Giovani e anziani. Fra generazioni più di un patto, di Clerici (Assoedilizia).

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana_Giovani e anziani. Fra generazioni più di un patto.” Articolo su QN IL GIORNO del 1 agosto 2020 di Achille Colombo Clerici
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milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Secondo il rapporto Istat 2020 (i dati si riferiscono al 2018), i pensionati sono circa 16 milioni e percepiscono 293 miliardi di euro. Una cifra imponente, una parte consistente della quale è destinata ad aiutare figli e nipoti. L’Osce-Organizzazione per la Sicurezza e lo Sviluppo in Europa calcola infatti che nei nuclei familiari in cui sono presenti, sia pensionati, sia persone che lavorano, più della metà del reddito derivi dalle pensioni: nel 2017 in Italia quasi una famiglia su due comprendeva almeno un pensionato (circa 12 milioni di nuclei).  

La generazione più sfortunata del dopoguerra, a metà fra millennial e X generation, è in parte composta da lavoratori contrattualizzati, ma il cui reddito può essere anche di poche migliaia di euro l’anno .  E il futuro non presenta segni di miglioramento. Anzi.  La percentuale di famiglie con marito e moglie entrambi disoccupati o comunque inattivi è quasi raddoppiata passando dal 5,5% del 2006 al 10,5% del 2014 e 2015, scendendo di poco (8,9%) nel 2018. Il fenomeno si spiega con la Grande Crisi del 2008; e l’inversione di tendenza più recente sarà senz’altro annullata dalle conseguenze della pandemia. Sempre nel 2018 l’Italia si è classificata agli ultimi posti tra i Paesi europei per numero di famiglie con bambini, in cui entrambi i genitori siano occupati: ampiamente preceduta dai Paesi del Nord – Svezia, Danimarca, Olanda, Germania –   ma anche da Slovenia e Portogallo, Francia, Spagna. Siamo all’altezza di Polonia e Bulgaria.  

A fronte di questa realtà, nello stesso periodo di tempo, i pensionati hanno visto aumentare i propri introiti del doppio rispetto all’aumento delle retribuzioni dei lavoratori. E’ la conseguenza di scelte politiche che hanno inteso privilegiare la fascia più anziana della popolazione, più sindacalmente organizzata, che non i giovani educati all’individualismo e quindi all’assenza di solidarietà. E’ scattata così una sorta di welfare privato-familiare.

C’è chi parla di contrapposizione generazionale: in realtà una sopravvivenza dignitosa per molte famiglie dipende dall’avere tra i componenti un nonno o una nonna che supportano i più giovani con una parte della pensione.  Ma non si tratta solo di questione economica : come ha recentemente ricordato Papa Francesco, il legame tra nonni, figli e nipoti costituisce un fattore fondamentale della nostra civiltà come veicolo di cultura, conoscenza, sentimenti.    

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