MICHEL MIRABAL - PINTURA Y LIBERTAD

Michel Mirabal approda in Italia con la poesia visiva di quadri capaci di farsi racconti, il cui abcedario sono i simboli di una nazionalità avvertita come base necessaria dell’espressività plastica
TREVISO, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

“Michel Mirabal. Pintura y Libertad”
Jesolo Lido VE, Torre Aquileia, Piazza Mazzini
26 giugno – 22 agosto 2010
Michel Mirabal approda in Italia con la poesia visiva di quadri capaci di farsiracconti, il cui abcedario sono i simboli di una nazionalità avvertita come base necessaria dell’espressività plastica Sabato 26 giugno alle ore 19.30 alla Torre Aquileia di Jesolo Lido, sarà presentata per la prima volta in Italia l’opera del pittore cubano Michel Mirabal, al centro di una mostra itinerante dal titolo: “Pintura y Libertad”, curata da Luca Beatrice.
L’anteprima si deve a una felice intuizione di Nicola Canal, che nel corso di un recente viaggio all’estero, ha incontrato il giovane artista e ne è rimasto entusiasta. Da qui è nato il desiderio di farlo conoscere in Italia, concretizzatosi nella realizzazione di due prime mostre previste per l’estate corrente. “La Cuba di Mirabal è più surreale che reale e, seppure egli sia impegnato politicamente in favore della libertà del suo popolo, tratta i simboli come materia fantastica senza troppo eccedere nel realismo. La tecnica, il carboncino a cui si aggiungono spruzzate di colore – il rosso, il bianco e il blu richiamano la bandiera cubana - converge nella fermezza del segno. Elementi iconici – la tazza, la mano, le bandiere – sono nascosti sotto la veste di una Pop Art che utilizza i simboli prodotti da un sistema nei confronti del quale vuole esprimere una critica, se non addirittura una denuncia. …(Mirabal) tratta l’arte in relazione all’identità culturale e sociale cui appartiene attraversando però formule quasi esoteriche, per la stilizzazione formale, eppure fedele a un fare arte che preferisce l’oggetto disegnato e riconoscibile alla mera astrazione dello stesso” ha scritto di lui il critico Luca Beatrice, curatore delle prime esposizioni italiane. Nonostante un curriculum di tutto rispetto (tra gli altri: Primo Premio Dibujos Salas di Santo Domingo, Primo Premio di disegno Maxin - Miami, Primo Premio Internazionale Borsa di Studio Rockefeller – New York) l’artista, che ha esposto in molti Paesi del Sud e del Nord America, è ancora praticamente sconosciuto in Europa. Mirabal è un artista militante - che ha pagato duramente l’impegno politico per la libertà del suo popolo – in cui la forza del segno pittorico si nutre e si arricchisce della coerenza e del coraggio del pensiero politico e umano, in un unicum di eccezionale e coinvolgente impatto emotivo. Non a caso, fra i suoi collezionisti si enumerano la Famiglia Rockefeller, il Presidente di Haiti Rene Preval e lo stesso Fidel Castro, lo scrittore Gabriel Garcìa Marquez, Mohamed Alì, Donal Trump, Angela Missoni e Carlos Santana.
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