LA COMPAGNIA FATTORE K IN RESIDENZA DI CREAZIONE AL TEATRO GENTILE DI FABRIANO

DOMENICA 22 LUGLIO PROVA APERTA AL PUBBLICO, PRIMA DEL DEBUTTO DI JAKOB VON GUNTEN ALLA BIENNALE DI VENEZIA
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) IL TEATRO GENTILE DI FABRIANO LUOGO DI PRODUZIONE TEATRALE

COMPAGNIA FATTORE K IN RESIDENZA DI CREAZIONE

PRIMA DEL DEBUTTO DI JAKOB VON GUNTEN ALLA BIENNALE DI VENEZIAVENEZIA

DOMENICA 22 LUGLIO PROVA APERTA AL PUBBLICO

Il Teatro Gentile di Fabriano si conferma luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando in questi giorni e fino al 28 luglio la residenza di creazione della compagnia Fattore K per la preparazione dello spettacolo Jakob Von Gunten - diretto dal giovane regista Fabio Condemi - che debutterà in prima assoluta il 31 luglio a Venezia alla prestigiosa Biennale Teatro 2018.

Nell’ambito della residenza a Fabriano, domenica 22 luglio alle ore 21 la compagnia effettuerà una prova aperta al pubblico (biglietto cortesia 2 euro). La residenza – promossa dal Comune di Fabriano con l’AMAT - è realizzata nell’ambito di MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, un progetto di MiBACT e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo.

Nel 1905 Robert Walser seguì suo fratello a Berlino e lì si iscrisse in un istituto per diventare domestico. In seguito il cameriere di un conte lo fece assumere presso un castello dell’Alta Slesia, in cima a una collina. Sotto c’era il paese. Walser doveva spazzare i saloni, lucidare i cucchiai d’argento, battere i tappeti e servire in marsina col nome di Monsieur Robert. Da questa esperienza Walser trasse ispirazione per scrivere Jakob Von Gunten. L’azione di questo romanzo-diario scritto nel 1909, si svolge all’interno di un istituto dove alcuni ragazzi imparano a servire: l’Istituto Benjamenta. Luogo simbolico di tortura e felicità, ambiguo e fantastico: qui gli allievi, e tra questi Jakob Von Gunten, imparano l’educazione alla rovescia, l’obbedienza cieca fino alla dissociazione della personalità, al piacere di annullarsi. Tutte le attività all’interno dell’istituto si svolgono in uno stato vicino al sonno e al sogno. Anche gli insegnanti (se davvero esistono) vengono descritti, nelle pagine del diario di Jakob, come “addormentati o morti o pietrificati” e cosi le materie che insegnano: la Storia, la Matematica, la Scienza, la Letteratura sono assopite all’interno dell’Istituto Benjamenta. Persino la Religione, perché “il sonno è più religioso di tutta la religione ed è quando si dorme che si è più vicini a Dio”.

Il testo dello spettacolo è di Robert Walser da Jakob Von Gunten, la traduzione di Emilio Castellani (Adelphi), la regia e drammaturgia di Fabio Condemi, la drammaturgia dell’immagine, le scene, i costumi e le luci sono di Fabio Cherstich. In scena Gabriele Portoghese, Xhulio Petushi e Lavinia Carpentieri. Lo spettacolo è una produzione Fattore K. in coproduzione con Accademia Silvio D’Amico e in collaborazione con Comune di Fabriano / AMAT.

Per informazioni: biglietteria Teatro Gentile 0732 3644. Inizio spettacolo ore 21.

Barbara Mancia

ufficio stampa

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