Per Appiam 2017: a Roma, dall'8 al 24 settembre, nel Parco dell'Appia Antica, festival internazionale d'arte

Indagare, attraverso immagini, suoni e parole, quel momento misterioso e incredibile del pensiero umano che è la creatività. È questo il tema di fondo della VI edizione del festival internazionale d’arte Per Appiam, che prenderà il via venerdì 8 settembre nell’ormai consueta location dell’Ex Cartiera Latina, all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Indagare, attraverso immagini, suoni e parole, quel momento misterioso e incredibile del pensiero umano che è la creatività. È questo il tema di fondo della VI edizione del festival internazionale d’arte Per Appiam, che prenderà il via venerdì 8 settembre nell’ormai consueta location dell’Ex Cartiera Latina, all’interno del Parco Regionale dell’Appia Antica.

L’evento, organizzato dall’associazione Ipazia Immaginepensiero Onlus, curato dall’artista Roberta Pugno e patrocinato dall’Assessorato alla crescita culturale del Comune di Roma, coinvolgerà pittori, scultori, musicisti e fotografi, protagonisti di un articolato programma di eventi, tra cui un omaggio al maestro Fulvio Masciangioli e un ricco “buffet” di concerti: musica antica, classica, d’autore, etnica e jazz.

“Il tema scelto per questa edizione, ‘Profondissima quiete’, deriva da due parole de ‘L’infinito’ di Leopardi e vuole rappresentare un approfondimento del discorso affrontato l’anno scorso sull’utopia, intesa come cuore pulsante dell’arte - sottolinea il presidente dell’associazione, Antonio Di Micco -. Ora la proposta è di esplorare il processo creativo dell’essere umano, quell’enigmatico percorso che porta a fare di ciò che non è ciò che è, rendendo visibile l’invisibile e trasformando un’idea, un’immagine o un sentire in materia percepibile”.

Ad esporre le proprie opere nella Sala Nagasawa dell’Ex Cartiera Latina saranno Francesco Filincieri, con due grandi quadri di forte espressività e poesia; Franco Onali, con quattro tele che presentano forme figurative; Stefania Panelli, con il suo vibrante informale; Armando Pelliccioni, che dopo la personale all’Università eCampus di Roma prosegue la sua indagine sul rapporto tra arte e scienza; Roberta Pugno, con la sua sfida “impossibile” a dare materia e colore alle realtà umane invisibili; Emilano Serafini, che propone gli ultimi lavori a olio sulla linea e le sue infinite possibilità, e infine Laura Testa, con le sue colorate ceramiche, espressione del suo ricco sentire.

Ad essi si affiancheranno gli scultori Paolo Camiz, artista multiforme e immaginifico; Maurizio Gaudenzi, con la sua ricerca sulla linea e sul tormento dialettico del rapporto uomo-donna; Roberto Marino, che espone alcune sculture in ferro sia all'interno che all'aperto, e Antonio Taschini, con due arditi personaggi in ceramica e altre sculture a terra.

In mostra saranno presenti inoltre le fotografie di Francesco Gentile, che presenta alcuni scatti realizzati durante la visita degli ospiti di un centro di salute mentale a uno studio di scultura, e Stefano Giorgi, con le sue elaborazioni di immagini femminili tra luce e ombra.

Al centro del festival un omaggio al maestro Fulvio Masciangioli, con alcune grandi tele del periodo 1983-1993. Pittore fecondo e poliedrico, Masciangioli ha unito alla carriera artistica un’intensa attività di insegnamento. Riconosciuto e premiato in Italia e all’estero per la sua interpretazione personale delle più recenti correnti artistiche, viene ospitato da Per Appiam con proposte espressive legate ai temi leopardiani del mare come infinito.

Anche quest’anno saranno esposti oggetti in mosaico e vetro prodotti dagli ospiti del laboratorio Aletheia del Centro Diurno Arvalia di Roma.

In conclusione del festival, sabato 23 settembre, sarà dedicata un’intera giornata all’opera e al pensiero di Giacomo Leopardi.
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