CERVIA ESTATE 2021: Prosa, Comicità, Teatro Ragazzi e Operetta nella proposta artistica di Accademia Perduta/Romagna Teatri

Apertura alla ARENA STADIO DEI PINI, Venerdì 9 luglio 2021 ore 21.15, con EMILIO SOLFRIZZI in "Roger". La Stagione sarà inaugurata da Emilio Solfrizzi con la pièce "Roger", scritta e diretta da Umberto Marino, in cui il celebre attore racconta e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita di tennis tra un generico “numero due” e l’inarrivabile numero uno di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome, appunto, Roger.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

COMUNE DI CERVIA -Assessorato alla Cultura

ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI, Centro di Produzione Teatrale

CERVIA ESTATE 2021, ARENA STADIO DEI PINI

La proposta artistica di Accademia Perduta/Romagna Teatri all’ARENA STADIO dei PINI di CERVIA per l’Estate 2021:

una vera e propria “Stagione Teatrale” sotto le stelle. 

tra Prosa, Comicità, Teatro Ragazzi e Operetta

L’occasione fornita dall’Arena Stadio dei Pini di Cervia – Milano Marittima (che già nell’estate 2020 aveva ospitato numerosi appuntamenti di spettacolo dal vivo), offre all’Amministrazione Comunale e ad Accademia Perduta/Romagna Teatri la preziosa possibilità, per l’estate 2021, di organizzare una vera e propria “Stagione Teatrale” sotto le stelle, portando in scena tutte le espressioni sceniche che normalmente “abitano” il palcoscenico del Teatro Walter Chiari - Prosa, Comicità, Teatro Ragazzi e in più l’Operetta -, offrendo così al pubblico di Cervia (e a quello dei turisti) le emozioni e le magie dello spettacolo dal vivo di cui per l’inverno si è dovuto fare a meno.

Per quanto riguarda la Prosa, l’offerta è volutamente votata al registro brillante, alla leggerezza e alla maestria di autori contemporanei con protagonisti di caratura e prestigio nazionali.

La Stagione sarà inaugurata da Emilio Solfrizzi con la pièce Roger, scritta e diretta da Umberto Marino, in cui il celebre attore racconta e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita di tennis tra un generico “numero due” e l’inarrivabile numero uno di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome, appunto, Roger. Seguiranno Paola Quattrini, Paola Barale e Mauro Conte con la divertente e graffiante commedia di Luca De Bei Slot, un testo capace di esplorare l’animo umano in profondità, andando a sfiorare le intimità di una famiglia alla deriva che, solo cedendo a grandi compromessi, può sperare di farcela. Paolo Conticini porterà poi in scena La prima volta, testo di cui è anche autore insieme al regista Luigi Russo, in cui legge, canta e racconta un po’ di sé: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica che gli dà la possibilità di esprimersi come attore: un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro.

Per il Teatro Comico, Giuseppe Giacobazzi presenterà al pubblico Del mio meglio, una raccolta delle migliori “storie” che l’artista ha fatto conoscere e apprezzare tra spettacoli e apparizioni tv. Il tema portante sarà, come sempre, la quotidianità, messa alla berlina e dissacrata con la lente dell’ironia e la comicità. Il tutto condito in “salsa” romagnola, che trasforma ogni cosa raccontata in qualcosa di unico e assolutamente originale.

Quattro gli appuntamenti per i ragazzi e le famiglie, tra Favole classiche (I tre porcellini, I musicanti di Brema) e racconti contemporanei e originali (Il lungo viaggio del coniglio Edoardo, Valentina vuole), comprese alcune delle più recenti creazioni del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri, compagnia leader del Teatro Ragazzi italiano.

Infine, come accennato, uno spazio sarà riservato anche al pubblico più tradizionale con La vedova allegra di Franz Lehàr, portata in scena dalla regina dell’operetta italiana Elena D’Angelo con la sua compagnia.

 

Apertura

  • Venerdì 9 luglio 2021 ore 21.15                   PROSA

EMILIO SOLFRIZZI

Roger

scritto e diretto da Umberto Marino

 

L’azione si svolge interamente su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger.

Chi si trovasse a dare un’occhiata al testo letterario e poi al monologo teatrale che ne ho tratto, troverebbe una grande differenza con lo spettacolo che vedrà: tutto l’apparato realistico, compresi oggetti di scena ed effetti sonori, sulla scena non c’è.

Man mano che insieme a Emilio Solfrizzi mettevamo in scena il testo ci siamo resi conto che potevamo elevare la posta della nostra scommessa puntando a una rappresentazione completamente affidata alla centralità della parola e dell’attore. Mi sono ricordato del “cuntastorie”, una arcaica forma di attore totale siciliano di cui racconta Pitré, un attore di strada provvisto di tre panche per il pubblico e di due spade, unici supporti per raccontare e rappresentare al suo pubblico l’intero ciclo della tavola rotonda. Così, forte dell’interprete che avevo, ho cominciato a togliere e a semplificare, fino a che in scena sono rimaste solo le poche righe bianche che disegnano un campo da tennis e due sedie, quelle sulle quali, nei cambi campo, i tennisti si riposano.

Gli spettatori ci hanno detto che avevano visto il campo, l’arbitro, la palla, la racchetta, i colpi e, fidandoci di loro, affrontiamo una verifica più vasta e impegnativa, sperando che la metafora, prima nascosta e poi svelata, che il testo contiene trovi in questo modo la strada per arrivare al cervello e al cuore del pubblico che vorrà condividere con noi questa esperienza. (Umberto Marino)

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