Giovedì 31 ottobre a Reggio Calabria si celebra il centenario di Mastroianni
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Con il patrocinio del Centro studi Ricerche e Documentazione “Marcello Mastroianni, attore – APS”, del Comune di Fontana di Liri e dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, organizza una giornata di studi sul tema “1924-2024: nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggina, sarà disponibile il prossimo 31 ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete. Marcello Mastroianni nacque a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, cent’anni fa e successivamente, a seguito della sua attività artistica, diventa il più famoso, importante e premiato attore della storia italiana.
Marcello Mastroianni, che in quasi mezzo secolo di carriera, fu presente sui set di centoquaranta film, diventando il volto maschile più riconoscibile del cinema italiano in un periodo in cui era considerato forse il migliore al mondo. Ebbe proficue e affiatate collaborazioni con i registi più apprezzati dell’epoca: Pietro Germi, Ettore Scola, Mario Monicelli ma soprattutto Federico Fellini, che lo volle come protagonista dei suoi film più celebri, La dolce vita (1960) e 8½ (1963).
Le sue prime esperienze nel mondo del cinema avvennero quando era ancora bambino. Ebbe infatti la possibilità di fare comparsate addirittura in alcuni film del grande Vittorio De Sica, che negli anni '30 era già un maestro riconosciuto. Dopo la maturità liceale, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio, senza però mai interrompere il rapporto con lo spettacolo e in particolare con il teatro. Entrato a far parte del Centro Universitario Teatrale, viene notato nientemeno che da Luchino Visconti, il quale lo chiama per interpretare importanti ruoli in lavori teatrali di recente concezione.
Tra questi, ad esempio, “Un tram chiamato desiderio” e "Morte di un commesso viaggiatore"; oppure più classici come “La locandiera” e "Le tre sorelle". L'affermazione definitiva della carriera di Mastroianni arriva nel 1958 con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, a cui segue due anni più tardi “Adua e le sue compagne” di Antonio Pietrangeli. Ottiene il successo internazionale grazie alla collaborazione con Federico Fellini nei suoi due capolavori “La dolce vita” (1960) e il successivo" 8½".
Fu candidato per tre volte all’Oscar al migliore attore, vinse due Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, due Coppe Volpi per il migliore attore al Festival del cinema di Venezia, otto David di Donatello e decine di altri premi per la sua recitazione. Nel 1962 il "Time" lo definisce il divo straniero più popolare negli Stati Uniti e sicuramente è stato uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo. Tra gli altri riconoscimenti, due Golden Globe, due Premi Bafta, otto David di Donatello, otto Nastri d'argento, cinque Globi d'oro e un Ciak d'oro.
E' stato per tre volte candidato all'Oscar come miglior attore per “Divorzio all'italiana”, (1961) di Pietro Germi, “Una giornata particolare” (1977) di Ettore Scola e per “Oci ciornie” (1987) di Nikita Sergeevič Michalkov. Dopo i saluti istituzionali, sarà la volta di Antonio Megali (Vice presidente del sodalizio culturale reggino) che ne ricorderà le doti umane ed artistiche. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi, nel corso della giornata di studi organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da giovedì 31 ottobre.
Circolo Culturale L'Agorà (Leggi tutti i comunicati)
89132 Reggio Calabria
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