Nicola Bartolini Carrassi: imprenditore, giornalista, scrittore, produttore e paroliere. Un fenomeno italiano conosciuto in 35 paesi

Imprenditore, giornalista, sceneggiatore, doppiatore e paroliere... Ma anche scrittore, produttore per cinema e tv. Nicola 'Ryan Carrassi' vanta 30 anni di carriera, durante i quali ha fatto il giro del mondo per due volte, e ha dato vita ad una carriera ‘mostre', non solo originale e difficilmente replicabile, ma 'pesante' anche per la persona che è oggi
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Negli Stati Uniti è uno sceneggiatore/produttore considerato geniale, che ha collezionato nomination a premi importanti, e che rappresenta uno dei pochi italiani capaci di scrivere soap opera che scalano la classifica Nielsen. In Giappone, con venti anni di anzianità nel businnes dell’animazione, e non solo, è considerato con grande rispetto, e ancora oggi è interpellato dalle più grandi case di produzione, quando si tratta di sbarcare in Europa con nuovi prodotti. In Italia ha lavorato per le principali e più importanti aziende della comunicazione e dell’intrattenimento: dal trionfo dei Pokémon al concerto di Venezia di Ennio Morricone. Dalla fondazione della prima web tv europea (1999), con Giuseppe Mascitelli ad Alboran, (Mediolanum Comunicazione), alla direzione di TGCOM Teens, (con una media di un milione di pagine viste nel 2000). E ancora, nel resto del mondo, per la precisione in oltre 35 paesi, si è distinto come sceneggiatore, scrittore, creativo, consulente strategico, che ancora oggi lavora come consulente strategico per le principali multinazionali dello show biz. Se aggiungiamo che è anche un giornalista, un ghost writer, un autore musicale, con un passato come attore e doppiatore, probabilmente siamo prossimi alla trappola del 'fa un po' di tutto e niente'. E' difficile, infatti, in una società che ha bisogno di 'etichette' ed è sostanzialmente abitudinaria, inquadrare una figura come quella di Nicola 'Ryan' Carrassi (Conosciuto anche come ‘Nicola Bartolini Carrassi’, in Italia, e negli US come ‘Ryan Carrassi’). Dotato di carisma, leadership e un'attitude molto apprezzata negli States -suo primo paese di adozione, seguito dal Giappone- ha fatto della versatilità e della genialità il suo marchio di fabbrica, eccellendo in campi che vanno dall'art all'imprenditoria, dalla scrittura all’innovazione. A 47 anni appena compiuti, Nicola 'Ryan Carrassi' vanta 30 anni di carriera, durante i quali ha fatto il giro del mondo per due volte, e ha dato vita ad una carriera ‘mostre', non solo originale e difficilmente replicabile, ma 'pesante' anche per la persona che è oggi. 'Dopo aver vissuto per lavorare, ora lavoro per vivere: mi guardo alle spalle, e mi chiedo come possa aver prodotto un volume di lavori, creazioni etc... che mi lasciano basito.”, ci dice Carrassi senza ombra di falsa modestia, ma con uno stupore genuino e spontaneo. “In vari magazzini conservo per annate i lavori principali: le poche volte che mi sono trovato a sfogliare un raccoglitore o a vedere dei video, sono rimasto sconvolto: davvero io ero quel 'pazzo'? Come ho fatto a fare tutte quelle cose? La conclusione è che sia stato per anni in un mood di mania/ipomania performante, e, indubbiamente, un po' scollato dalla realtà: non ho mai temuto nulla, mai sceso a compromessi, mai data una mazzetta o presa. Avevo un ego che faceva provincia? Macché, 'universo'. E già da questo esordio, capiamo che probabilmente, ‘come lui ne esistono uno su un milione’, come disse la sua 'musa' e ispiratrice Alessandra Valeri Manera, capo struttura della fascia ragazzi Mediaset, che affiancò in giovane età, firmando alcuni dei più grandi successi di Canale 5, Italia Uno e Rete 4 degli anni fine anni '80 e per tutti i’90. E anche la stampa estera ne ha sempre riconosciuto i meriti: dall’Hollywood Reporter, a World screen News. La frase più ripetuta è sempre stata: ‘Carrassi is pure attitude’. 

Una carriera ‘monstre’ e un know how’ sterminato. C’è quasi da aver paura o da pensare a un bluff…

‘Se non avessi anche bluffato, senza spinte e raccomandazioni a differenza di altri, certo non sarai riuscito a fare ciò che ho fatto. Anche io stento a credere a tutto questo, oggi… Ho esordito nello spettacolo a 14 anni, alternando l’attività artistica alla scuola. Poi ho affiancato alla conduzione e all’attività di doppiatore quella di giornalista per la carta stampata, e quelle di adattatore, traduttore e direttore dei dialoghi per il doppiaggio; sono successivamente arrivate le opportunità manageriali, tra tv e cinema, e quella di autore di libri, di sceneggiatore per il cinema e prodotti tv, live e animati, in Italia, ma soprattutto all’estero. Sono sempre stato sulla linea di confine, davanti e dietro ai riflettori. Anche perché non sono mai stato bravo a fare una sola cosa in un solo ambito. É come se dagli esordi avessi ‘guardato’ all’America, dove la versatilità e l’eccellenza in più campi sono lo standard. Questo lo dico con il senno di poi, dando ‘ordine’ a un trentennio vissuto in totale incoscienza, alla massima velocità, senza grandi riferimenti, che non fossero -inconsapevolmente- l’onestà intellettuale, e un ‘candore’, molto nascosto, ma non tenuto a freno. Il mio tallone di achille’


Il tuo passato è ingombrante?
Si, lo è stato. Poi l’ho lasciato andare. ‘Con il passato ci facciamo il sugo’… (ride). Lo volevo fare e l’ho fatto. Ora sono cambiate le priorità. Non devo compiacere neppure il mio ego. Non sento l’esigenza, o almeno non più, di un ruolo sociale. So chi sono, non devo dimostrare più nulla a nessuno. Neppure a me. E neanche a chi mi ha bullizzato da bambino.

Ai tuoi tempi si parlava poco dell’argomento… Il bullismo non ti ha distrutto, ma dato il carburante per spingere ancora di più sull’accelleratore e realizzare i tuoi sogni. Eppure pochi anni fa sei stato coinvolto in un caso di cyberstalking.

Il bullismo subito da bambino ha lasciato ferite profonde, che hanno condizionato molto la mia esistenza. Ora sono ‘fiori’ del mio giardino: #mylifeinbloom non è solo uno slogan. Prima ho vissuto per il riscatto, ora coltivo compassionevole mindfulnes. Per quanto riguarda il cyberstalking, bisogna considerare che occupato com’ero nei mie viaggi fisici e… mentali (!), Non mi ero mai occupato della mia “reputazione digitale” finché non scoprii che c’erano ben 38 profili fake, usati da un piccolo ma agguerrito gruppo di “ossessivi fobici” - giudizio dello psichiatra forense - che si “divertivano” a pubblicare a mio nome, oppure a vandalizzare la voce su di me in Wikipedia. È stato orrendo. Ma, proprio per il mio passato e per il mio temperamento, ho le spalle larghe. Per questo sono e sarò in prima linea contro ogni prevaricazione, discriminazione e violenza, fisica e verbale. 

In una delle tue ultime interviste affermi di aver avuto la fortuna di aver vissuto almeno tre esistenze…

«Ho avuto molto dalla vita, e sono riuscito a trasformare tutti i miei desideri e sogni, anche di bambino e adolescente, in progetti di vita. Ho fatto ciò che ho voluto, quando ho voluto. Ho messo la carriera davanti a tutto, questa è stata la prima, egoica, esistenza. La seconda è arrivata quando sono diventato ‘Ryan’, la mia nemesi. Hollywood, il potere, il denaro… La voglia di scoprire che cosa non ho vissuto da adolescente (sono andato in discoteca la prima volta a …30 anni!!); Una salita sino alle stelle con relativa caduta. Questa è stata la seconda esistenza. A 45 anni ho realizzato che avevo contribuito anche troppo abbondantemente al mio ego: era arrivato il momento di dedicarmi agli affetti, alla qualità della vita mia e del prossimo, alle piccole cose della vita. Continuo a impegnarmi in numerosi campi, ma non ho più intenzione di sacrificare tutto all’affermazione personale. La meditazione e il buddismo non settario hanno spalancato, sorprendentemente e inaspettatamente, le porte della mia terza esistenza. Sono grato all’universo per tutto questo».

In tanti anni hai conquistato la fiducia di grandi nomi di Hollywood, sia tra gli artisti -attori, registi, produttori- sia tra le multinazionali dell’intrattenimento e della comunicazione, gruppi come Comcast, Disney, Fox… Per non parlare del ruolo che ti sei costruito in Oriente

«Sono onorato della stima guadagnata in Giappone. Nel paese del Sol Levante, più invecchi e più hai esperienza, più sei rispettato, al contrario di quanto avviene in Occidente. E sono grato anche alla Korea ed alla Cina,  che mi hanno accolto con entusiasmo e fiducia. Per quanto riguarda Hollywood, lì, come dice Muccino, conta quanto hai, quello che fai e quello che hai fatto ieri. Continuerò per questo a prendermi cura del rapporto umano, raro e prezioso, costruito con artisti e maestranze proprio sulle basi opposte alle regole dello showbiz, (specifica che lui non frequenta attori e registi, ma persone. Per questo ha amicizie ventennali con icone del cinema e della musica che lo trattano come uno di casa, e che lui ricambia con totale riservatezza, e pura ‘fratellanza’). Non ho intenzione di sparire, ma di avere esperienze meno frequenti, ma ancora più soddisfacenti e intense». 

Progetti per l’immediato?

Escludendo il mio esordio e gli anni ’90, ho assistito alla decimazione di Aziende dove sono cresciuto, ho visto licenziare in tronco e lasciare a
spasso i migliori manager che hanno fatto grande intrattenimento e cultura nel nostro paese. Sono qui fisicamente, ma il mio lavoro è all’estero. Non solo in Europa, negli States e in Giappone. HTG World Alliance, l’alleanza tra aziende che ho fondato tre anni or sono, è presente in 29 paesi nel mondo. Esattamente come il Ryancreation Creative Cove, che riunisce creativi da tutto il mondo.
Questo rappresenta il mio 40%…giornaliero. Il resto 60%, è costituito da passeggiate con il mio cane Tico, magari facendo bagni nel bosco, (Nicola pratica lo Shirin-Yoku, patica riconosciuta dalla medicina preventiva nipponica), nel mare, che tutto unisce. Spazio anche alla meditazione, (buddismo non settario), alla lettura, (legge tre/quattro libri al mese ed è onnivoro), alle attività di counseling pro bono, (per aiutare i giovani esordienti), e numerosi impegni per attività no profit, (dalla difesa del pianeta, ai diritti degli animali, al supporto di Save The Children, Medicinema, e molte altre ancora). 
Ci salutiamo ricordando una citazione di Albert Pike: “Ciò che abbiamo fatto solo per noi muore con noi; ciò che facciamo per gli altri e per l’umanità rimane ed è immortale”.

CREDITS FOTO DI APERTURA:
Photo: Christian Yotov 
Style: Ivan Q. per Desigual
Makeup Artist: C.B. per Marc Jacobs beauty
Si ringraziano: MSC Fantasia per la location, Kiehl's, Loreal, 4Ever management, Frau, SUNLights equip.
PER GENTILE CONCESSIONE DI RCO EUROPE
Immagine COMPOSING ANIMAZIONE: Photo by Paolo Pulga © 7TeeN/HTG, Archivio Happy Team Group
Immagine JUNGLE: Photo by Fulvio Maggi Rielaborazione digitale: Jordi De La Renta © HTG

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
MARCO SOLDA'
HTG - HAPPY TEAM GROUP
VIALE SPAGNA 74
COLOGNO MONZESE Italia
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