Al Parco Archeologico di Ercolano l’Human Festival “Infinito” Napoli_Ercolano_Campi Flegrei 21-24 ottobre 2019

All’interno del percorso didattico “Infinito”, lo Human Festival fa tappa al Parco Archeologico di Ercolano alla scoperta delle “antiche rovine”, tema che il grande poeta ha espresso nella sua opera

NAPOLI, 19/10/2019 (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Leopardi e “le antiche rovine” / Parco Archeologico di Ercolano / 22 ottobre 2019

All’interno del percorso didattico “Infinito”, lo Human Festival fa tappa al Parco Archeologico di Ercolano alla scoperta delle “antiche rovine”, tema che il grande poeta ha espresso nella sua opera.

Le attività coinvolgeranno circa 100 liceali.

Il giorno 22 Ottobre a partire dalle ore 10.30, nel Parco Archeologico di Ercolano, con un percorso che si articolerà tra il Santuario di Venere, la Palestra e il Decumano Massimo si svolgeranno attività didattiche che analizzeranno il rapporto tra Leopardi e la sua fascinazione per le antiche rovine: Leopardi teorizzava un’esaltazione degli “antichi”, intesi come fanciulli dominati da una fantasia creatrice fresca e potente.

Il percorso didattico comincia con il prof. Maurizio Clementi, docente e saggista, autore de L’inesausto grembo (ed. Mimesis 2018) che condurrà un seminario/incontro su Leopardi e il suo pensiero all'interno della Mostra “Splendori ad Ercolano”.

Seguirà una passeggiata culturale teatralizzata (walk theatre), dove si evocheranno connessioni con i luoghi visitati dal poeta. Leopardi ha vissuto per un tempo breve anche a Torre del Greco.

La passeggiata “Rivoluzioni e Rovine” sarà all’insegna della conoscenza, dove gli studenti potranno apprendere le meraviglie del sito archeologico illustrate dalle guide che conducono i gruppi. Ma si combineranno anche emozionanti momenti teatrali. “De Rerum Natura” di Tito Lucrezio Caro, “La Ginestra” di Giacomo Leopardi, “De l’infinito, universo e mondi” di Giordano Bruno, costituiscono un percorso di brani tratti dai testi di poeti e pensatori rivoluzionari che hanno amato le antiche vestigia, perfettamente coerenti con le bellezze del Parco Archeologico.