Marco Carra: spandimento fanghi nei terreni agricoli

Interrogazione del consigliere avvocato Marco Carra
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) Gli odori nauseabondi che i cittadini di Mariana Mantovana stanno sentendo fin da troppo tempo sono al centro di un'interrogazione alla Giunta e all'assessore firmata da Marco Carra, capogruppo in commissione Agricoltura.
Questa puzza viene provocata dagli sversamenti effettuati con regolare autorizzazione su alcuni terreni agricoli in Comune di Mariana. Si tratta di fanghi di origine agro industriale e di conceria. Il consiglio comunale di Mariana ha espresso all'unanimità le preoccupazioni della comunità tutta rispetto ai timori che la situazione ambientale venutasi a creare possa avere ripercussioni sulla salute dei cittadini.
Da un punto di vista normativo, questa pratica è regolata da Regione Lombardia con una delibera del 2014, sulla quale pende però una sentenza del Tar che ne annulla alcune parti e per la quale la Regione ha determinato di presentare impugnativa davanti al Consiglio di Stato. Il caso di Mariana è, infatti, esplicativo di una situazione che interessa tutta la regione, anzi, il tema, come si sa, è di assoluta rilevanza nazionale e vale per qualsiasi territorio. D'altra parte, il Comune di Mariana Mantovana e i suoi cittadini non hanno riscontri oggettivi sulle modalità e tipologia dei controlli eventualmente effettuati e le analisi, prima degli spandimenti, vengono svolte dalle stesse aziende che si occupano dello spargimento dei fanghi.
Chiedo all'assessore "se è a conoscenza della vicenda; quali sono i dati in possesso da parte di Regione Lombardia o relativamente al monitoraggio dei siti interessati a questa vicenda; se si sono verificati superamenti delle soglie previste dalla legge; se Arpa ha provveduto a dei controlli sulle aree interessate; se Regione Lombardia intende mettere in campo qualche azione di ulteriore controllo, visto l'allarme lanciato da tutta la comunità di Mariana Mantovana; se, infine, non si ritenga utile e necessario rivedere la normativa, soprattutto per quanto riguarda i controlli, che deve prevedere anche un coinvolgimento degli enti locali soprattutto al verificarsi di situazioni analoghe".
Ufficio Stampa