Il monetiere del cardinale Mazzarino, un nuovo romanzo di Riccardo Crosa
A quasi trent'anni di distanza da L'Antico Mistero della Trappa e dopo Operazione Goldenmine, la spy story contenuta nel volume James Bond e l'eredità di Ian Fleming dello scorso anno, Riccardo Crosa ritorna in libreria con un romanzo sull'arte e il mistero. Crosa accompagna il lettore nella prima avventura di Gabriele Odrigiani, uno psicoterapeuta milanese che decide di cambiare vita per dedicarsi alla sua passione per l'arte e la scrittura. Nel corso della storia, l'autore mette a nudo alcune delle nevrosi che affliggono gli esseri umani e ne evidenzia i desideri più reconditi come quello dell'immortalità, parlando anche del desiderio di libertà, declinato in varie sfumature, dal buen retiro su un lago elvetico, alla rivoluzione globale di Anonimous e delle tute rosse dei protagonisti de La casa di carta.
Parigi anno 1660, castello di Vincennes. Il figlio del più grande tagliatore di diamanti di Anversa, consegna a Mazzarino la splendida pietra rosa che il cardinale donerà al Re Sole per le nozze con Maria Teresa d’Austria. La stessa pietra verrà battuta all’asta nel 2017 da Christie's a Ginevra, per oltre quattordici milioni di franchi. Il primo ministro di Francia nasconde un misterioso oggetto nel monetiere che fu di Richelieu e del quale pochi anni più tardi si perderanno le tracce. Ai giorni nostri, Gabriele Odrigiani, giovane psicoterapeuta con la passione per la pittura e l’antiquariato, viene coinvolto nella ricerca del mobile scomparso proprio nel momento in cui, abbandonata la libera professione, si sta affermando come scrittore. La prodigiosa capacità che fin da adolescente gli permette di vedere la storia di un oggetto al semplice tocco, lo esporrà a una minaccia terribile e inaspettata che lo metterà in pericolo di vita, di fronte al lato oscuro della natura umana.
Riccardo Crosa, autore del romanzo Il monetiere del cardinale Mazzarino, in uscita in versione cartacea ed e-book, parla del suo nuovo libro:
«L’idea del romanzo è nata da un colloquio con Giuseppe Biselli, storico direttore di Cronaca Vera e vulcanico editore della rivista Misteri e da un’idea di Mario Fontana, direttore della rivista, cui mi sono ispirato per dare casa e identità a Gabriele Odrigiani, personaggio cui ho finalmente fornito una collocazione, per certi versi inaspettata. Attorno al protagonista si è venuto quasi spontaneamente a creare un intero ecosistema fatto di luoghi e personaggi che con l’evolversi dell’intreccio sono venuti alla ribalta e hanno incrociato l’azione dello scrittore ed esperto d’arte milanese. La storia è destinata agli amanti della pittura, del mistero e dell’avventura e si sviluppa tra Milano, Torino e Lugano per poi accompagnare il lettore a Parigi e a Ginevra e tornare verso sud, in Costa Azzurra. Benché ambientata per lo più in città, questa prima avventura dell’autore del best seller L’arte di riconoscere l’arte appassionerà certamente anche gli amanti del mare, poiché vi troveranno un particolare omaggio a Jules Verne, che centocinquanta anni fa cominciò a scrivere del capitano Nemo, il controverso protagonista di Ventimila leghe sotto i mari cui ho dedicato il lavoro. Un’ultima particolarità del libro è che Gabriele Odrigiani sembrerebbe esistere davvero, infatti lo scrittore ha una sua pagina Facebook dove gli appassionati del social network di Zuckerberg, potranno commentare le immagini relative ad alcuni momenti della storia e approfondirne i retroscena con lo stesso protagonista.»
