FERONE (PARTITO PENSIONATI), TUTELARE I BAMBINI OSPEDALIZZATI E AIUTARE LE LORO FAMIGLIE.

Trieste, 10/01/2011 (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Il Consigliere Regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per conoscere quali sono le possibilità alloggiative presenti nelle vicinanze del “Burlo Garofolo” utilizzabili, a titolo gratuito (o con piccolo rimborso spese), dalle famiglie di bambini ospedalizzati e per sapere se, in accordo con le associazione di categoria, la Regione può ricercare delle convenzioni con alberghi, bed and breakfast, o simili, al fine di garantire alloggi a prezzi ragionevoli, a tutti i genitori, o parenti, che devono stare accanto ai loro figli ricoverati in ospedale ed esaminare, al tempo stesso, la possibilità di garantire ai familiari di bambini ricoverati al “Burlo Garofalo”, che si trovano in difficoltà economiche, di alloggiare in struttura alberghiera, o di altra natura, con spese a carico della Regione.
“La nostra Regione può vantare la presenza sul territorio di un noto istituto di ricovero e cura a carattere scientifico materno infantile, il Burlo Garofolo, che è conosciuto in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali. – ha sottolineato Ferone - Molte famiglie, nella disperata ricerca di una cura per i loro figli, si spostano dalla loro città affrontando lunghi viaggi e talvolta abbandonando anche il lavoro e gli altri membri della famiglia.
L’ospedalizzazione per un bambino può essere un’esperienza molto drammatica con pesanti conseguenze sul piano emotivo-psicologico e solo la vicinanza di almeno un genitore può alleviare tale sofferenza, facendolo sentire protetto.
Nel mese di maggio del 1986 – ha rimarcato il rappresentante del Partito Pensionati – il Parlamento Europeo ha accolto la Carta europea dei diritti dei bambini in ospedale, proposta dalla European Association for Children in Hospital, che afferma l’importanza di garantire alloggio a tutti i genitori di bambini in ospedale, che in tal modo non sarebbero costretti a viaggi estenuanti da e per l’ospedale o a esborsi economici fuori dallo loro possibilità.
I posti disponibili presso la foresteria, gestita dal coordinatore infermieristico dell’ospedale, sono limitati – ha evidenziato Ferone – e il costo medio di una struttura alberghiera, sia pure modestissima, è di almeno 40-50 euro al giorno, a cui vanno aggiunti i pasti (presso il Burlo i genitori possono consumare i pasti al prezzo di costo e le mamme che allattano hanno diritto al pasto gratuitamente) per cui, spesso, si rende necessario trovare delle soluzioni alloggiative alternative.
Tale disagio non è vissuto solo da chi viene da fuori regione – ha concluso Ferone – ma anche dalle famiglie dimoranti in Friuli Venezia Giulia che abitano ad una distanza dal Burlo tale da costringerli a percorrere molti km ogni giorno. Tale disagio, se limitato ad un periodo di tempo breve, può essere vissuto quotidianamente senza troppi problemi, ma per patologie tali da richiedere tempi di degenza medio lunghi, gli spostamenti, per le famiglie, possono diventare un vero problema.”