Comunicati Stampa
Trasporti

Le prospettive della Trento-Penia e della Ferrovia dell’Avisio al centro della Assemblea Ordinaria dei Soci della Associazione Transdolomites: un referendum possibile.

A Cavalese nella Sala della Biblioteca, venerdì 27 ottobre 2017
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - trasporti) Buona la notizia che riguarda il piano di potenziamento del servizio di trasporto pubblico in Trentino. La formula è di per sé semplice; se si genera l’offerta di servizio la domanda cresce di pari passo.

La dimostrazione ultima è stata la positiva esperienza nelle valli di Fiemme e Fassa dove la domanda di servizio è esplosa negli ultimi due anni.

Ora è prioritario investire nella programmazione del medio e lungo periodo.

Attrezzare il Trentino con una futuribile rete di ferrovie di vallata tra esse connesse; Trento-Penia, Lago di Garda , Primolano –Feltre , la Mezzana Tirano collocate in un primo scenario 2030 richiede un imponente impegno progettuale ed economico e che parallelamente trovi nel consenso popolare le sue fondamenta. Ma soprattutto non si tratta di una utopia.

Non siamo i soli a credere in questa direzione. A certificare il senso di queste righe introduttive sono alcune dichiarazioni e impegni emersi in occasione del convegno di Sondrio del 6 ottobre promosso dalla Società Economica Valtellinese al quale anche Transdolomites è stata invitata a relazionare.

Ugo Parolo, Sottosegretario alla Regione Lombardia durante la tavola rotonda ha annunciato che Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Bolzano hanno raggiunto l’accordo per avviare la progettazione del tunnel ferroviario sotto lo Stelvio per collegare la Val Venosta con la Valtellina e di conseguenza attraverso il Bernina raggiungere la Svizzera.

Inoltre, nella stessa sede, Cinzia Farisè, Amministratore delegato di Trenord la società che opera sul trasporto pubblico in Lombardia e nell’ambito del servizio Eurocity tra Monaco, Venezia, Bologna ha apprezzato molto le proposte di Transdolomites ed ha espresso il desiderio e la necessità di fare rete con la Sezione di Transdolomites Valtellina e Valchiavenna nel quadro delle future proposte ferroviarie lombarde e confidiamo anche sul fronte del servizio degli Eurocity.

Collaborazione con la Lombardia che avrà un nuovo appuntamento in occasione del convegno su trasporti ferroviari alpini che si è appena concordato con Regione Lombardia ed il Sottosegretario Parolo da tenersi il 6 dicembre nel Palazzo della Regione a Milano.

Uno scenario in grande fermento che vede la Regione Lombardia mettere in cantiere una serie importante di progetti ferroviari e il rinnovo del materiale rotabile con l’acquisto di 160 nuovi treni.

E sul fronte della Trento-Penia?

Riteniamo che giochi siano aperti. L’intenzione della P.A.T di promuovere nel 2018 un importante azione di investimento sul TPL avrebbe l’intenzione su un periodo di transizione verso una futuribile ipotesi ferroviaria.

Come associazione da anni diciamo che non si possono attendere con la mani in mano 15 anni per avere una ferrovia che risolva i problemi della mobilità nelle valli dell’Avisio. Bisogna da subito intervenire con il potenziamento degli attuali servizi a disposizione.

In parallelo bisogna attivarsi da subito con gli studi di fattibilità ferroviari per muoversi nel solco progettuale della galleria di base del Brennero e gli obiettivi per i trasporti ferroviari regionali, vecchi e nuovi, discussi a Alpbach in Tirolo il 20 agosto 2017 alla presenza dei Governatori di Tirolo, Sudtirolo e Trentino .

In questo scenario si colloca anche la Ferrovia dell’Avisio nella risposta a firma dell’Assessore Mauro Gilmozzi in data 6 ottobre 2017 Prot. n. A039/2017/544246/2.5-2013-1091 all’interrogazione n. 4870 presentata dal Consigliere Civettini e avente ad oggetto ; Ferrovia dell’Avisio e piano urbanistico provinciale .

Nella risposta citando i vari studi sviluppati nel corso di questi anni e di cui ultimo quello del Prof. Ing. Raffaele Mauro del DICAM, che aveva dimostrato l’insostenibilità economica e finanziaria sviluppata in virtù di un incarico commissionato dal “BIM” al Dipartimento di Studi Economici dell’Università di Verona nell’aprile 2015 si legge un passaggio che riteniamo importante e che non è stato citato pubblicamente.

Prosegue infatti nella sua risposta l’Assessore Gilmozzi:
“ A seguito dell’assestamento di bilancio , si provvederà a redigere un ulteriore studio di fattibilità, che valuti altre ipotesi di tracciato piuttosto che altre e diverse soluzioni tecnologiche nonché prenda in esame nuovi e diversi scenari trasportistici, conseguenti al completamento del tunnel del Brennero e delle relative tratte di accesso e considerando la tratta ferroviaria in un più ampio contesto di collegamento Alpino est/ovest che dalla Svizzera, attraversando l’Euregio, termini nella Venezia Giulia “.



Tutto questo percorso deve trovare nei territori il consenso dei cittadini.

La Svizzera è maestra da questo punto di vista. Lo ha detto Simon Pidoux dell’Ambasciata di Svizzera a Roma in occasione del convegno di Transdolomites a Trento il 20 aprile 2017 e ce lo ha dimostrato l’ultima grande opera ferroviaria realizzata ; il Tunnel ferroviario del San Gottardo.

Il tunnel ferroviario più lungo in esercizio al mondo, 12 milioni di Euro di investimento ha le sue radici nel referendum attivato da alcuni cittadini svizzeri stanchi di sopportare il traffico pesante delle merci trasportate su gomma.

Il metodo delle democrazia diretta, del creare consenso tra i cittadini attorno alle opere che dovranno decidere il futuro dei loro territori è il metodo che Transdolomites conferma di voler adottare in occasione dell’Assemblea Ordinaria dei Soci che avrà luogo a Cavalese nella Sala della Biblioteca venerdì 27 ottobre 2017 alle ore 20.30.Unico tema all’ordine del giorno; Discussione e votazione della proposta di promuovere la consultazione popolare a sostegno della ferrovia Trento-Penia di Canazei via val di Cembra da tenersi nell’anno 2018

Programma della serata;

- Saluto del Presidente Massimo Girardi e relazione introduttiva .

- Stato dell’arte dell’approvazione della petizione di Transdolomites trasmessa i Consiglio comunali delle Valli dell’Avisio e Comunità di Valle nel novembre 2016

- Alex Marini, Associazione Trentino Arcobaleno; Aspetti tecnici e giuridici previsti per l’attivazione e gestione della consultazione popolare

- Dibattito

- Votazione dell’Assemblea

- Intervento conclusivo del presidente di Transdolomites



Una volta deliberato l’ordine del giorno, la consultazione popolare nel momento nel quale vedrà approvato il quesito in Commissione referendaria sarà la più importante consultazione popolare avviata in Trentino.

Potrà rappresentare il primo degli appuntamenti referendari per la ferrovia dell’Avisio perché una volta ottenuto il progetto, presentato, discusso e approvato e presentato pubblicamente, lo si potrà nuovamente sottoporre all’attenzione delle comunità per il definitivo sì oppure nò alla ferrovia delle valli dell’Avisio.

Dunque la palla passa nelle mani dei cittadini che saranno chiamati in prima battuta a decidere per avere a disposizione il primo vero progetto per la loro storica ferrovia e per decidere loro stessi del proprio futuro e di quelle delle comunità confinanti sull’asta dell’Avisio . Una doppia responsabilità dunque. Ma anche il momento per svegliare le categorie economiche delle valli e far crescere la consapevolezza del rischio mettere a rischio il futuro turistico dei questa parte delle Dolomiti e i milionari investimenti fatti e in programma per gli anni a seguire. Questo mentre nelle aree dolomitiche confinanti il percorso progettuale è in corso da tempo.

Quello di Transdolomites è anche l’impegno ufficiale a essere portatori delle istanze delle Comunità di Valle ( Cembra, Fiemme e Comun General de Fascia e di tutti i Consigli Comunali la cui maggioranza ha deliberato nel corso del 2017 a favore della mozione che chiede alla Provincia Autonoma di Trento di promuovere il progetto della ferrovia . Ultimi tra coloro che hanno deliberato nell’estate 2017, Capriana, Soraga, Moena

Il progetto non per dire ora sì o nò ala ferrovia , ma per fare le dovute valutazioni che solo un progetto può mettere nelle condizioni di poter fare.



INFO:


Massimo Girardi





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