, interpellato da KRUK sul tema, sono 4 i tratti della personalità che sono stati associati dalla ricerca scientifica a una maggiore tendenza all’indebitamento.

1) AUTOCONTROLLO LIMITATO E DIFFICOLTÀ A RITARDARE LA GRATIFICAZIONE
Un primo tratto psicologico associato a una maggior tendenza a indebitarsi è un autocontrollo limitato, ovvero una ridotta capacità di resistere a una gratificazione immediata in cambio di una ricompensa futura di maggiore valore. Quando scegli di fumare oggi rinunci all’essere più sano domani, quando scegli di procrastinare oggi decidi di lavorare di più settimana prossima, e così via. Le persone che tendono a indebitarsi sposano questa logica anche nella gestione delle finanze: faticano a rimandare la gratificazione e acquistano oltre misura. In gergo tecnico questo meccanismo si chiama “tasso di sconto soggettivo”: a un livello alto corrisponde una elevata inclinazione all’indebitamento. Prendere consapevolezza della propria tendenza a cedere a questo tipo di tentazioni è un primo passo importante per poterla modificare in una direzione più vantaggiosa.

2) ECCESSIVO OTTIMISMO
Una seconda caratteristica che è stata associata alla tendenza a indebitarsi è un eccessivo ottimismo. Le persone che si indebitano, infatti, tendono a ricorrere a prestiti e finanziamenti con una certa leggerezza. Tipicamente non ponderano con attenzione le loro reali possibilità di restituire quanto ricevuto né predispongono alcun piano di rientro che invece andrebbe strutturato ancor prima di richiedere il prestito. Fiduciose nel futuro, spendono di più e prendono a prestito più soldi, stimando di restituirli senza grandi difficoltà. L’ottimismo, come in questo caso, non è sempre la panacea di tutti i mali e, se esercitato in maniera ingenua, può metterci nei guai.

3) ATTITUDINE ALL’AZZARDO MONETARIO
Una terza caratteristica è l’inclinazione della persona al “risk taking”, cioè la tendenza ad attuare comportamenti rischiosi in ambito monetario: dal gioco d’azzardo alle manovre finanziare pericolose.
Talvolta questa tendenza si associa al desiderio di sperimentare sensazioni forti, in questo caso si parla di “sensation seeking”. Le persone in questi casi sono attratte dall’ignoto e traggono piacere dal brivido. Sono, di conseguenza, alla costante ricerca di esperienze nuove, imprevedibili, rischiose, che si tratti di sport estremi o di condotte finanziarie audaci e impulsive. Se all’attitudine al “risk taking” si aggiunge la ricerca di sensazioni forti, allora la persona aumenta significativamente la sua probabilità di contrarre debiti. È bene in questi casi che la famiglia sia consapevole di questa tendenza e che metta in atto rapidamente misure di protezione del capitale nelle mani di questa persona.

4) LOCUS OF CONTROL ESTERNO
Un quarto spunto interessante che spesso si ritrova nelle persone che si indebitano è quello del “locus of control” esterno. Il “locus of control” è un concetto psicologico che indica a che cosa la persona attribuisce gli eventi della sua vita. Se si è più inclini a credere che gli eventi della propria vita siano un prodotto dei propri comportamenti o azioni, si è in presenza di un locus of control interno; se, invece, si sposa la logica del locus of control esterno si è portati a vedere ciò che capita come il frutto di cause indipendenti dalla propria volontà.
Coloro che appartengono a questa seconda categoria e, per esempio, si trovano in una situazione di perdita del lavoro e di conseguente crisi economica, penseranno che le cose non dipendono da loro ma dall’esterno; molto più difficilmente saranno portate ad attivarsi per trovare una soluzione o per cambiare le cose, diventando più inclini a scivolare nella spirale dei debiti. Se la crisi economica è “colpa” unicamente della politica, dello stato, della sfortuna, degli altri e così via, si rinuncerà anche solo a interrogarsi sulle proprie responsabilità e a come è stato contratto il debito. Pertanto non ci si attiverà per limitarne la portata o per intraprendere un percorso di sanamento.

A proposito di KRUK
Fondato a Breslavia nel 1998, il Gruppo KRUK è quotato sulla Borsa di Varsavia e sul mercato obbligazionario del Warsaw Stock Exchange. Il gruppo è composto da 14 società presenti in sette Paesi e impiega oltre 3.000 persone. Con una quota di mercato del 21 per cento in Polonia e del 38 per cento in Romania, KRUK è leader nel mercato della gestione del credito in Europa Centrale. A fine 2017 il Gruppo può contare su un valore nominale complessivo di circa 17 miliardi di euro in gestione, pari a oltre 6 milioni di clienti.
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