Francesco Giunta: Porto di Termini Imerese una cattedrale nel deserto.

Termini Imerese, 01/09/2016 (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Le cronache di questi giorni, raccontano di un area portuale, quella di Palermo, completamente intasata. Le Compagnie di Navigazione, fanno a gara per trovare una banchina libera. Imponenti e lussuose navi da crociera, accompagnano migliaia di turisti di ogni nazionalità, invogliandoli a visitare centri come Palermo, Monreale, Cefalù e Caccamo. Da ogni dove giungono turisti che devono imbarcarsi in direzione nord o centro Italia. Gli aliscafi per le isole fanno continuamente la spola con le isole. A questo si aggiungono le inevitabili code derivanti dai necessari controlli di sicurezza, imposti dal Ministero dell'Interno per il rischio terrorismo.
Di contro il porto di Termini Imerese (gestito dallo stesso Ente che con difficoltà riesce a trovare un molo libero per far fronte alle molteplici richieste di attracco, da parte delle Compagnie di Navigazione) è tristemente deserto. Desolato, abbandonato a se stesso, senza un minimo di sicurezza, dove i giovani la sera possono scorazzare con i loro ciclomotori, le coppiette soffermarsi a godere della brezza marina, i tanti amanti della pesca a trascorrere le calde notti estive.
Mentre accade tutto questo c'è chi continua a sostenere che il porto di Termini Imerese è tra le strutture più importanti del Paese, che il porto è vivo, ha una presenza turistica e collegamenti navali.
Di tutto questo, purtroppo, non se ne è accorto nessuno, ancora meno i Termitani che hanno dovuto rinunciare al proprio mare, alla propria spiaggia nella, ottimistica, previsione di uno sviluppo economico ed occupazionale del Porto di Termini Imerese.
Abbiamo il dovere, di ammettere che il porto commerciale non ha futuro (nè tantomeno passato!), il futuro della nostra Città risiede nella piena valorizzazione dei beni culturali, delle risorse umane e del turismo.
Solo allora, quando ci crederemo per davvero, potremo guardare al futuro dei nostri figli con la dovuta serenità, liberi da fardelli politici che in questi ultimi venti anni hanno solo danneggiato il substrato sociale della nostra amata Termini Imerese.