ROMEO Y JULIETA al teatro della Regina di Cattolica

Compagnia Naturalis Labor.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) “ROMEO Y JULIETA TANGO”: È DI SCENA LA DANZA CON LA COMPAGNIA NATURALIS LABOR. La compagnia Naturalis Labor del coreografo vicentino Luciano Padovani rilegge la tragedia shakespeariana con “ROMEO Y JULIETA TANGO”.

Il coreografo vicentino Luciano Padovani e la compagnia Naturalis Labor, da lui fondata e guidata dal 1998, utilizzano il tango nei suoi molplici aspetti per ROMEO Y JULIETA TANGO

Coreografia e regiaè di Luciano Padovani e con Stefano Babboni, Tobias Bert, Jessica D’Angelo, Loredana De Brasi, Giannalberto De Filippis, Sabrina Garcia, Elena Garis, Silvio Grand, Elisa Mucchi, Marco Pericoli, Sara Cavalieri, Walter Venturini.
Le musiche sono firmate da Piazzolla, Speranza, Calo, Mores, Quartango, Rachel’s, Sollima, Purcell, Westhoff, con la consulenza musicale di Carlo Carcano.
I costumi sono di Lucia Lapolla, le scene di Antonio Panzuto, le luci di Carlo Cerri.
La produzione è della Compagnia Naturalis Labor con Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Verdi di Pisa, Teatro La Fenice di Senigallia, Amat e con il sostegno di Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Regione Veneto, Arco Danza, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza.
«Ho utilizzato un repertorio musicale adatto al dramma shakesperiano – afferma Luciano Padovani – trovando alcune musiche di Piazzolla (anche di autori barocchi o contemporanei) particolarmente adatte sia per sottolineare il carattere drammatico di certe scene (come lo scontro tra le due famiglie, la morte di Mercuzio e di Tebaldo) sia per amplificare la poesia e il ‘romanticismo’ dell’incontro e della passione dei due giovani amanti. Romeo y Julieta si svolge nei luoghi topici del dramma: ma non c’è Verona e non c’è nemmeno Buenos Aires. O forse ci sono entrambi. Troviamo la sala delle feste, il balcone di Giulietta, la tomba, la piazza, luogo dello scontro tra Capuleti e Montecchi. In questi luoghi c’è un sapore antico che non è antico e c’è un sapore di contemporaneo che contemporaneo non è».
In scena un “portone tuttofare”,via via balcone, letto, bara,… attorno l quale si incontrano i personaggi.
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Giancarlo Garoia
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