Him Fanny & Alexander al Teatro Alice Zeppilli di Pieve di Cento (BO)
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Agorà, nona edizione "Presenti nel mondo" porta in scena in Provincia di Ravenna Tindaro Granata - Daria Deflorian / Giulia Scotti - Pietro Giannini - Michele Di Stefano / mk - Compagnia Piccolo Canto - Controcanto Collettivo - Paola Bianchi - Sotterraneo - Abbiati / Capuano - Premio Giuseppe Alberghini - Tra un atto e l'altro / Teatrino Giullare - Fanny & Alexander / Marco Cavalcoli - Donatella Allegro / Andrea Biagiotti - Rosario Tedesco / Nicola Bortolotti - Arianna Scommegna - Carullo-Minasi - Angela Dematté - Marco Baliani - Compagnia Diaghilev Dammacco / Balivo - Ascanio Celestini - Rossella Dassu - Wu Ming 2, Egle Sommacal, Stefano Pilia, Paul Pieretto e Federico Oppi - Fabio Pisano - Emanuele Aldrovandi - Kepler-452 - Oscar de summa - Ateliersi
Him
Fanny & Alexander
Sabato 11 gennaio 2025 , ore 21.00
Teatro Alice Zeppilli
Piazza Andrea Costa 17
Pieve di Cento (BO)
con Marco Cavalcoli
drammaturgia Chiara Lagani
regia Luigi De Angelis
organizzazione e promozione Maria Donnoli, Marco Molduzzi
comunicazione Maria Donnoli
produzione E Production / Fanny & Alexander
Su un grande schermo approntato su palco è proiettato un film su Il Mago di Oz. Al di sotto, al centro della scena, la figura di un piccolo dittatore-direttore d’orchestra, ossessionato dal film, del quale esegue senza tregua il doppiaggio, arrogandosi tutti i ruoli e, di più, l’intera parte audio: voci, musiche, suoni e rumori. Nei panni del protagonista, che assume le fattezze dell’Hitler inginocchiato di Maurizio Cattelan, c’è Marco Cavalcoli, nominato ai premi Ubu per questa interpretazione. La comicità scaturisce proprio dall’impossibilità di poter doppiare effettivamente tutto e quindi dalla necessità di selezionare, volta a volta, le parti e i punti a cui dare voce. È come se il piccolo dittatore-direttore fosse “parlato” dal film. Egli adatta ai propri toni una differente modalità per ognuno dei personaggi e degli eventi del film, in un’esilarante miscela performativa che da un lato esalta il susseguirsi della narrazione del film, dei colpi di scena, delle battute, mentre dall’altro vi aggiunge la vitalità che è caratteristica dei modi e dei ritmi propri del teatro.
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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