Comunicato di Transdolomites sulla proposta di legge per l’istituzione delle ferrovie turistiche con reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissioni

le strategie di valorizzazione del patrimonio esistente e la mobilità dolce
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - trasporti) La “cura del ferro “ si rafforza in funzione anche del turismo.

Con il comunicato stampa del 2 agosto 2017 a cura del Ministero dei Trasporti veniva annunciato che la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato in sede legislativa e all’unanimità (così come alla Camera nel febbraio 2017) la proposta di legge per l’istituzione delle ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissioni situate in aree di particolare pregio naturalistico e archeologico.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha commentato che la nuova legge è in completa sintonia con la “cura del ferro “ e con le strategie di valorizzazione del patrimonio esistente e la mobilità dolce.

Il risultato conseguito è un’azione qualificante del Piano della mobilità turistica che si sta redigendo con il Ministero dei Beni Culturali per valorizzare i siti di interesse d’Italia .

La legge è finalizzata a favorire la salvaguardia e la valorizzazione delle linee ferroviarie di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, compresi i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d'arte e pertinenze, oltre che dei convogli storici e turistici abilitati a percorrerle.

L'istituzione delle ferrovie turistiche attraverso il reimpiego delle linee in disuso in aree di pregio, alcune delle quali risalgono alla fine dell'Ottocento, prevede anche l'allestimento di nuovi spazi museali insieme alla valorizzazione dei mezzi ferroviari storici consente di arricchire la proposta turistica del Paese , migliorare la mobilità sostenibile ed offrire nuove ed importanti opportunità di lavoro.

Il nuovo asse ferroviario può creare nuove opportunità di lavoro e nuove forme di turismo che si inquadrano a pieno titolo nelle politiche di tutela ambientale e mobilità sostenibile

Della legge in esame aveva parlato anche il Vice Ministro Riccardo Nencini in occasione del convegno promosso da Transdolomites e Provincia Autonoma di Trento il 20 aprile 2017 a Trento sul tema dei trasporti ferroviari nella Macroregione alpina.

Nelle settimane successive al convegno di aprile i contatti tra Transdolomites ed il Ministero dei Trasporti sono proseguiti telefonicamente in più occasioni ed è in occasione di una di queste telefonate che il Segretario Generale del Vice Ministro Nencini mi ha confermato che qualora le Province Autonome di Bolzano e Trento avessero fatto richiesta al Ministero, la ex Ferrovia Ora-Predazzo si sarebbe potuta inserire nell’elenco delle ferrovie storiche turistiche da riattivare proprio nel contesto della Legge nazionale per le Ferrovie Turistiche che a giugno era ancora in attesa di essere discussa al Senato

Con lettera datata 17 giugno 2017 ho provveduto immediatamente ad informare gli Assessori ai Trasporti Florian Mussner e Mauro Gilmozzi informandoli con l’occasione che la nostra associazione stava lavorando a promuovere un nuovo incontro presso il Ministero dei Trasporti per il prossimo autunno 2017.

La lettera contiene l’invito ad entrambi ad unirsi con la nostra associazione per partecipare alla trasferta a Roma proponendo come ordine del giorno;

- la discussione relativa all’ipotesi di riattivazione della Ora-Predazzo

- la presentazione del progetto per il Museo all’aperto della ex Ferrovia Ora-Predazzo

- la presentazione dell’ipotesi progettuale per le ferrovia Trento-Penia di Canazei via Val di Cembra con la prospettiva di un suo collegamento con la ferrovia Bolzano-Cortina via Val Gardena e Badia.

Sono passati quasi 8 anni da quando Transdolomites ha iniziato il suo percorso di sensibilizzazione sul tema della ferrovia nelle Dolomiti e Alpi Centrali. All’inizio siamo stati visti come degli utopisti , dei sognatori, sostenitori di obbiettivi irrealizzabili. Nel volgere di qualche anno queste visioni si stanno trasformando in progetti e impegni solenni nella realizzazione delle ferrovie nella regione dolomitica e non solo. Anche il Documento di Economia e Finanza del 2017 ed il Piano Strategico del Turismo 2017 -2022 pongono finalmente il settore dei trasporti ed in esso la ferrovia come strumento strategico per il fututo della mobilità e soprattutto per la crescita del turismo in Italia.

E’ in atto in varie regioni d’Italia un vero Risorgimento delle ferrovie tant’è che il Ministero dei Trasporti ha già ricevuto da più regioni la richiesta di in inserire nella lista delle ferrovie turistiche storiche da riattivare , varie tratte attualmente dismesse .

Il Ministero è ora in attesa di conoscere quale sarà la posizione delle province di Trento e Bolzano.

Nel frattempo la nostra associazione si è anche rovolta al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschni per informarlo e convolgerlo in occasione delle inziative ferroviarie di Transdolomites.

INFO:
Massimo Girardi

Presidente di Transdolomites

Cell. 320.4039769
Ufficio Stampa
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