Teatri d’Autore: stagione di Prosa 2016-17 nei Teatri storici della Provincia di Pesaro e Urbino

Primo appuntamento: Giovedì 12 gennaio 2017, ore 20.15, replica ore 21.30, Mondavio, Teatro Apollo. IL FURIOSO ORLANDO. Storia d’amore e di follia. Da Ludovico Ariosto con GIUSEPPE ESPOSTO e JESSICA TONELLI. Regia Cristian Della Chiara e Ciro Limone
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Teatri d’Autore: stagione di Prosa 2016-17 nei Teatri storici della Provincia di Pesaro e Urbino.
Gradara Teatro Comunale; Macerata Feltria Teatro Battelli; Mondavio Teatro Apollo; San Costanzo Teatro della Concordia; San Lorenzo In Campo Teatro Tiberini; Urbania Teatro Bramante.


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TEATRI D’AUTORE 2016-’17 - CALENDARIO

Giovedì 12 gennaio 2017, ore 20.15, replica ore 21.30
Mondavio, Teatro Apollo
IL FURIOSO ORLANDO. Storia d’amore e di follia
da Ludovico Ariosto
con GIUSEPPE ESPOSTO e JESSICA TONELLI
regia Cristian Della Chiara e Ciro Limone.

sabato 14 gennaio 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli
ADAMO E DEVA
di Francesco Freyrie e Andrea Zalone
con VITO e CLAUDIA PENONI
regia Daniele Sala

giovedì 19 gennaio 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini
IL POVERO, IL RICCO. Storie di Mazzarò e Ciàula
da La roba di Giovanni Verga e Ciàula scopre la luna di Luigi Pirandello
con GIUSEPPE ESPOSTO
e la partecipazione di RAFFAELE DAMEN, fisarmonica

sabato 21 gennaio 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia SCENARIDENS
PERFIDE PER UN ANNO
di e con ROMINA ANTONELLI e CLEMENTINA SCUDIERO
regia Oscar Genovese

giovedì 26 gennaio 2017, ore 21.15
Gradara, Teatro Comunale
“A QUELLI NATI DOPO DI NOI”. Versi e pensieri di Bertolt Brecht
di e con FEDERICO PAINO

venerdì 3 febbraio 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante
MISERIA&NOBILTÀ
dal testo di Eduardo Scarpetta
scritto da Michele Sinisi con Francesco M. Asselta
con (in ordine alfabetico): DILETTA ACQUAVIVA, STEFANO BRASCHI, GIANNI D'ADDARIO, GIANLUCA DELLE FONTANE, GIULIA EUGENI, FRANCESCA GABUCCI, CIRO MASELLA, STEFANIA MEDRI, GIUDITTA MINGUCCI, DONATO PATERNOSTER, MICHELE SINISI
regia Michele Sinisi

mercoledì 8 febbraio 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli
ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI
soggetto David Anzalone, Michele Pagliaroni
con DAVID ANZALONE, FRANCESCA BERARDI , MARCO CHIARABINI, ERIKA GIACALONE, TEO GUARINI, ANDREA MILANO, MICHELE PAGLIARONI, ARIANNA PRIMAVERA, GUIDO TARGETTI
regia e drammaturgia Carlo Boso
produzione Centro Teatrale Senigalliese, Comune di Senigallia

giovedì 9 febbraio 2017, ore 21.15
Gradara, Teatro Comunale
STORIA DELLA COLONNA INFAME
da Alessandro Manzoni
con Silvio Castiglioni
e la partecipazione di Giorgia Galanti
regia Giovanni Guerrieri


venerdì 10 febbraio 2017, ore 21.15
Mondavio, Teatro Apollo
FRIZZI E LAZZI. Un viaggio in maschera nella Commedia dell’Arte
di e con TOMMASO COCON, MARCO CORSUCCI, ELEONORA GAMBINI, LUCIA LEONARDI
e con GIULIA STRIGLIO musico

sabato 11 febbraio 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia SCENARIDENS
IL SOL CI HA DATO ALLA TESTA
di e con RIMBAMBAND:
RAFFAELLO TULLO voce e percussioni, RENATO CIARDO batteria, VITTORIO BRUNO contrabbasso, FRANCESCO PAGLIARULO pianoforte, NICOLÒ PANTALEO sax, bombardino, tromba

sabato 18 febbraio 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini
DECAMERON. Un racconto italiano in tempo di peste
da Giovanni Boccaccio
con TULLIO SOLENGHI

giovedì 2 marzo 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini
LA PAZZIA DI ISABELLA. Vita e morte dei Comici Gelosi
di e con ELENA BUCCI e MARCO SGROSSO

sabato 4 marzo 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante
“FINCHÈ VITA NON CI SEPARI”. OVVERO “W GLI SPOSI”
di Gianni Clementi
con GIORGIA TRASSELLI, ENZO CASERTANO e
LUIGI PISANI, FEDERICA QUAGLIERI, ALESSANDRO SALVATORI
regia Vanessa Gasbarri

sabato 11 marzo 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia SCENARIDENS BABY
L’ONIRONAUTA
di e con FILIPPO BRUNETTI

mercoledì 15 marzo 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante
MATTEI, PETROLIO E FANGO
di Giorgio Felicetti e Francesco Niccolini
con GIORGIO FELICETTI

venerdì 17 marzo 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli
IL MERCANTE DI MONOLOGHI
di e con Matthias Martelli
e Matteo Castellan fisarmonica e tastiera
regia di Domenico Lannuti

sabato 18 marzo 2017, ore 21.15
Mondavio, Teatro Apollo
A TEMPO D’OPERA: IL GUSTO DEL MELODRAMMA
La favola di ORFEO ED EURIDICE
Concerto in forma scenica per strumenti, canto e voci recitanti
musiche di Christoph Willibald Gluck
libretto di Ranieri de’ Calzabigi
con KIYOKA IGUCHI, Orfeo, VASILIKI KONSTANTI, Euridice, MARIAMI TKEMALADZE Amore
Quartetto Internazionale d’Archi diretto da SALVATORE FRANCAVILLA
voci recitanti FRANCESCA DI MODUGNO e CRISTIAN DELLA CHIARA
mise en éspace Inga Balabanova
introduce Claudia Rondolini


martedì 21 marzo 2017, ore 21.15
GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA
Gradara, Teatro Comunale
NON APPARTENGO A UN SOLO CIELO. SPETTACOLO POETICO MUSICALE
testi di Lella De Marchi, GGG Tartaglia, Emily Dickinson, Sylvia Plath, Anne Sexton, Frida Khalo
con LELLA DE MARCHI testi, voce, DONA RUY voce, percussioni, G.G.G. TARTAGLIA chitarra, ukubass, loop machine, clarinetto, campana a molle, thunder, caffettiere preparate, armonica, ipad, voce, testi

sabato 25 marzo 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia SCENARIDENS
LA RAGAZZA CON LA VALIGIA
di e con PAOLA MINACCIONI

giovedì 6 aprile 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini
AMINTA
di Torquato Tasso
concerto per strumenti, canto e voci recitanti
con le voci recitanti di Filippo Quintini Aminta, Pietro Conversano Tirsi, Francesca Di Modugno Dafne, Valentina Benvenuti, Silvia, Giorgio Donini coro
con Ensemble Bella Gerit: Enea Sorini canto, salterio, Michele Carreca liuto
e la partecipazione di Pamela Lucciarini canto
Asia D’Arcangelo Amore
regia Pietro Conversano
S
sabato 8 aprile 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante
A TEMPO D’OPERA. IL GUSTO DEL MELODRAMMA
I CAPULETI E I MONTECCHI
di Vincenzo Bellini
libretto di Felice Romani
con DIANA VOLKOVA Romeo Montecchi, JEANNE DUMAT Giulietta Capuleti,
LUIGI PANUNZIO Tebaldo, SERGEY BARSEGHYAN Lorenzo, medico e famigliare dei Capuleti, GIUSEPPE LAMICELA Capellio Capuleti, padre di Giulietta
e con MARTA TACCONI pianoforte, MARCO BARTOLINI, violino, MALGORZATA MARIA BARTMAN, viola VLADIMIR ZUBITSKY violoncello
direttore SALVATORE FRANCAVILLA
voci recitanti ANTONIO OLIVIERI e SARA TOMASUCCI
messa in scena Inga Balabanova

giovedì 12 gennaio 2017, ore 20.15, replica ore 21.30
Mondavio, Teatro Apollo

IL FURIOSO ORLANDO
Storia d’amore e di follia
da Ludovico Ariosto

con GIUSEPPE ESPOSTO e JESSICA TONELLI
collaborazione alla drammaturgia Claudia Rondolini
regia Cristian Della Chiara e Ciro Limone
produzione Teatroaponente

Nel 1516 veniva stampato per la prima volta a Ferrara uno dei maggiori capolavori della letteratura italiana: l’Orlando Furioso.
A 500 anni dalla sua pubblicazione, Giuseppe Esposto e Jessica Tonelli dedicano all’immortale opera di Ludovico Ariosto, un inedito e originale omaggio teatrale dedicato all’amore per la bella Angelica e alla follia del paladino Orlando.
Una preziosa occasione per godere lo spettacolo della grande letteratura italiana.


ore 18.00 Sala Carboni
SCUOLA DI PLATEA
Incontro con Chiara Agostinelli:
Ariosto, per incominciare…
in collaborazione con Liceo Nolfi, Fano, Istituto Bramante Genga, Pesaro, Liceo Mamiani, Pesaro, Liceo Marconi, Pesaro


È possibile raggiungere Mondavio (ed assistere all’incontro delle 18.00 e agli spettacoli delle 20.15 e delle 21.30) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Fano, Stazione delle corriere, ore 17.15
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.00
Ritorno da Mondavio al termine dello spettacolo
sabato 14 gennaio 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli

ADAMO E DEVA
di Francesco Freyrie e Andrea Zalone

con VITO e CLAUDIA PENONI
regia Daniele Sala
produzione Tutto Acceso Spettacoli

Adamo è un avvocato che gestisce i lasciti e le donazioni che i fedeli fanno alla Curia di Roma e come tutti i sabato sera sta aspettando l'arrivo dei suoi amici.
Ha cucinato e ha apparecchiato con cura la tavola quando qualcuno suona alla porta.
È Deva, una donna bizzarramente vestita con una valigia in mano.
Adamo tenta di dirle qualcosa, ma invano, la donna si siede a tavola scusandosi per il suo anticipo.
Chi è questo personaggio misterioso?
E perché gli altri commensali non arrivano?
Quella che doveva essere una rassicurante serata tra amici si trasforma in un'epica e sgangherata apocalisse: Adamo e Deva saranno pronti ad abitare il nuovo mondo che si presenta inaspettatamente davanti ai loro occhi?
La cena più integralista, biblica e rocambolesca della storia sta per avere luogo.
In questo spettacolo Francesco Freyrie e Andrea Zalone affrontano con ironia e divertito laicismo il tema più scottante di questi anni: la paura del diverso, la dittatura degli integralismi, lo scontro tra gli estremismi e la confusione tra fede e tifo da stadio.
Sotto la sapiente regia di Daniele Sala, Vito e Claudia Penoni portano in scena due nuove ed esilaranti maschere della Commedia all'italiana: i "fondamentalisti occidentali".
giovedì 19 gennaio 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini

IL POVERO, IL RICCO
Storie di Mazzarò e Ciàula
da La roba, di Giovanni Verga e Ciàula scopre la luna, di Luigi Pirandello

di e con GIUSEPPE ESPOSTO
e con la partecipazione di RAFFAELE DAMEN fisarmonica
produzione Teatroaponente

Quando leggo la splendida novella di Giovanni Verga, La roba, vivo energicamente quei paesaggi aridi e sanguigni partendo da quel “cielo fosco dal caldo”. Divento l'immensa campagna, poi il vallone, l'uliveto e passo attraverso le lunghe file di aratri. La testa comincia a dolermi e faccio fatica a contenere tutte le immagini; per contenere quella Terra ci vuole una testa diversa che non ne venga assorbita, ci vuole un cervello “come un brillante”. Mazzarò è un brillante che vede meschinamente la terra come una pietra preziosa da possedere e custodire, da tenere tutta per se come si tiene un'intera città in una bolla di vetro. Il suo desiderio di possesso assoluto risulterà essere una misera illusione: morirà nel vano sforzo di portarsi dietro almeno una parte di tutta quella roba. La parabola ascendente della sua vita, da povero bracciante a ricco possidente, è a ben vedere un climax discendente basato sulla materialità e l'oggettivazione della Terra in roba.
In Luigi Pirandello incontriamo un'altra testa totalmente diversa: quella di Ciàula. Un cervello istupidito dalla fatica e dal duro lavoro nella zolfara che però riesce a cogliere tutta la grandezza di questa terra attraverso la Luna, cioè da un altro pianeta. Da una luce lontana dall'antro infernale quotidianamente esplorato, ma soprattutto da una luce diversa dal sole che egli conosceva bene ed aveva pur visto tramontare.
La parabola di Ciàula è un'ascesa dall'alvo materno, dalla casa rappresentata dalle gallerie, dalle scale e dalle ombre generate dal lanternino, cioè dall'ambiente per lui familiare della zolfara al mondo di fuori, di cui all'inizio ne è assorbito fino all'istupidimento poi di cui ne ha paura (la mina scoppiata, la notte nera e vana) e infine di cui ne è commosso perché attraverso la luce della Luna forse riesce a scoprire la grandezza della Terra.
Fra Mazzarò e Ciàula, chi è, dunque, il povero? Chi è il ricco?
Giuseppe Esposto

ore 18.30 Sala dell’Oratorio l’Aquilone
SCUOLA DI PLATEA
Incontro con Francesca Ricci
Il ragno e la formica: l’analisi del vero in Verga e Pirandello
in collaborazione con Liceo Torelli, sede di Pergola
sabato 21 gennaio 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia
SCENARIDENS

PERFIDE PER UN ANNO

di e con ROMINA ANTONELLI e CLEMENTINA SCUDIERO
consulenza e testi Valeria Luconi
regia Oscar Genovese
produzione Le Perfide

In scena ci sono due personaggi femminili: Clementina e Romina, Le Perfide.
Come sono diventate così perfide, Le Perfide?
La perfida è quella che sembra o forse lo è l’altra? O lo sono entrambe?
La scena è caratterizzata dalla semplicità: pochi oggetti e gli abiti monocolore.
Clementina è in nero, Romina in rosso.
Amiche da sempre, il loro rapporto si perde nella notte dei tempi.
Vicine di casa, compagne di giochi, di asilo, di banco.
Clementina si confida e cerca sostegno, Romina ascolta , sprona, consiglia.
Una è remissiva, l’altra aggressiva.
Apparentemente, l’una è forte e l’altra debole, ma nulla è mai così semplice nei rapporti tra persone.
L’amicizia è l’incontro delle rispettive debolezze, e lo spettacolo indaga queste debolezze, alternando momenti di dialogo ad altri di monologo, in cui ognuna delle due donne svela qualcosa di sé.
La chiave di lettura è l’ironia, per un racconto lieve, ma tagliente dell’equilibrio sottile e misterioso su cui poggiano i rapporti umani.




dalle 20.00 Foyer del Teatro
Aperitivo di Stagione
Prodotti e ricette del territorio
a cura dei ristoranti e bar di San Costanzo
Euro 5.00
giovedì 26 gennaio 2017, ore 21.15
Gradara, Teatro Comunale

“A QUELLI NATI DOPO DI NOI”.
Versi e pensieri di Bertolt Brecht

di e con FEDERICO PAINO
consulente alla drammaturgia Aldo Tenedini

“Non dimenticarlo mai: ora non è il momento adatto per vincere,
ma per combattere le sconfitte”.
B.B.

Il 14 agosto del 1956 moriva a Berlino Est uno dei più grandi protagonisti del Novecento: Bertolt Brecht.
Poeta, drammaturgo, regista, attivista politico, Brecht è stato uno degli intellettuali più influenti della sua epoca.
Noto soprattutto come autore di opere teatrali (tra cui L’opera da tre soldi, Madre Coraggio e i suoi figli, Il Signor Puntila e il suo servo Matti, Vita di Galileo) e fondatore dei Berliner Ensemble che diventò una delle più importanti compagnie teatrali europee, Brecht ha scritto anche numerose poesie, tra le più toccanti della lirica tedesca novecentesca.
A poco più di 60 anni dalla sua scomparsa, il recital di Federico Paino intende rendere omaggio all’eredità poetica di Brecht e offrire la possibilità di conoscere più intimamente - attraverso i suoi versi e pensieri - questa straordinaria figura di poeta militante, che ebbe la capacità di fare della letteratura una vera arma di lotta politica.


dalle 18.00 Palazzo Rubini Vesin
BRECHT SULLE SCENE
Inaugurazione della mostra a cura di Aldo Tenedini
con la collaborazione di Peter Kammerer (Università di Urbino)

ore 18.30 Palazzo Rubini Vesin
SCUOLA DI PLATEA
incontro con Aldo Tenedini:
Brecht. Elogio del dubbio
in collaborazione con Istituto Bramante-Genga, Liceo Mamiani, Pesaro, Liceo Marconi, Pesaro

È possibile raggiungere Gradara (ed assistere all’inaugurazione della mostra, all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.15
Ritorno da Gradara al termine dello spettacolo
venerdì 3 febbraio 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante

MISERIA & NOBILTÀ
dal testo di Eduardo Scarpetta
scritto da Michele Sinisi con Francesco M. Asselta

con (in ordine alfabetico): DILETTA ACQUAVIVA, STEFANO BRASCHI, GIANNI D'ADDARIO, GIANLUCA DELLE FONTANE, GIULIA EUGENI, FRANCESCA GABUCCI, CIRO MASELLA, STEFANIA MEDRI, GIUDITTA MINGUCCI, DONATO PATERNOSTER, MICHELE SINISI
regia Michele Sinisi
produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale


Miseria e Nobiltà è prima di tutto un testo farsesco scritto da Eduardo Scarpetta sul finire dell’800. Ma in realtà nel tempo e nel suo stratificato percorso storico, con le facce e le maschere dei grandi interpreti del passato, è diventato molto di più, fino ad approdare al territorio della memoria istintiva e ancestrale.
La storia di un povero squattrinato, Felice Sciosciammocca, che costretto a vivere di espedienti per rimediare a fatica un tozzo di pane, dà vita a una fitta tessitura di trovate dialogiche e di situazioni che rappresentano la summa dell’arte attoriale italiana e di quanto di meglio la storia del teatro (in particolare quella napoletana) abbia prodotto nel tenere il pubblico inchiodato alla sedia.
Questo testo rappresenta la festa del teatro, quanto di più “felice” un pubblico possa incontrare.
Dalle platee Miseria e Nobiltà è poi migrato nel cinema, grazie al film di Mattoli, e nella tv creando veri e propri simboli e immagini vivide nelle memoria collettiva.
Totò (lo Sciosciammocca più celebre) è divenuto una sorta di tatuaggio, materia di imitazione in gruppi di persone davanti al bar nella vita di tutti giorni.
Miseria & Nobiltà è un Mito, è un collante sociale la cui storia oggi è evocata da alcuni passaggi che tutti in Italia ricordano e sarebbero in grado di citare.
“Vingenz m’è padre a me”, “lettera a lu compare nepote”, il momento degli spaghetti, Totò che fa il principe in casa di Semmolone, sono le battute di un ritornello che la platea teatrale ripeterebbe all’unisono con la scena, come succede ad un concerto di musica pop.
Miseria & Nobiltà ritorna a quel testo del 1888 solo riscoprendosi rito nell’oggi con una straordinaria squadra di attori che s’impossessano della scena.
Dice Sciosciammocca nell’ultimissima battura della storia “Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento.”
Miseria & Nobiltà del mestiere del vivere recitando.

ore 18.30 Sala Volponi
SCUOLA DI PLATEA
incontro con gli Attori della Compagnia
in collaborazione con Liceo Mamiani, Pesaro, Istituto Raffaello, Urbino

È possibile raggiungere Urbania (ed assistere all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.00
da Urbino, Parcheggio Mercatale, ore 18.00
Ritorno da Urbania al termine dello spettacolo

mercoledì 8 febbraio 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli

ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI

soggetto David Anzalone, Michele Pagliaroni
con DAVID ANZALONE, FRANCESCA BERARDI, MARCO CHIARABINI, ERIKA GIACALONE, TEO GUARINI, ANDREA MILANO, MICHELE PAGLIARONI, ARIANNA PRIMAVERA, GUIDO TARGETTI
regia e drammaturgia Carlo Boso
produzione Centro Teatrale Senigalliese, Comune di Senigallia
con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Umbria


L'idea di mettere in scena un riadattamento de Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni significa voler affrontare un'opera-simbolo: per Goldoni rappresentò la conclusione e la sintesi di un fenomeno teatrale-sociale-politico chiamato Commedia dell'Arte che “inventò” il Teatro come mestiere, che segnò la nascita del Teatro Moderno e che fu il seme dal quale nacquero tutte le forme spettacolari a noi oggi conosciute.
Per Giorgio Strehler fu, nell'immediato dopoguerra, la spinta per far rinascere il Teatro Italiano e ridare al popolo il “suo teatro”.
Lo spettacolo, che non vuole essere né “teatro di narrazione” né “teatro civile” né tantomeno “teatro-predica”, vuole recuperare il vero motore poetico del “Teatro dei Commedianti”, ma ambientarlo in un periodo storico mai ipotizzato per quest'opera: il secondo dopoguerra.
La storia - che si svolge a Milano - vuole raccontare, da un lato, come nasce l'illusoria Repubblica democratica italiana.
Dall'altro, la vicenda narra di come il “povero” popolo italiano - rappresentato da un reduce della campagna di Russia - oltre ad essere stato sacrificato in Guerra, si ritrova ora costretto, per sopravvivere, a barcamenarsi fra i ”nuovi padroni”.


giovedì 9 febbraio 2017, ore 21.15
Gradara, Teatro Comunale

STORIA DELLA COLONNA INFAME
da Alessandro Manzoni

con SILVIO CASTIGLIONI
e la partecipazione di GIORGIA GALANTI
consulenza letteraria Luigi Weber
drammaturgia Silvio Castiglioni e Giovanni Guerrieri
regia Giovanni Guerrieri
produzione Celesterosa

A conclusione de I Promessi Sposi, testo d’invenzione a sfondo storico, non compare il consueto vocabolo ‘fine’, spostato al termine della Storia della Colonna infame, testo da cui l’invenzione è bandita.
Manzoni ci mette così in guardia da una frettolosa soddisfazione per l’esito del romanzo, ci invita a proseguire la lettura oltre l’ultimo capitolo, e poi si impegna nell’esame di una vicenda storica che non ha conosciuto lieto fine, e che suscita un’indignazione che oggi attraverso il teatro si vuole rendere nuovamente intollerabile.
Lo spettacolo incrocia il doppio sguardo su una storia del ‘600 elaborata due secoli dopo dal Manzoni da cui affiora il fantasma della Città contemporanea, che divora se stessa e dimentica.


ore 18.30 Palazzo Rubini Vesin
SCUOLA DI PLATEA
incontro con Domenico Scalzo (Università di Urbino)
Peste e diritto. Alcune riflessioni su tortura e diritti umani
a partire da La storia della colonna infame di Alessandro Manzoni
in collaborazione con Liceo Nolfi, Fano, Liceo Mamiani, Pesaro, Liceo Marconi, Pesaro


È possibile raggiungere Gradara (ed assistere all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Fano, Stazione delle corriere, ore 17.00
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.30
Ritorno da Gradara al termine dello spettacolo

venerdì 10 febbraio 2017, ore 21.15
Mondavio, Teatro Apollo

FRIZZI E LAZZI
Un viaggio in maschera nella Commedia dell’Arte

di e con TOMMASO COCON, MARCO CORSUCCI, ELEONORA GAMBINI, LUCIA LEONARDI
e con GIULIA STRIGLIO musico
produzione Teatroaponente

Un’intrigante lezione-spettacolo sulla Commedia dell’Arte a cura di quattro giovani attori che si sono formati sotto la guida di Maestri assoluti di Commedia: Francesco Facciolli, Eugenio Allegri e Carlo Boso.
Tommaso Cocon, Marco Corsucci, Eleonora Gambini e Lucia Leonardi giocano con le Maschere, divertono ed appassionano accompagnandoci, insieme al musico Giulia Striglio, alla scoperta di questo sempreverde genere teatrale, che, dopo secoli, continua a mietere successi nelle platee di tutto il mondo.


ore 18.30 Sala Carboni
SCUOLA DI PLATEA
Incontro-laboratorio con gli Attori della Compagnia

È possibile raggiungere Mondavio (ed assistere all’incontro - laboratorio delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.00
Ritorno da Mondavio al termine dello spettacolo
sabato 11 febbraio 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia

SCENARIDENS

IL SOL CI HA DATO ALLA TESTA

di e con RIMBAMBAND:
RAFFAELLO TULLO voce e percussioni, RENATO CIARDO batteria, VITTORIO BRUNO contrabbasso, FRANCESCO PAGLIARULO pianoforte, NICOLÒ PANTALEO sax, bombardino, tromba
produzione Bags Entertainment

Un sassofonista rubato alla banda di paese, un contrabbassista stralunato, un pianista virtuoso, un batterista rompiscatole, un capobanda: la Rimbamband.
Insieme dal 2006, questi bravi, pestiferi e loschi figuri mixano tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo: musica, mimo, clown, tip tap, teatro di figura, rumorismo, fantasia teatrale, parodie. Il tutto shakerato con un ritmo comico incalzante, e servito con energia travolgente.
Cinque musicisti, un po’ suonati, ma straordinari, che incantano, creano, illudono, emozionano, demistificano, provocano… giocano.
E così il reale si fa surreale, l’impossibile diventa possibile, il possibile improbabile, in uno spettacolo che si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà.
Durante il viaggio si incontrano tanti maestri, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano (e ci sorprenderemo nel trovarli quanto mai simili a Mozart e Rossini), si scoprono con piacere i suoni della danza, ma soprattutto si vive l’incanto di ritrovare il proprio fanciullo perduto.
Uno spettacolo fuori dai canoni convenzionali, oltre le righe, anzi … senza righe, nel quale la sola certezza è che cinque impeccabili suonatori riusciranno ad assurgere ad esilaranti suonattori.

dalle 20.00 Foyer del Teatro
Aperitivo di Stagione
Prodotti e ricette del territorio
a cura dei ristoranti e bar di San Costanzo
Euro 5.00
sabato 18 febbraio 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini

DECAMERON
Un racconto italiano in tempo di peste
da Giovanni Boccaccio

con TULLIO SOLENGHI
progetto di Sergio Maifredi
in collaborazione con Gian Luca Favetto
produzione Teatro Pubblico Ligure


Una lettura del capolavoro di Giovanni Boccaccio affidata ad uno dei più noti ed amati interpreti della scena italiana: Tullio Solenghi.
Ha detto il curatore dello spettacolo, Luca Favetto: «Sono tante le pesti contemporanee, tutte alimentate dal sentimento della paura. L’idea è di sfuggirla, di arginarla, questa paura, figlia della confusione e dei rapidi cambiamenti che stiamo vivendo. Non si tratta tanto di ripararsi dal mondo fuggendolo, ritirandosi in villa, scambiando storie come antibiotici e vitamine, al riparo del fluire della vita. Si tratta di adoperare le parole e le storie per leggere il mondo, trovargli un senso, dargli forma, cercare di comprenderlo. E di condividerlo. Raccontare è condividere e riconoscere insieme. La parola non serve soltanto a salvarsi e a fare passare il tempo, serve a regalarlo. E noi partiamo dalle parole e dalle storie di Boccaccio. Il lavoro non è di attualizzare Boccaccio, ma di conservarne e curarne il suo essere contemporaneo.».
Tullio Solenghi affronta le più belle novelle del Decameron rendendole vive come un cabaret contemporaneo, utilizzando finemente la lingua originale di Giovanni Boccaccio, restituendocela chiara e divertente come un copione di oggi.
Uno spettacolo comico e colto, davvero per tutti.


giovedì 2 marzo 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini

LA PAZZIA DI ISABELLA.
Vita e morte dei Comici Gelosi

testo, interpretazione e regia ELENA BUCCI e MARCO SGROSSO
consulenza alla drammaturgia Gerardo Guccini
maschere Stefano Perocco di Meduna
tecnico luci e suono Roberto Passuti
produzione le Belle Bandiere
in collaborazione con Centro di Promozione Teatrale La Soffitta-Università degli Studi di Bologna

Due grandi interpreti della scena italiana come Elena Bucci (nel novembre 2016 insignita del Premio “Eleonora Duse”, l’Oscar del Teatro italiano) e Marco Sgrosso danno vita a questo affascinante spettacolo che narra la vicenda umana e artistica di Isabella e Francesco Andreini, fra i più grandi esponenti di quella epoca d’oro del teatro italiano che fu la Commedia dell’Arte.
Un’affascinante occasione per riflettere sulle radici stesse dell’arte dell’attore, sul fascino e sulla forza misteriosa di un ‘mestiere’ che riesce a tramandarsi nei secoli nonostante il suo carattere effimero.
Le notizie biografiche su Isabella e Francesco Andreini sono poche e scarne, ed è difficile ricostruire e capire cosa e come recitassero, nonostante l’ampia mole di scritti tramandataci dal meticoloso lavoro di raccolta di Francesco dopo l’improvvisa e prematura morte della moglie.
La descrizione entusiasticamente ammirata dei testimoni della famosa “Pazzia di Isabella” - assai più delle Lettere, delle Rime e delle Commedie di cui ella fu autrice - ci consentono uno squarcio di immaginazione sulla forza scenica quasi ipnotica di questa attrice “cittadina del mondo” che – antesignana di Eleonora Duse - seppe essere innovativa e rivoluzionaria, pur nel pieno rispetto della grande tradizione degli Attori dell’Arte del suo tempo.
La raccolta delle oltre cento “Bravure” del Capitano Spavento di Vall’Inferna ci offrono, invece, uno stimolo per immaginare lo stile irresistibile e trascinante di un attore che al ruolo ‘nobile’ dell’Innamorato preferì un personaggio rodomontico ed ingombrante.

SCUOLA DI PLATEA
Sala dell’Oratorio l’Aquilone ore 18.30
Incontro con Giorgio Castellani:
Isabella Andreini padovana Comica Gelosa
in collaborazione con Liceo Torelli, sede di Pergola, Liceo Nolfi, Fano

dalle 20.00 Foyer del Teatro
Degustazione di Stagione
a base di castagnoli di farro
dolci della tradizione laurentina

È possibile raggiungere San Lorenzo in Campo (ed assistere all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.00
da Fano, Stazione delle corriere, ore 17.20
Ritorno da San Lorenzo in Campo al termine dello spettacolo
sabato 4 marzo 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante

“FINCHÈ VITA NON CI SEPARI”
OVVERO “W GLI SPOSI”
di Gianni Clementi

con GIORGIA TRASSELLI, ENZO CASERTANO e
LUIGI PISANI, FEDERICA QUAGLIERI, ALESSANDRO SALVATORI
scene e costumi Velia Gabriele
disegno luci Giuseppe Filipponio
direttori di scena Katia Titolo
capo elettricista Fabrizio Mazzonetto
ufficio stampa Andrea Cova
organizzazione Raffaella Gagliano
regia Vanessa Gasbarri
produzione Pragma s.r.l.

In casa Mezzanotte fervono i preparativi per le nozze dell’enigmatico ed intrigante Giuseppe, figlio di Alba e Cosimo, maresciallo in pensione dell’Arma. Appena rientrato da una missione in Afghanistan, Giuseppe, paracadutista dei Carabinieri, è atteso all’altare dalla futura sposa, figlia del signor Spampinato proprietario del ristorante “La Scamorza”. Alba, con la sua tagliente comicità, pur nell’imminenza della cerimonia, non riesce a rassegnarsi all’idea di imparentarsi con quella che lei definisce una famiglia di “sguatteri” e non perde occasione per ricordarlo ad un esausto Cosimo che con esilarante arrendevolezza continua ad amarla dopo 35 anni di bonari ed inoffensivi litigi.
L’arrivo di Miriam hair stylist e make up artist, come ama definirsi, porta in casa Mezzanotte una ventata di effervescente e scoppiettante simpatia.
L’ora fatidica si avvicina, la chiesa è addobbata, il ristorante la Scamorza attende 120 invitati e casa Mezzanotte si trasforma in un’intricata situazione di equivoci e comicità.
Tutto è pronto, tutto è perfetto… quando – come fossimo in un giallo – qualcuno bussa alla porta…
Anche con questo testo Gianni Clementi regala al pubblico uno spettacolo saggio, divertente, attuale e che coniuga il gusto per l'intreccio comico, tipico della commedia familiare italiana, con le tensioni drammatiche dei nostri giorni.
Il successo dello spettacolo, oltre al testo, è da attribuirsi alla semplice, lineare regia di Vanessa Gasbarri e ad un cast di bravissimi e noti attori fra cui Enzo Casertano e Giorgia Trasselli, per oltre 20 anni al fianco della mitica coppia formata da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, come co-protagonista nella loro celebre serie televisiva, nel ruolo della “Tata”.


sabato 11 marzo 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia
SCENARIDENS BABY
Per i bambini…di tutte le età!

L’ONIRONAUTA
Spettacolo ironico onirico

di e con FILIPPO BRUNETTI


L’Onironauta è ispirato all’argomento dei sogni lucidi ovvero alla capacità, che si può acquisire durante il sonno, di essere coscienti di stare sognando, e quindi vivere un’esperienza onirica in maniera realistica e scegliere di creare situazioni e azioni assurde a scopo di esplorare le infinite possibilità fantastiche del mondo dei sogni.
In questo spettacolo il protagonista - interpretato dal bravo clown giocoliere attore artista Filippo Brunetti, con le sue infantili “peripazzie” immaginifiche e le sue giocolerie comiche con oggetti reali, evoca un sogno, in cui trascende la forza di gravità fino a raggiungere la sensazione di volo con una tecnica teatrale a portata d’uomo senza effetti speciali e dove il giocoliere è un astronauta con i piedi per terra e il clown è un sognatore sveglio.

L’Onironauta è uno spettacolo che racchiude le tecniche acquisite del clown teatrale, dell’attore circense e di giocoleria comica con oggetti non convenzionali.

Filippo Brunetti si è formato, come mimo e clown, con grandi Maestri come Eugenio Allegri, Paolo Nani, Peter Weyel, Andrè Casaca, Yves Lebreton e Jef Johnson. Come giocoliere ha perfezionato la sua esperienza con Lorenzo Crivellari, Edoardo De Montis, Jay Gilligan e Wes Peden. Si esibisce come artista di strada con Cirkolistico di Senigallia dal 2011 al 2013. Dal 2014 inizia un percorso d'approfondimento professionale individuale sul clown/attore teatrale e circense e sulla giocoleria comica e creativa.
dalle 20.00 Foyer del Teatro
Aperitivo di Stagione
Prodotti e ricette del territorio
a cura dei ristoranti e bar di San Costanzo
Euro 5.00
mercoledì 15 marzo 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante

MATTEI
petrolio e fango
di Giorgio Felicetti e Francesco Niccolini

con GIORGIO FELICETTI
e la partecipazione di VALENTINA BONAFONI
scene e costumi Giorgia Basili
luci Stefano Romagnoli
regia Giorgio Felicetti
produzione Les Enfants du Paradis, Festival della Narrazione di Arzo, Svizzera Esteuropaovest Festival

“Tutto è spaventosamente chiaro”.
Pier Paolo Pasolini

Mattei è storia di petrolio. Mattei è giustizia annegata nel fango. Mattei è una stella di fuoco che cade il 27 ottobre 1962 a Bascapé. Mattei è la storia di un ragazzino nato ad Acqualagna il 29 aprile 1906 e vissuto nelle Marche, ma che ben presto parte per Milano a cercare il futuro: qui fonda una piccola fortunata industria chimica e inizia a frequentare gli ambienti politici democristiani, partecipa alla Resistenza, nel dopoguerra fa rinascere l’Agip e fonda l’Eni, rivoluziona la politica energetica nazionale ed internazionale, fino a diventare “l’italiano più importante dopo Giulio Cesare”.
Teatro d’inchiesta o narrazione civile, giallo storico o thrilling industriale, Mattei è racconto epico con movenze e ritmi da show. Il testo dello spettacolo, è frutto di una lunga ricerca fatta di testimonianze dirette, interviste a persone che hanno conosciuto Enrico Mattei, e di consultazione di libri, foto, film, documentari e soprattutto dei materiali prodotti dal tribunale di Pavia, sulla ricostruzione degli ultimi giorni di vita e sul giorno della morte del Presidente dell’ENI.

Giorgio Felicetti ha vinto il Premio Franco Enriquez 2009 per il Teatro Civile: miglior attore italiano, migliore drammaturgia Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano


ore 18.30 Sala Volponi
SCUOLA DI PLATEA
incontro con Giorgio Felicetti
in collaborazione con Liceo Nolfi, Fano, Istituto Bramante-Genga, Pesaro, Liceo Mamiani, Pesaro, Liceo Marconi, Pesaro

È possibile raggiungere Urbania (ed assistere all’incontro delle 18.30 e allo spettacolo delle 21.15) prenotando un posto in bus (gratuito) al n. 0721 3592515 o 366 6305500 (tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00).
Partenza da Pesaro, Parcheggio San Decenzio, ore 17.00
da Fano Stazione delle corriere ore 17.20
Ritorno da Urbania al termine dello spettacolo
venerdì 17 marzo 2017, ore 21.15
Macerata Feltria, Teatro Battelli

IL MERCANTE DI MONOLOGHI

di e con MATTHIAS MARTELLI
e MATTEO CASTELLAN fisarmonica e tastiera
regia Domenico Lannuti
artist Coach Francesca Garrone
scenografia Officine Creative – Cecchi Point
produzione Teatro della Caduta

Uno spettacolo satirico, divertente e poetico, che mira a recuperare la tradizione del teatro popolare, quella che affonda le sue radici nei giullari medievali per arrivare fino al grande Dario Fo.
Matthias Martelli si presenta al pubblico come un vero e proprio giullare contemporaneo: un Mercante, che, accompagnato dal suo antico carretto di legno rigonfio di vestiti e con la complicità delle note del maestro Castellan, mette in vendita una merce speciale, surreale quanto necessaria: Monologhi!
E così giacche e cappelli, una volta indossati, diventano protagonisti della scena dando vita a una delirante galleria di “mostri contemporanei”: dal politico al professore di antropologia, dal cantante Rods all’esilarante Don Iphon, predicatore delle nuove tecnologie, fino al delirio finale in cui il Mercante si trasformerà in pochi minuti in una moltitudine di personaggi.
Il Mercante di Monologhi vuole riportare in auge un teatro vivo, vitale, che parli di noi, capace di far saltare lo spettatore sulla sedia, che faccia ridere senza vergognarsi, che provochi senza nascondersi, un teatro che torni a far bruciare di vita le radici popolari del nostro teatro, per arrivare infine alla liberazione dell’attore e del suo pubblico in un'unica, grande, esplosione di risate e di follia.
A TEMPO D’OPERA: IL GUSTO DEL MELODRAMMA


sabato 18 marzo 2017, ore 21.15
Mondavio, Teatro Apollo

La favola di ORFEO ED EURIDICE
Concerto in forma scenica
per strumenti, canto e voci recitanti

musiche di Christoph Willibald Gluck
libretto di Ranieri de’ Calzabigi
con KIYOKA IGUCHI Orfeo
VASILIKI KONSTANTI Euridice
MARIAMI TKEMALADZE Amore
e con QUARTETTO INTERNAZIONALE D’ARCHI
diretto da SALVATORE FRANCAVILLA
voci recitanti FRANCESCA DI MODUGNO e CRISTIAN DELLA CHIARA
luci Luca Marzi
messa in scena Inga Balabanova
introduce Claudia Rondolini
produzione International Opera Studio

Orfeo ed Euridice è un'opera composta da Christoph Willibald Gluck su libretto di Ranieri de' Calzabigi. Propone la romantica vicenda del cantore Orfeo, il quale, stravolto dal dolore per la perdita dell’amata Euridice, non vuole arrendersi a tale verdetto sfidando le tenebre della morte per riuscire a riportarla in vita.
Fu rappresentata per la prima volta il 5 ottobre 1762 al Burgtheater di Vienna con Gaetano Guadagni (Orfeo), Marianna Bianchi (Euridice) e Lucia Claverau (Amore).
A questa prima seguirono oltre 100 repliche e l’entusiasmo fu tale che l’imperatrice Maria Teresa alla seconda recita donò a Gluck un preziosissimo anello d’oro e diamanti.
L'opera è passata alla storia come la più famosa tra quelle composte da Gluck e, pur nelle molteplici rivisitazioni, è stata una delle poche opere settecentesche, se non addirittura l'unica non mozartiana, a rimanere sempre, fino ad oggi, in repertorio nei principali teatri lirici del mondo.
International Opera Studio la ripropone in forma scenica, in un solo atto, come concerto per strumenti, canto e voci recitanti.


dalle 20.00 Foyer del Teatro
Buffet di Stagione
prodotti e ricette del territorio

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

martedì 21 marzo 2017, ore 21.15
Gradara, Teatro Comunale

NON APPARTENGO A UN SOLO CIELO
SPETTACOLO POETICO MUSICALE
testi di Lella De Marchi, GGG Tartaglia, Emily Dickinson, Sylvia Plath, Anne Sexton, Frida Khalo

con
LELLA DE MARCHI testi, voce
DONA RUY voce, percussioni
G.G.G. TARTAGLIA chitarra, ukubass, loop machine, clarinetto, campana a molle, thunder, caffettiere preparate, armonica, ipad, voce, testi

“Non mi accendo / solo a pezzi / non mi spengo / per intero / non appartengo / a un solo cielo”
Lella De Marchi

In questa azione performativa ogni arte incontra il teatro, si fa poesia. Poesia non come parola scritta dei poeti, ma come luogo versatile dell’essere e un modo del sentire dell’animo umano.
Una particolare forma e necessità di espressione che attraversa e abita tutti noi.
La trama delle poesie di alcune delle protagoniste più importanti della poesia femminile degli ultimi tempi, da Emily Dickinson a Sylvia Plath da Anne Sexton a Frida Khalo, è ripresa e riascoltata fino a cercare la combinazione a frammenti e suoni con i testi della poetessa e performer Lella De Marchi.
Dona Ruy, cantattrice, trasforma i tessuti poetici in canto, a voce nuda o amalgamato alla musica, in sovrapposizione vocale o in alternanza con la voce di Lella De Marchi.
G.G.G. Tartaglia, musicista polistrumentista, autore e compositore, con la sua musica si fa luogo di questo incontro artistico, attraverso l’utilizzo della polistrumentazione e nella capacità di adattamento ed ascolto dei testi e della voce.


La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco e celebrata per la prima volta il 21 marzo 1999. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.
sabato 25 marzo 2017, ore 21.15
San Costanzo, Teatro della Concordia

SCENARIDENS

LA RAGAZZA CON LA VALIGIA

di e con PAOLA MINACCIONI

La ragazza con la valigia è la storia di una ragazza che viaggia attraverso tutte le sue personalità.
Paola Minaccioni ripropone i suoi personaggi comici, nati in teatro e resi noti dalla televisione, dalla radio e dal cinema (La signora Wanda, Il centro dimagrante, Il macchinario, Cosa38kisskiss, Katinka la rumena, La sociologa, La donna che ama troppo), nel tentativo di scattare un’istantanea della situazione femminile contemporanea.
Un viaggio leggero, una vacanza, anche breve, una pausa dalla quotidianità, per cui si parte con la valigia vuota da riempire di risate.



dalle 20.00 Foyer del Teatro
Aperitivo di Stagione
Prodotti e ricette del territorio
a cura dei ristoranti e bar di San Costanzo
Euro 5.00
giovedì 6 aprile 2017, ore 21.15
San Lorenzo in Campo, Teatro Tiberini

AMINTA
favola pastorale di Torquato Tasso
concerto per voci recitanti, canto e strumenti

con le voci recitanti di FILIPPO QUINTINI Aminta, PIETRO CONVERSANO Tirsi, FRANCESCA DI MODUGNO Dafne, VALENTINA BENVENUTI Silvia, GIORGIO DONINI coro
con ENEA SORINI canto, salterio, MICHELE CARRECA liuto (Ensemble Musicale Bella Gerit)
e la partecipazione di PAMELA LUCCIARINI canto
e di ASIA D’ARCANGELO Amore (voce fuori campo)

regia Pietro Conversano

Dopo la prima rappresentazione assoluta della favola pastorale Aminta - avvenuta il 31 luglio del 1573 nell’isoletta di Belvedere, affacciata sul Po vicino Ferrara, al cospetto del duca Alfonso II e di tutta la corte estense -, una seconda fu allestita nel ducato di Urbino, nel febbraio dell’anno successivo, durante il carnevale. La recita era stata fortemente voluta da Lucrezia d’Este, andata in sposa a Francesco Maria della Rovere, figlio del duca di Urbino (già compagno di studi del Tasso diciassette anni prima). Attori furono alcuni giovani di Urbino, guidati da Tasso medesimo. La rappresentazione è probabile comprendesse brani musicali per le parti liriche e per i cori secondo una prassi non infrequente negli spettacoli teatrali dell’epoca. Ed è altresì probabile che qualcosa di quei brani si rintracci nelle Novellette a sei voci dell’urbinate Simone Balsamino: ovvero, brani estratti dall’Aminta del Tasso, in quelle che furono le prime intonazioni musicali della pastorale.
Questo concerto-spettacolo è nato con l’intento di intraprendere la strada della interdisciplinarietà di linguaggi che furono alla base del Teatro Polifonico: quella particolare e assai diffusa pratica con la quale “le commedie del Cinque/Seicento, o più in generale le opere teatrali, erano integrate da musiche originali composte appositamente per esse”.


ore 18.30, Sala dell’Oratorio l’Aquilone
SCUOLA DI PLATEA
Incontro con Claudia Rondolini:
“S'ei piace, ei lice”: il mito dell’età dell’oro nell’Aminta di Tasso
in collaborazione con Liceo Scientifico Torelli, sede di Pergola

dalle 20.00 Foyer del Teatro
Buffet di Stagione
prodotti e ricette del territorio
A TEMPO D’OPERA: IL GUSTO DEL MELODRAMMA

sabato 8 aprile 2017, ore 21.15
Urbania, Teatro Bramante

I CAPULETI E I MONTECCHI
concerto per voci recitanti, canto e strumenti

musiche di Vincenzo Bellini
libretto di Felice Romani
con DIANA VOLKOVA Romeo Montecchi, JEANNE DUMAT Giulietta Capuleti,
LUIGI PANUNZIO Tebaldo, SERGEY BARSEGHYAN Lorenzo, medico e famigliare dei Capuleti, GIUSEPPE LAMICELA Capellio Capuleti, padre di Giulietta
e con MARTA TACCONI pianoforte, MARCO BARTOLINI violino, MALGORZATA MARIA BARTMAN, viola, VLADIMIR ZUBITSKY violoncello
direttore SALVATORE FRANCAVILLA
voci recitanti ANTONIO OLIVIERI e SARA TOMASUCCI
luci Luca Marzi
messa in scena Inga Balabanova
produzione International Opera Studio

La più celebre e sfortunata vicenda d’amore di tutti i tempi, quella di Giulietta e Romeo, resa immortale dal dramma omonimo di Shakespeare, è stata spesso trasposta in musica. Tra le versioni più apprezzate si colloca I Capuleti e i Montecchi, opera in due atti commissionata a Vincenzo Bellini dal Teatro La Fenice per il Carnevale del 1830, dove va in scena l’11 marzo. Autore del libretto è Felice Romani, che trae il soggetto dalla tradizione letteraria italiana, e in particolare da una novella del rinascimentale Matteo Bandello e da una tragedia primo ottocentesca di Luigi Scevola.
International Opera Studio ripropone il capolavoro di Bellini in forma scenica, in un solo atto, come concerto per strumenti, canto e voci recitanti.



dalle 20.00 Foyer del Teatro
Buffet di Stagione
prodotti e ricette del territorio

A TEMPO D’OPERA

Il progetto della Rete Teatrale A tempo d’opera. Il gusto del Melodramma è nato con l’intento di riportare il melodramma nei Teatri Storici della provincia di Pesaro e Urbino: ovvero, i luoghi in cui questo genere musicale è nato a cavallo tra XVIII e XIX secolo.
Come ai tempi in cui furono costruiti questi straordinari gioielli architettonici, il pubblico sarà invitato a degustare sia l’essenza delle più belle e affascinanti opere del repertorio melodrammatico, sia i sapori della cucina locale in una cena allestita nel foyer del Teatro.
A tempo d’opera, appunto.

Nel Settecento il teatro acquisisce nell’Europa continentale una funzione sociale che non aveva dai tempi della Grecia. Da spettacolo di corte o di piazza divenne per la borghesia un luogo di dibattito politico, oltre che un punto di riferimento per l’identità nazionale, e persino per la rivoluzione.
Il Settecento è il secolo in cui viene portato a conclusione quel processo di rivoluzione dell’architettura teatrale, iniziato a metà Seicento, che consiste nella costruzione dell’edificio e della sala teatrale pubblica, così come siamo ancor oggi abituati a concepirla.
È la cosiddetta ‘sala all’italiana’ (…): un emiciclo - sia esso a U, o a ferro di cavallo, o a campana, oppure a ellisse - chiuso dal fronte del palcoscenico, con la sua larghezza, profondità e altezza, e costituito da una sala o platea e da un sistema di palchi a più piani, che la circondano e la concludono.
Guido Davico Bonino
La grande fioritura dei teatri, che durò per quasi due secoli, coincise con la costruzione definitiva della città moderna.
Grandi e piccoli centri (a cui l’aggettivo “urbano” non sempre gli sarebbe stato conferito) costruirono teatri, definirono la forma da attribuire all’insediamento, stabilirono un durevole assetto del territorio.
Costruirono teatri e diventarono città.
Pier Luigi Cervellati
Anche nella provincia di Pesaro e Urbino - dove, fra il XVIII e il XX secolo i teatri nascono ricchi e copiosi -, si diffonde, il gusto dell’andare a teatro per applaudire, in particolare, la nuova forma di opera in musica: il melodramma.
Detto con altre parole si trattava di una vera e propria industria del melodramma, largamente sostenuta da “doti” comunali per la gioia e il diletto di un pubblico appassionato e competente, bellamente scaglionato fra platea, palchi e loggione secondo le distinzioni di classe e di censo: occasione ricorrente di lavoro (e quindi di guadagno) per impresari, ma anche per tutta una fitta schiera di cantanti, coristi, orchestrali ballerini e comparse affiancati da pittori, decoratori, falegnami e scenotecnici che identificavano nell’edificio teatrale la cattedrale profana di un rito sempre più seguito e sempre più amato dall’intera popolazione.
Franco Battistelli
Si guarda dai palchi e si guardano gli spettatori nei palchi: lo spazio della sala si realizza come luogo dello sguardo in tutte le sue possibili implicazioni.
In questo “mondo autonomo” si formano un nuovo spettatore, un nuovo pubblico, una nuova società teatrale.
Non è dunque un caso, né una pura moda se il cosiddetto ‘teatro all’italiana’ si diffonde a raggiera in tutta Europa: esso è uno spazio di relazione, interno e assoluto, un ambiente che deriva e fonda una forma mentis della società.
Fabrizio Cruciani
Per il pubblico del Settecento il teatro diventa i luogo di una cerimonia sociale di cui veri protagonisti divengono gli spettatori stessi.
Nei palchetti - sorta di propaggini extraterritoriali delle dimore patrizie -, mentre gli animi si dilettano con la bellezza dell’arte, si consumano banchetti, conversazioni, incontri galanti.
I piaceri della vita. In e per tutti i sensi.
SCUOLA DI PLATEA
Avvicinare i giovani al teatro e accrescere in loro una vera e propria cultura teatrale.
È questo l’obiettivo del progetto di formazione Scuola di platea.
L’iniziativa è nata al fianco delle tradizionali Stagioni di prosa per analizzarne i contenuti e accompagnare il pubblico – soprattutto quello più giovane – alla visione degli spettacoli mediante incontri con le Compagnie e con studiosi, esperti,
intellettuali e artisti.
Gli spettatori cui il progetto è principalmente rivolto sono gli studenti delle Scuole Secondarie di II grado.
Per la Stagione di Prosa Teatri d’Autore 2016-‘17, le scuole partecipanti al progetto sono: Liceo Nolfi di Fano, Liceo Torelli di Pergola, Istituto Bramante-Genga di Pesaro, Liceo Mamiani di Pesaro, Liceo Marconi di Pesaro, Istituto d’Istruzione Superiore Raffaello di Urbino


ABRACADAMAT
Dietro ogni avvenimento e sentita emozione si nasconde una grande storia.
Queste storie spesso sfuggono e continuano ad aleggiare nel buio di una sala: andrebbero registrate, espresse e raccontate per rendere possibile, come per magia, rivivere attraverso altri mezzi ciò che è accaduto e ciò che si è provato. Ma non si tratta solo di documentare e guardare al passato: fondamentale diventa indagare il presente, commentarlo e realizzarlo, coinvolgendo chi si affaccia al teatro e all’attività di AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali.
Per questo nasce ABRACADAMAT, uno spazio on-line dove il teatro marchigiano si racconta attraverso commenti, approfondimenti, interviste, video, foto e audio; uno spazio interattivo su cui scrivere come fosse una sorta di diario pop-up; uno spazio virtuale che registra pensieri, immagini e accadimenti facendoli permanere nel tempo.
Raccontate le vostre opinioni ed emozioni in merito all’esperienza teatrale vissuta con una recensione, una fotografia, un breve commento scritto o filmato che sarà pubblicato nel sito:
www.abracadamat.org
email: [email protected]



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si ringrazia

l’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaello”, Urbino – PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
BIGLIETTI E ABBONAMENTI

BIGLIETTI

Settore A (platea e palchi centrali) intero Є 15
ridotto Є 12
Settore B (palchi laterali e loggione) intero Є 10
ridotto Є 8

ABBONAMENTI A CARNET
Abbonamento per gli spettacoli di un unico teatro oppure a scelta fra tutti quelli proposti dalla Stagione della Rete

Abbonamento a 3 spettacoli
Settore A (platea e palchi centrali) intero Є 42
ridotto Є 33
Settore B (palchi laterali e loggione) intero Є 27
ridotto Є 21

Abbonamento a 4 spettacoli
Settore A (platea e palchi centrali) intero Є 52
ridotto Є 40
Settore B (palchi laterali e loggione) intero Є 32
ridotto Є 24

Abbonamento a 5 spettacoli
Settore A (platea e palchi centrali) intero Є 65
ridotto Є 50
Settore B (palchi laterali e loggione) intero Є 40
ridotto Є 30

Hanno diritto alla riduzione gli spettatori fino a 25 anni e oltre i 65 anni, i possessori della Amato abbonato Card, della Tessera Plus Rete Servizi Bibliotecari di Pesaro e Urbino e convenzionati vari

Biglietti e abbonamenti potranno essere acquistati:

- in prevendita (con maggiorazione di € 1.00):

Biglietteria Tipico.tips v. Rossini, 41, Pesaro, tel. 0721 359 2501
orario: da martedì a sabato, 10.00-13.00 e 16.30-19.30
biglietteria Teatro Rossini, P.zza Lazzarini1, Pesaro tel. 0721 387621
orario: da mercoledì a sabato dalle 17.00 alle 19.30
biglietteria Teatro della Fortuna, P.zza XX Settembre 1, Fano, tel. 0721 800750
orario: da mercoledì a sabato dalle 17.30 alle 19.30 mercoledì e sabato anche 10.30-12.30
E IN TUTTI I TEATRI DELO CIRCUITO AMAT

- il giorno stesso dello spettacolo
nelle biglietterie di ogni singolo Teatro, dalle ore 19.00.

VENDITA ON LINE:
Una parte dei posti disponibili viene messa in vendita on-line. L’acquisto si può effettuare sul sito: www.vivaticket.it L’acquisto on-line e la prevendita comportano un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio.

INFO:
Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino via Mazzolari 4, Pesaro
tel. 0721 3592515, cell. 366 6305500
www.amat.marche.it [email protected]
Ufficio Stampa