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Economia

Speciale titoli ad alto dividendo - Due nuove società ad elevato target

Dopo settimane consecutive di forti rialzi, i mercati si sono presi ieri una pausa di riflessione, attesa e salutare per permettere il rientro del forte ipercomprato di queste ultime sedute.
, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Approfittando della situazione di prezzi più favorevoli, nel report odierno presenteremo due nuove società, al centro dell'attenzione degli analisti, che ai livelli attuali offrono dividendi record e target di prezzo superiori a +100% nel medio termine. Martedì scorso abbiamo dedicato la nostra attenzione ad una società del settore difesa e sicurezza delle telecomunicazioni, che lavora per il governo degli Stati Uniti e per numerosi altri governi di paesi della Nato. Il giorno dopo in nostro acquisto, la società ha comunicato gli utili trimestrali, che sono risultati in rialzo di +6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Contestualmente alla pubblicazione dei dati, la società ha comunicato di attendersi profitti per l'esercizio in corso inferiori rispetto alle attese e la notizia ha portato il titolo ad una flessione più marcata. Assieme ai dati, l'azienda ha deciso di effettuare uno spin-off di una società controllata, assegnando gratuitamente 0,24 azioni della nuova società per ogni azione detenuta in portafoglio. Abbiamo già ricevuto le nuove azioni per il nostro portafoglio, che sono state contabilizzate con valuta 8 maggio. Secondo la società di analisi Oppenheimer Equity Research, il gruppo è oggi un potenziale target per acquisizioni o scalate, dal momento che opera in un business stabile, finanziato dai governi, e quota a sole 7 volte gli utili previsti per l'anno in corso. Nonostante il rallentamento previsto dei ricavi, gli analisti mantengono un rating BUY per il titolo e il target è stato rivisto a +130% dai livelli attuali.
Un investimento è qualcosa di razionale: se non lo capisci, non farlo. W. Buffet
Warren Buffet, nel corso della tradizionale assemblea degli azionisti della Berkshire Hathaway ha dichiarato: "Sono ottimista al 100% sulla ripresa dell'economia americana". Il miliardario americano, considerato come il Guru dei mercati finanziari nel mondo, durante la sua carriera ha sempre preferito investire in business tradizionali, facili da capire, prevedibili, e strategici. Famosi sono stati i risultati stellari ottenuti nel suo investimento in Gillette. Nel scegliere questo investimento, Buffet aveva capito che ogni giorno in tutto il mondo milioni di uomini devono radersi, garantendo ad una società che produce lamette da barba flussi di cassa costanti anche nei momenti di recessione. Investire in lamette non sarà un business particolarmente entusiasmante, ma considerati i guadagni esponenziali realizzati del finanziere nella cessione di questa società alla Procter & Gamble, dobbiamo ancora una volta prendere atto che la storia ha dimostrato che le performance più elevate sono state ottenute proprio da quelle società operanti nei settori tradizionali a maggiore diffusione. Per fare alcuni esempi, investire nelle società leader del settore alimentare, della raccolta e riciclaggio dei rifiuti, delle spezie, degli aromi da cucina o delle materie prime continuerà sempre a fornire le giuste soddisfazioni economiche perché i consumatori avranno sempre bisogno di questi prodotti. L'esempio pratico di queste teorie è proprio la società che presentiamo oggi, che non dovrebbe mancare in un portafoglio diversificato di investimenti.

Titolo 1: dividendo 8,2% e target +122% per il leader del carbone
La prima società di cui parliamo oggi è una delle aziende leader che compongono il nostro portafoglio Top Analisti. L'azienda fa parte del modello dal 9 gennaio 2007, ed è stata una delle poche società ad uscire indenne dalla fase recessiva e dal calo dei mercati degli ultimi due anni. L'azienda presenta infatti quelle caratteristiche di sicurezza e stabilità che la rendono particolarmente appetibile per investimenti da cassetto di medio termine, in quanto opera in uno dei business più costanti e a crescita più elevata: il settore energetico. L'azienda opera nella estrazione e commercializzazione di quella che oggi viene considerata in assoluto la maggiore risorsa energetica per gli Stati Uniti: il carbone.
Ancora oggi, nonostante il forte progresso delle energie alternative, il carbone rimane nel mondo una materia prima chiave del processo di produzione di energia elettrica. A livello globale, circa il 40% dell'energia prodotta in tutto il mondo viene generata dalla combustione del carbone, con riserve che dovrebbero ammontare ad almeno trecento anni di produzione. Dal carbone è possibile ottenere altri tipi di combustibile, più facilmente trasportabili e con un maggiore rendimento. I processi normalmente usati per raffinarlo sono la gassificazione e la liquefazione. Gli Stati Uniti rimangono nel mondo il paese con il maggiore consumo, con oltre il 50% dell'elettricità generata dal carbone. Anche in Italia la quota rimane particolarmente elevata, e attualmente pari al 17%. Con sede principale in Oklahoma, l'azienda opera tramite le sue controllate con quasi 3000 dipendenti, fornendo carbone alle maggiori società elettriche e utilizzatori industriali in tutti gli Stati Uniti, tramite trasporto su strada, ferrovia barconi e chiatte attrezzate. Al 31 dicembre 2008 l'azienda deteneva circa 686 milioni di tonnellate di riserve, situate principalmente in Illinois, Indiana, Kentucky, Maryland, Pennsylvania, e West Virginia.
Due settimane fa l'azienda ha comunicato i risultati del primo trimestre 2009, che sono stati ancora una volta all'insegna dei record, con un profitto in crescita del 68% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il presidente esecutivo della società, commentando i risultati davanti agli analisti, ha definito i primi tre mesi del 2009 come il migliore trimestre in assoluto nella storia della società. Nonostante questo l'azienda ha comunicato un taglio della produzione per il resto dell'anno di circa 1,5 milioni di tonnellate, dovuto all'attuale rallentamento della domanda. La società vanta un importante peculiarità: e l'unica azienda strutturata come partnership operante nel settore estrattivo del carbone quotata negli Stati Uniti. Si tratta quindi per gli investitori dell'unica opportunità di investimento diretto nel settore, e questo titolo offre la possibilità di partecipare in qualità di azionisti alle crescite e agli sviluppi di un business solido e in costante crescita.
L'azienda vanta crescite di utili e dividendi formidabili. Si tratta infatti di una delle società del portafoglio con rendimenti cedolari ai massimi livelli. La scorsa settimana, con data stacco 6 maggio e valuta 15 maggio, abbiamo ricevuto la cedola trimestrale, che ancora una volta ha fatto segnare un cospicuo aumento. Ai livelli attuali la redditività del titolo è pari a 8,20% su base annua, uno dei livelli più elevati tra tutti i titoli energetici quotati sulla borsa di New York. Dal 1999 ad oggi, negli ultimi 10 anni, i dividendi sono stati sempre in crescita e senza interruzioni, come si evidenzia dalla tabella qui sotto:
Crescite esponenziali dei dividendi
Dividendo attuale
8.20%
1999 $0.46
2000 $1.00 +117.39%
2001 $1.00 +0.00%
2002 $1.00 +0.00%
2003 $1.05 +5.00%
2004 $1.30 +23.81%
2005 $1.652 +27.08%
2006 $2.00 +21.07%
2007 $2.24 +12.00%
2008 $2.53 +11,46%
Le performance del titolo fino ad oggi sono state brillanti. Dal momento dell'inserimento del nostro portafoglio, negli ultimi due anni, nonostante la crisi dei mercati che ha visto gli indici precipitare ai minimi degli ultimi 10 anni, il titolo ha evidenziato una crescita pari a +32,27%, confermandosi come una delle partecipazioni chiave e strategiche per la formazione della performance complessiva del portafoglio. Negli ultimi 10 anni le crescite sono state ancora più elevate, con il titolo che ha fortemente battuto gli indici, come si evidenzia dal grafico visulizzabile su www.strategyinvestor.com: dal 1999 la performance del titolo in borsa è stata superiore a +300% (linea blu), contro un risultato ancora negativo dell'indice Standard & Poor 500, che risulta ancora in perdita rispetto ai valori di partenza (linea rossa). Nonostante i forti rialzi, il titolo non è caro e presenta multipli particolarmente appetibili a questi livelli. Il price earning attuale su utili attesi 2010 è pari a sole sei volte gli utili stimati, creando una interessante finestra di ingresso a prezzi particolarmente scontati. Gli analisti stimano una crescita pari a +28% annuo per ciascuno dei prossimi 3-5 anni, creando di fatto una rara opportunità a forte crescita con caratteristiche “value”. Il target calcolato in base al PEG è pari a +122% dai valori attuali, ed è stato costantemente rivisto al rialzo dal momento del nostro primo investimento nel gennaio 2007. Il titolo mantiene un rating di STRONG BUY e va acquistato oggi in apertura di mercato, in un'ottica di investimento strategico di medio periodo.

Titolo 2: Dividendo 20% annuo e target +119%
La seconda società di cui parliamo oggi è un'altra regina dei dividendi, fondamentale per i nostri portafogli. Ai livelli attuali la redditività lorda del dividendo è pari al 20% annuo, e proprio la scorsa settimana abbiamo incassato la cedola trimestrale, con data stacco 6 maggio e valuta 21 maggio. Anche questa seconda società opera in un business tradizionale e più conservativo. L'azienda opera infatti nel trasporto del greggio via mare in tutto il mondo, con una flotta di proprietà di 31 navi petroliere che operano principalmente nei Caraibi, in Centro e Sud America, negli Stati Uniti, in Africa, in Europa e nei mari del Nord. Con sede centrale a New York e oltre 1.000 dipendenti, l'azienda è una delle compagnie più conosciute per questi specifici trasporti. Il 29 aprile scorso l'azienda ha comunicato i risultati relativi al primo trimestre 2009, che ha fatto segnare un utile pari a 18,9 milioni, contro 13,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il sensibile aumento di +41% dell'utile è dovuto principalmente alle crescite nette dei ricavi per ciascun viaggio, dovute agli sforzi della società per una migliore gestione dei costi. Il presidente, commentando i risultati ha dichiarato: "Durante il primo trimestre 2009 la nostra azienda ha fatto segnare forti risultati finanziari, e ancora una volta ha raggiunto il suo obiettivo di dividendo trimestrale. Il successo della nostra compagnia, con una forte crescita dell'utile netto, è avvenuto in un momento di profondi cambiamenti nell'industria delle petroliere e dell'economia in generale, ed è direttamente connesso alla provata capacità del management di gestire l'efficienza durante i difficili cicli del mercato dei trasporti. Nel 2008 abbiamo attuato un'altra importante decisione strategica per rafforzare il nostro bilancio, acquisendo 10 moderne nuove navi per aumentare ulteriormente la nostra flotta e la capacità di generare utili. Con una significativa parte delle nostre navi utilizzate e noleggiate da controparti di grande qualità, rimaniamo in una forte posizione per raggiungere una stabilità di risultati creando valore per i nostri azionisti" Il ricavo medio per viaggio, che rappresenta il fatturato lordo per viaggio meno le spese, incluso i costi portuali e carburanti, è salito del 36% rispetto al 2008, in un momento di rallentamento e di recessione globale. Contestualmente, il costo medio di noleggio della flotta è diminuito del 24%, comparato con lo stesso periodo dell'anno precedente.
Il 27 aprile 2009, il consiglio di amministrazione ha deliberato il dividendo del primo trimestre 2009, pari a 0,50 dollari per azione, pagabili agli azionisti registrati in data 6 maggio 2009. Secondo la politica di alti dividendi, l'obiettivo aziendale è di mantenere questo livello di cedola anche per i prossimi trimestri. Alle quotazioni attuali del titolo, pari a circa 10 dollari, il dividendo offre oggi una redditività annua pari al 20%, uno dei livelli più alti tra tutti i titoli che compongono il nostro modello Top Analisti. Il direttore finanziario della società, intervenendo in merito a questa politica distributiva, ha dichiarato: “La società rimane in una forte posizione per consolidare la sua tradizione di creazione di valore per gli azionisti, cogliendo tutte le opportunità durante un momento in cui il mercato del credito rimane difficile. Con l'obiettivo di perseguire attivamente queste strategie, cercheremo di gestire al meglio la nostra liquidità esplorando prudentemente eventuali opportunità di sviluppo che incontrino i nostri stretti requisiti. Nel frattempo continueremo a mantenere il target di due dollari annui per il dividendo, con l'intenzione di riacquistare azioni proprie sul mercato nel momento in cui i nostri titoli fossero più sottovalutati e con l'obiettivo di utilizzare i flussi di cassa per ridurre ulteriormente i debiti".
Occasione: prezzi del titolo al livello di 7 anni fa
L'azienda opera in un business ciclico, e risente nei suoi ricavi, dell'andamento del prezzo del petrolio e della situazione economica internazionale. Nonostante la situazione del settore non si sia ancora completamente stabilizzata, gli analisti pongono l'attenzione sul fatto che il titolo proviene comunque da un prezzo massimo di 50 dollari, toccato appena tre anni fa. Ai livelli attuali, di poco superiori ai 10 dollari, il titolo sconta già le difficoltà del settore e si presenta come un'ottima opportunità a sconto per partecipare a un business sicuro e in grado di ripartire velocemente ai primi segni di ripresa economica globale. Gli analisti da noi interpellati attribuiscono al titolo un target a tre-cinque anni pari a +119% dai valori attuali, con un rating di STRONG BUY. La possibilità di raddoppio potenziale delle quotazioni, unita ad un dividendo particolarmente elevato, permette di mediare i corsi creando nuove posizioni ad un prezzo vicino ai minimi degli ultimi anni. Comprare quindi in apertura di mercato Usa, il titolo, quotato al Nyse.

Regola base: disciplina di investimento
Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)
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Ufficio Stampa
Paolo Crociato
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