IL MAROCCO PER UNA GESTIONE IDRICA MODERNA E RESILIENTE

Lo scorso 9 maggio, il Sovrano del Marocco, ha dedicato una sessione di lavoro sul piano idrico nazionale 2020/2027 . Al centro dei lavori, vi era anche l'attuazione delle "autostrade dell' acqua" ed il cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche nazionali . Questo piano, che prevede anche l'ampliamento degli impianti di desalizzazione , ha trovato in questi giorni la sua prima realizzazione.
Torino, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Lo scorso 9 maggio, il Sovrano del Marocco, ha dedicato una sessione di lavoro sul piano idrico nazionale 2020/2027 . Al centro dei lavori, vi era anche l'attuazione delle "autostrade dell' acqua" ed il cambio di paradigma nella gestione delle risorse idriche nazionali .
Questo piano, che prevede anche l'ampliamento degli impianti di desalizzazione , ha trovato in questi giorni la sua prima realizzazione.


Infatti, in questi giorni la prima fase dell'autostrada fluviale ha consentito di rendere operativo, lunedì 28 agosto 2023, l'asse tra Kenitra e Rabat. Il Progetto 100% marocchino in termini di competenze, manodopera, ingegneria e studi. L' opera è importante sotto due punti di vista, la prima perchè permette di recuperare l'acqua in eccesso dello uadi Sebou, solitamente scaricata nell'Atlantico, per alimentare il Bouregreg via Rabat. La seconda, perchè l'intera opera tiene conto della costante diminuzione delle piogge in Marocco e , pertanto si punta al recupero di quelle acque che fino ad ora venivano scaricate nell'Oceano. Il Marocco, ha una attenzione particolare alla gestione delle riserve idriche. In questa ottica si inserisce anche il piano agricolo marocchino, infatti, l'obbiettivo è quello di una Agricoltura che sia in grado di coniugare , la sovranità alimentare del Regno, ed un impatto sempre più ridotto di necessità di acqua . Il Marocco intende pertanto puntare , entro il 2030, su un milione di ettari di impianti di irrigazione "goccia a goccia" .


Altro asse portante è rappresentato dalla "desalinizzazione" . Questo aspetto rigurda sia l'uso civile delle grandi aree urbane sia l'agricoltura . In particolare, per quanto rigurada questo aspetto 100.000 ettari potrebbero beneficire di impianti di desalinizzazione e produrre frutta e verdura , in bassa stagione sia per il mercato interno sia per il commercio estero.


Anche la lotta alla desertificazioni, rappresenta una degli impegni maggiori per il Regno, il Marocco è decisamente impegnato nella lotta contro la desertificazione e ha adottato un approccio basato su una migliore conoscenza delle dinamiche degli ecosistemi, sulla diagnosi degli effetti e delle cause del suolo e delle risorse naturali, per costruire piani d’azione specifici per il loro territorio. obiettivi, ha osservato il ministro, affermando l'impegno del Regno a continuare a condividere in modo globale le esperienze nei settori legati alla gestione sostenibile del territorio.


Il Marocco punta su una Agricoltura, sotenibile, in grado di fornire la sovranità alimentare per l'interno ed essere un modello , applicabile anche in altre nazioni africane. Un modello, non con vocazione di imposizione ma di collaborazione.

Marco Baratto

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