Romeo e Giulietta al Teatro Oscar di Milano

“Romeo e Giulietta “ capolavoro di William Shakespeare, produzione del Teatro Oscar DanzaTeatro, tornerà in scena venerdì 20 Maggio alle ore 21:00 con cast rinnovato e tanti giovani attori, sul palcoscenico del Teatro Oscar di Milano. Lo spettacolo sarà in replica Sabato 21 Maggio alle ore 21:00 e Domenica 22 Maggio alle ore 17.
Milano , (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) Romeo e Giulietta è eterno classico di cui non ci si stanca mai. I due giovani nati sotto cattiva stella lottano perché credono nelle proprie passioni e le vivono con un’intensità che soprattutto da giovani conosciamo. Ognuno può dire di esserci passato, in qualche modo. Romeo e Giulietta rappresentano l’amore estremo, e tali sono i loro gesti dettati da sentimenti devastanti, prorompenti, inaspettati, fulminei. Sono adolescenti vivi e contraddittori. Tutto è forte, Tutto è estremo. O tutto o niente. Sono veri. Ed è proprio nella ricerca della verità di questi sentimenti che si muove lo spettacolo, essenziale nell’impianto scenografico, attuale nella realizzazione generale. Una traduzione diretta e immediata, fedele al testo shakespeariano ma comprensibile e comunicativa soprattutto per le nuove generazioni.

Coreografie: Monica Cagnani
Scene e Costumi: Emanuele Drago
Luci: Emanuele Cavalcanti
Assistente alla Regia: Vera Di Marco
Con Daniele Arzuffi, Giuseppe Brancato, Chiara Ciaburri, Luca Di Martino, Francesca Di Massimo, Andrea Gaetani, Giulia Dimino, Gabriella Foletto, Marco Marzari, Marco Parisi, Paolo Pavesi, Domenico Pucci, Claudia Russo, Davide Rustioni, Fabrizio Spica, Lorenzo Vannacci e con gli allievi della Scuola di Teatro Oscar DanzaTeatro


Biglietti: Intero 15 € - Ridotto 10€
Teatro Oscar
Via Lattanzio 58 - Milano
Info e prenotazioni Teatro Oscar DanzaTeatro
Tel: 02 5455511
[email protected]
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www.teatrooscar.com


RECENSIONE DEL PUBBLICO
Nella bella Verona, dove la nostra scena sale. Giulietta è una bambina, a tratti ancora capricciosa. E viziata. Romeo l’innamorato ancora non distingue infatuazione e amore.
E quanto è bello vederli crescere sulla scena!
Vien quasi da pensare che due personaggi così muoiono giovani perché la vita se la son bruciata in fretta, che quei pochi giorni dal ballo alla tomba valgano quanto una vita intera lunga anni, e forse anche di più.
Già, perché quanta vita che corre tra la Giulietta che non ha mai nemmeno osato pensare al matrimonio e quella che, appena qualche scena dopo, è pronta ad uccidersi per amore di suo marito.
Il postino non riuscirà a fare la sua consegna e Giulietta si sveglierà un attimo troppo tardi.
Sempre.
E allora, sapendoli condannati già prima di prendere posto in sala, devo dire che la scena della morte è una delle poche che non mi fa piangere.
O meglio, una di quelle che mi fa piangere meno…
Non è la morte dei condannati a straziare, quanto piuttosto il loro amore, l’inconsapevole felicità a cui pensano di potersi abbandonare. Ma la sorte si fa personaggio e col destino degli amanti, ballando, gioca a dadi. E mentre tutt’intorno prendono vita personaggi tragicamente ben delineati nella loro psicologia, che arriva a distruggerli tutti, l’amore dei protagonisti sfugge ad ogni logica. Questo amore assoluto che chiede tutto e ha il diritto di farlo, nato all’istante e per caso come nei sogni di ogni quattordicenne che si rispetti, questo amore che cresce e cresce, e si prende il palco, la scena, il pubblico.
Ecco, io penso che la cosa più bella sia arrivare a vedere l’amore sempre in scena, persino nella morte di Mercuzio, o Tebaldo.
E penso che quando il pubblico che hai conquistato passo passo fino a farlo applaudire ad ogni buio, ad ogni cambio scena, quando un pubblico così si ammutolisce, perché ha le mani troppo occupate ad asciugarsi gli occhi per riuscire ad applaudire ancora, ecco è in quel momento che chi sta sul palco può sorridere e dire di aver vinto.
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