I pro e contro della chiusura dei manicomi con Meluzzi, Alberoni e molti altri ospiti alla Milano Art Gallery
Si prepara alla Milano Art Gallery la tavola rotonda “Legge Basaglia quarant’anni dopo. Bene o male?”. Alle 18 del 25 maggio in via Alessi 11 interverranno sull’argomento numerosi esperti.
Milano,
(informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)
Si prepara alla Milano Art Gallery la tavola rotonda “Legge Basaglia quarant’anni dopo. Bene o male?”. Alle
18 del 25 maggio in via Alessi 11 interverranno sull’argomento numerosi esperti. Assieme alla psicologa e psicoterapeuta
Maria Rita Parsi, alla scrittrice e poetessa Lucrezia Lerro, laureata in Scienze dell’Educazione e Psicologia, allo psichiatra
Alessandro Meluzzi, spesso ospite di trasmissioni come Quarto Grado e
Matrix e allo psichiatra Vittorino Andreoli si discuteranno gli effetti che la riforma ha avuto sul territorio italiano a distanza di quasi mezzo secolo. Contribuiranno all’evento, organizzato e moderato dal direttore di Milano Art Gallery
Salvo Nugnes, molti altri ospiti illustri.
Il dibattito si presenta come un’ottima opportunità per riportare all’attenzione, a pochi giorni dall’anniversario della legge (pubblicata il 13 maggio 1978), la riforma che ha permesso la riorganizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, facendo sì che l’Italia fosse il primo Paese al mondo ad abolire i manicomi. A partire da questo punto tutti gli ospedali psichiatrici in cui venivano confinate le persone con disturbi mentali (a volte solamente oppositori politici in periodo di guerra, prostitute, bambini iperattivi, uomini e donne depressi o con disturbi relativi all’apprendimento), anche contro la loro volontà, vengono fatti chiudere. Non solo. Viene confermato il diritto di cittadinanza ai pazienti e vengono approntate le norme a loro tutela, che fanno dell’Italia uno degli Stati tra i più avanzati in questo ambito del campo giuridico. Quarant’anni dopo questa rivoluzione permangono ancora molte criticità e problemi che è bene affrontare con chiarezza, confrontandosi con le realtà attuali, come i centri di salute mentale, i centri diurni ecc.
Legge Basaglia quarant’anni dopo. Bene o male? cercherà appunto di trovare il bandolo della matassa.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare lo 0424525190, scrivere a [email protected] oppure visitare il sito www.milanoartgallery.it.
Tra questi troviamo il direttore di «Il Giornale» Alessandro Sallusti, il prof.
Vittorio Sgarbi, il prof. Francesco Alberoni, noto sociologo, lo psicoterapeuta e psichiatra
Raffaele Morelli, Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, e lo psichiatra
Paolo Crepet.
Il dibattito si presenta come un’ottima opportunità per riportare all’attenzione, a pochi giorni dall’anniversario della legge (pubblicata il 13 maggio 1978), la riforma che ha permesso la riorganizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, facendo sì che l’Italia fosse il primo Paese al mondo ad abolire i manicomi. A partire da questo punto tutti gli ospedali psichiatrici in cui venivano confinate le persone con disturbi mentali (a volte solamente oppositori politici in periodo di guerra, prostitute, bambini iperattivi, uomini e donne depressi o con disturbi relativi all’apprendimento), anche contro la loro volontà, vengono fatti chiudere. Non solo. Viene confermato il diritto di cittadinanza ai pazienti e vengono approntate le norme a loro tutela, che fanno dell’Italia uno degli Stati tra i più avanzati in questo ambito del campo giuridico. Quarant’anni dopo questa rivoluzione permangono ancora molte criticità e problemi che è bene affrontare con chiarezza, confrontandosi con le realtà attuali, come i centri di salute mentale, i centri diurni ecc.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare lo 0424525190, scrivere a [email protected] oppure visitare il sito www.milanoartgallery.it.
Ufficio Stampa