Corpo Consolare di Milano e della Lombardia – Annuale Premio di fine Anno 2016

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana-
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Corpo Consolare di Milano e della Lombardia – Annuale Premio di fine Anno 2016 – Societa’ del Giardino Palazzo Spinola – Prefetto Alessandro Marangoni

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Il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, il ministro plenipotenziario Riccardo Guariglia, il giudice componente del Csm Fabio Roja, il sovrintendente al Teatro alla Scala di Milano Alexander Pereira, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano Remo Danovi, la stilista Alberta Ferretti

RICONOSCIMENTO DEL CORPO CONSOLARE AGLI “AMBASCIATORI DI ITALIANITA’”

Colombo Clerici: “Fondamentale per Milano, come per New York, l’apporto multinazionale”

Con 116 rappresentanze consolari a Milano, il capoluogo della Lombardia, la più internazionale delle città italiane, ha conquistato il primato mondiale prima detenuto da New York. Un dato sottolineato con soddisfazione alla tradizionale premiazione del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia svoltasi alla Società del Giardino di Milano, palazzo Spinola, in occasione del conferimento di un riconoscimento speciale a cinque italiani che si sono distinti per il loro impegno nella promozione dell’immagine dell’Italia all’estero e per la particolare collaborazione con il Corpo Consolare.

I riconoscimenti, presentati dal giornalista Cesare Cadeo, sono stati conferiti alla presenza di Walid Haidar, Console generale del Libano e decano del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia, di Anna Scavuzzo vicesindaco di Milano, Raffaele Cattaneo in rappresentanza della Regione Lombardia, di Patrizia Signorini, vice decano del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia.

Notevole il livello del parterre con molti esponenti del Corpo Consolare e rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il questore di Milano Antonio De Iesu, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia Gustavo Cioppa, il Direttore della Banca d’Italia di Milano Giuseppe Sopranzetti, del mondo economico, imprenditoriale, sociale e culturale, militare, fra i quali: Antonio Pennino, Giulio Molossi, Cesare Castelbarco Albani, Sergio Dompe’, Salvatore Carrubba, Claudia Buccellati, Umberto Paolucci, Arturo Artom, Mario Colasurdo, Gianvico Maria Camisasca, Daniela Javarone, Giuseppe Barranco di Valdivieso, Camillo De Milato, Giovanni Bozzetti.

Il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia, Achille Colombo Clerici, ha così ha commentato l’evento: “Milano vive da protagonista la scena economica italiana e internazionale. Perché la città, imprenditoriale e produttiva, è una vera e propria metropoli multietnica, luogo di scambio di culture e di costumi diversi, autentico fattore propulsivo dello sviluppo, proprio come avviene per New York. Senza tale apporto, ogni civiltà, ogni economia, ogni futuro si inaridisce”.

Gli stranieri a Milano rappresentano una importante e vitale componente della città: non soltanto da un punto di vista economico, ma anche culturale considerato che sono oltre 60 gli istituti culturali di Paesi esteri presenti in città.

Si inserisce pienamente in una regione che produce 130 mld di PIL e annovera quasi un milione di imprese e che ha visto con Expo confermarsi il destino internazionale di Milano e della Lombardia.

Il premio annuale del Corpo Consolare è assegnato ogni anno ad autorità civili, militari, istituzionali, oltre che a personalità del mondo della cultura, dell’economia e della società civile che hanno dato un contributo fondamentale all’apertura dell’Italia al mondo.
L’impegno di questi ambasciatori dell’italianità, unito al fondamentale operato di tutto il personale diplomatico contribuisce quotidianamente a far luce sulle eccellenze del Paese ed a creare relazioni commerciali e culturali indispensabili per fare sistema in un mondo sempre più globale.

Relazioni e rapporti che sono determinanti per l’ulteriore proiezione in campo internazionale di Milano e della sua regione.

Il prefetto Marangoni ha interpretato il pensiero di tutti ringraziando il Corpo Consolare per la collaborazione offerta ogni qualvolta si presenti la necessità: “E’ un privilegio – ha concluso – lavorare con voi trasformando l’amicizia in autentica fratellanza”.
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