6 ottobre: Mezzano Romantica – Serata teatrale con lo spettacolo “Mi abbatto e son felice” di e con Daniele Ronco

Nuovo appuntamento per Mezzano Romantica sabato 6 ottobre al Centro Civico di Mezzano: alle ore 21.00
Mezzano di Primiero, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Nuovo appuntamento per Mezzano Romantica, che dopo il ricchissimo cartellone di luglio e agosto con spettacoli di caratura internazionale messi in scena in collaborazione con la Music Academy Orchestra di New York, riprende la sua programmazione mensile, che durerà fino a dicembre, sotto la direzione artistica di Francesco Schweizer. Sarà una serata teatrale quella di sabato 6 ottobre al Centro Civico di Mezzano: alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo “Mi abbatto e son felice”, un monologo di e con Daniele Ronco per la regia di Marco Cavicchioli. Elementi di scena di Piero Ronco, Federico Merula e Lorenzo Rota. Lo spettacolo, che mette in scena in modo alternativo e divertente il tema del risparmio energetico e della decrescita felice, è realizzato con il sostegno di Teatro Tangram, Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Città di Orbassano, Comune di Cumiana.

La trama
Sempre più spesso si sente parlare di disagio, crisi, scarsa produttività, povertà, inquinamento, surriscaldamento globale, eccetera. Ma come, nell’era del benessere ci sono tutti questi problemi? Sembra che la felicità dell’uomo occidentale sia direttamente proporzionale a quanto produce e quanto consuma: producendo si ottiene denaro e più denaro si possiede, più si consuma e ci si sente felici. Siamo certi di questa affermazione? Molti di noi avrebbero la risposta pronta, ma a parole siamo bravi tutti. Sono i fatti quelli che contano. Pensiamo per un attimo alla tensione che scorre all’ora di punta nei centri delle città, quando basta un clacson per far scoppiare una rissa.

Pensiamo all’invidia nei confronti di chi, sul posto di lavoro, ottiene un passaggio di livello, ai continui piagnistei delle persone davanti a uno spritz, ai milioni di finanziamenti suicidi per assicurarsi un’automobile da 40.000 Euro, alle farmacie prese d’ assalto da una popolazione malata e acciaccata.

Vi sembrano segni di un popolo felice? La risposta pare piuttosto scontata. Eppure i capi dei governi invitano a consumare di più, a produrre di più, con un’inevitabile incremento della frustrazione umana. Le lotte di potere sono all’ordine del giorno e a qualsiasi livello. Dall’altra parte gli stessi capi dei governi parlano dei problemi di inquinamento, rifiuti tossici, surriscaldamento globale… Anche qui si riscontra un paradosso non indifferente. Si spinge a produrre e a consumare di più e poi ci si lamenta di come il pianeta stia andando a rotoli? Siamo la specie più invasiva della Terra, acciecata da un materialismo dilagante. L’ipocrisia è all’ordine del giorno. In tutto questo, l’unica ancora di salvezza è l’Amore.

L’unica variabile impazzita, l’unica variabile a sfuggire alle leggi della fisica e della chimica. L’amore per se stessi, per le altre creature e per il pianeta che ci ospita potrà salvarci da un declino altrimenti inarrestabile.

L’amore non costa, non crea Pil, non inquina, è scomodo perché fa ammalare di meno, perché sfugge alle statistiche, perché non è tassabile, almeno per ora. “Mi abbatto e sono felice” non utilizza energia elettrica in maniera tradizionale. Si autoalimenta grazie allo sforzo prodotto dall’attore in scena, che pedalando per un’ora intera su una bicicletta recuperata in discarica, fa girare una dinamo collegata ad un faro, che si illumina a seconda dell’intensità della pedalata. Non sono presenti altri elementi scenici, i costumi sono essenziali e recuperati al mercatino dell’usato. Le musiche sono live.

È lo stesso attore ad accompagnare il pubblico in alcune esperienze sensoriali, suonando uno strumento a percussione in legno, realizzato a mano da un artigiano africano. Lo spettacolo si presta a stimolanti sinergie con enti che si occupano delle questioni legate alla salvaguardia dell’ambiente, all’eco-sostenibilità, alla decrescita felice. L’intenzione è quella di sensibilizzare trasversalmente la cittadinanza, attraendo anche un pubblico solitamente non avvezzo al teatro.

L’Associazione Culturale Mulino ad Arte è una compagnia teatrale under 35 che opera dal 2009. Il cast è composto da Daniele Ronco e Jacopo Trebbi, diplomati alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, Costanza Maria Frola presso la Sat di Moncalieri.

Le attività prevalenti di Mulino ad Arte sono: produzione e distribuzione di spettacoli teatrali, organizzazione di eventi e formazione. Per quanto riguarda l’attività di produzione e distribuzione, Mulino ad Arte ha visto una crescita costante di pubblico e di critica, arrivando in pochi anni a distribuire oltre 50 spettacoli l’anno su tutto il territorio nazionale, ricevendo premi e riconoscimenti (Cassino Off 2016, Maldipalco 2014 e 2015, Le strade degli altri 2017, Voce della società giovanile 2017). La compagnia produce spettacoli di repertorio e di drammaturgia contemporanea, partendo dall’urgenza di affrontare tematiche “pop” dal grande risvolto sociale, utilizzando principalmente i linguaggi della parola e della musica, con un’attenta ricerca che miri ad un’unicità di rappresentazione, adottando un linguaggio schietto e diretto in modo da arrivare a tutte le fasce di pubblico.

Mulino ad Arte ha il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo attraverso il progetto CortoCircuito Piemonte. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione e i Comuni di Orbassano e Cumiana (Torino), il Mulino organizza a partire dal 2013 il cartellone della Stagione teatrale dei suddetti Comuni. In particolare: il Teatro Sandro Pertini ospita la stagione Live Show Orbassano e il Teatro Felice Carena Live Show Cumiana.

A partire dall’edizione 2016, è nel co-organizzatore del Torino Fringe Festival. Il 2017 vede una nuova collaborazione fra Mulino ad Arte e Il Mutamento Zona Castalia presso San Pietro in Vincoli Zona Teatro di Torino, con la nascita della rassegna Live Show in Vincoli e del Progetto MuMu.

Per informazioni: Comune di Mezzano
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