Africa sub-sahariana. La sfida dello sviluppo paritario.

Convegno promosso dal Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO) in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e l’Institute of Global Studies (IGS), con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - Unità Analisi, Programmazione e Documentazione Storico-diplomatica, dell’Ufficio di Informazione della Commissione europea a Milano e della Fondazione AEM, con il Patrocinio del Comune di Milano.
MILANO, (informazione.it - comunicati stampa - economia) Si fa sempre più manifesto il nuovo ruolo dell’Africa sub-sahariana nel sistema di scambi internazionali. La retorica del continente alla deriva contraddistinto solo da violenze e povertà cede sempre più spazio a quella di un’area dinamica, ricca di opportunità, anche se non priva di contraddizioni. Secondo le ultime stime del Fondo monetario internazionale il Pil nell’area sub-sahariana dovrebbe crescere del 3,3% nel 2018 e del 3,5% nel 2019.
Affermare ciò non significa ovviamente ignorare le irrisolte disparità sociali, le persistenti aree di povertà e le permanenti tensioni politiche che affliggono diversi Paesi esistenti. Il mancato accesso all’energia di larghe aree, le carenze delle reti interconnettive, le gravi lacune del campo educativo, come pure le nuove sfide poste dal cambiamento climatico in corso, sono criticità che richiedono un cambiamento del modello di cooperazione sviluppato finora, sostenuto da un adeguato sistema di garanzie per gli investitori.
Bisogna riflettere in maniera approfondita sul futuro dei rapporti tra Italia ed Europa e l’Africa.
Lo sviluppo paritario in questo contesto appare la strada necessaria da percorrere.
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