Al Teatro Comunale di Bologna. PETRUŠKA di IGOR STRAVINSKIJ. La speranza di un miracolo, di una rinascita, un atto di amore

Repliche fino al 21 Febbraio 2018.
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Teatro Comunale di Bologna.
PETRUŠKA di IGOR STRAVINSKIJ.

La speranza di un miracolo, di una rinascita, un atto di amore.

Repliche fino al 21 Febbraio 2018


PETRUŠKA di IGOR STRAVINSKIJ.
PRECEDUTA DA CHUKRUM DI GIACINTO SCELSI, PER ORCHESTRA D'ARCHI.

DIRETTORE FABRIZIO VENTURA.

COREOGRAFIA E REGIA VIRGILIO SIENI. Petruska, balletto in quattro quadri composto da Stravinskij nel 1910 e rappresentato a Parigi il 13 giugno del 1911 ad opera dei Balletti Russi di Diaghilev, con l'interpretazione di Nijinski e la coreografia di Fokine, rappresenta un tratto fondamentale della cultura russa fra Otto e Novecento: l'affermazione dell'io come risposta al tentativo di annullamento da parte del potere.


Petruska, come Pinocchio, è un burattino, proprietà di un Mago (il Ciarlatano) che si esibisce durante le feste di piazza del martedì grasso a San Pietroburgo,
Si innamora della "ballerina" e, a causa dell'amore per lei, subisce la violenza del Moro, venendone malmenato e distrutto.
Ma dalla distruzione della forma di burattino esce il volto vero di Petruska e della sua tensione ad una nuova vita autonoma e libera: è la speranza di un miracolo, di una rinascita, un atto di amore.

Forse un richiamo alla filosofia ed alla religione indiana (il dio Kama "kamadeva"). E' la Ballerina (come Rati, la sposa di Kama) che apre alla vita la impenetrabilità del burattino Petruska e lo fa passare alla luce di un desiderio eterno.
Ufficio Stampa
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