IMAGO O REALTA'

Si conclude oggi, domenica 28 ottobre a Sirmione (BS) la rassegna fotografica organizzata da Imago@Catullo
Sirmione, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

L’evento annuale dedicato alla fotografia internazionale ha visto susseguirsi presso l’Hotel Catullo di Sirmione (BS) importanti professionisti della fotografia che attraverso un ricco programma di incontri e seminari hanno potuto raccontare e mostrare i propri lavori ai partecipanti. Tre i workshop presentati: ”Progetti a lungo termine: dall'intimistico al documentario” a cura di Fausto Podavini, “La fotografia fluida, identità di un magazine in movimento” di Diego Orlando e "Un'autentica bugia. la fotografia, il falso, il vero” di Michele Smargiassi. Un programma vario e completo, dalla fotografia documentarista all’approccio editoriale moderno.

Durante l’evento è stata inoltre esposta "Omo Change" di Fausto Podavini, tra i vincitori del WordPress Photo 2018. Il lavoro iniziato nel 2011 e terminato nel 2017, racconta la costruzione della diga Gibe III sulla Valle dell'Omo in Etiopia, un intervento che sembra aver rotto l’equilibrio uomo-natura e premiato tra i migliori progetti a lungo termine del prestigioso premio internazionale.

Ieri, sabato 27 ottobre, si è tenuta anche la premiazione di IPIC, il contest internazionale di fotografia organizzato da Imago@Catullo.

Il concorso fotografico, rivolto a fotografi professionisti e dilettanti provenienti da tutto il mondo ha visto la partecipazione di 180 fotografi con oltre 1200 immagini sottoposte alla valutazione di tre giudici di fama internazionale:

PAOLO PELLEGRIN, presidente. Fotografo e punta di diamante della scuderia Magnum, è uno dei principali fotoreporter italiani nel mondo, collabora con testate del calibro di Newsweek, NewYork Times Magazine e ha vinto, fra gli altri, il Robert Capa Gold Medal, Eugene Smith Grant e 10 The World Press Photo.

MICHELE SMARGIASSI, giornalista e autore. Laureato a Bologna in giornalismo con una tesi sulla Storia della Fotografia è fra i membri del Centro Italiano per la fotografia. Ha svolto numerose inchieste giornalistiche per i principali quotidiani italiani, fra cui l’Unità e La Repubblica. Oggi cura il blog Fotocrazia di La Repubblica ed è autore di diversi scritti.

FAUSTO PODAVINI, fotografo romano specializzato nella fotografia di reportage. I suoi lavori hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come The World Press Photo, Poy, Sony, Yves Rocher Grant e sono stati pubblicati da importanti riviste internazionali, tra le quali LeVie- LeMonde, GEO ES, Stern, Internazionale e National Geographic.

I temi trattati abbracciavano tre diverse tematiche: RITRATTO, STORYTELLING e ODI ET AMO. Ecco i vincitori delle categorie, annunciati da Edoardo Agresti, fotografo, tra i collaboratori e organizzatori della rassegna:

RITRATTO: la giuria ha scelto di premiare il ritratto di pugile di Giuseppe Cardoni dove la relazione diretta, collaborativa e conflittuale tra fotografo e soggetto è lampante e il lavoro richiama la struttura più essenziale del genere. Menzione d’onore per Davide Pischettola che attraverso la sua opera ha mostrato grande capacità nella tradizione del ritratto reportagistico.

STORYTELLING: in questa categoria la vincitrice è Annalisa Natali Murri. La fotografa è stata scelta dalla giuria perché capace di raccontare una storia non data da una determinata notizia ma perché capace di creare una storia grazie all’immersione di se stessa in un determinato contesto. Il lavoro di Annalisa Natali Murri crea la narrazione partendo dal movimento delle persone, degli animali, delle cose che la fotografa incontra in un villaggio in Serbia. Anche in questa categoria vengono attribuite due menzioni d’onore, a Annalisa Marchionna che racconta un’anziana solitaria pescatrice nella sua vita quotidiana e ad Antonio Gibotta che con il suo reportage pone l’attenzione sui rifugiati siriani e afghani bloccati in Serbia. Fausto Podavini si è mostrato entusiasta delle opere presentate e della qualità riscontrata: “sono stati tre giorni intensi che ci hanno permesso di confrontarci e crescere professionalmente. Decidere i vincitori non è stato facile vista l’alta qualità delle opere presentate, soprattutto per la categoria Storytelling che mi riguarda direttamente. Le presentazioni sono state fatte molto bene e i fotografi sono riusciti a raccontare tematiche che altrimenti passerebbero inosservate”.

ODI ET AMO: discorso decisamente diverso per questa sezione. Michele Smargiassi spiega, a nome della giuria, la scelta di non assegnare il premio di questa categoria e di ricollocarlo nell’edizione 2019. I lavori presentati non sono apparsi sufficientemente aderenti al tema proposto non permettendo alla giuria un verdetto unanime. Considerando questa categoria la “regina” dell’evento, dedicata direttamente a Sirmione, si vuole che le opere e i lavori proposti siano pensati espressamente per l’occasione. L’elezione del vincitore è così rimandata al 2019.

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