REGIONE LOMBARDIA ESCE DALLE AGENZIE DEL TRASPORTO PUBBLICO: EUROPA VERDE, E’ IL PRIMO PASSO GIUSTO, BASTA CHE NON SIA L’UNICO, E NON SOLO SUL TPL

Regione Lombardia ha dichiarato che cambierà la legge sul TPL per uscire dalle Agenzie che avrebbero dovuto governare il Trasporto Pubblico Locale (è che invece in 12 anni hanno fatto poco e ottenuto nulla).
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - trasporti)

 

Regione Lombardia ha dichiarato che cambierà la legge sul TPL per uscire dalle Agenzie che avrebbero dovuto governare il Trasporto Pubblico Locale (è che invece in 12 anni hanno fatto poco e ottenuto nulla).

E’ una scelta giusta quella della Regione Lombardia di uscire dalle Agenzie? Assolutamente si, perché la Regione non avrebbe mai dovuto pretendere di mantenere un piede (pensando che fosse una mano) nella gestione dei sistemi locali. Se sei la Regione e fai le leggi, governi il sistema e distribuisci le risorse, devi (saper) essere controllore e non pretendere di essere anche il controllato.

Si è trattato di una fallimentare via di mezzo tra ansia da prestazione e ossessione di controllo.

Fallimentare la partecipazione come fallimentare è purtroppo l’esperienza: a 12 anni dal varo delle Agenzie di gare non se ne sono viste e una sola (Milano, Monza, Lodi e Pavia) ha unificato i biglietti treno+bus ma non è riuscita a far cadere la dittatura milanese di ATM.

O è una fuga, quella della Regione? Anche in questo caso assolutamente si, perché dopo aver voluto tenere i piedi in due scarpe (strette) la Regione ha finalmente capito che con il 10% non si tocca palla e si resta corresponsabili di un sistema che degrada ogni giorno di più, come purtroppo in Lombardia sta avvenendo sull’altro tema fondamentale della sanità, con il solo Presidente Fontana a gridare al vento (controvento) che non è vero.

 

Che sia una scelta giusta o opportunistica, finalmente la Regione Lombardia ha deciso di uscire dalla gestione di una partita che ha dimostrato di non saper gestire.

Faccia il controllore adesso e lo faccia imponendo finalmente quelle gare che forse possono ridare competitività al sistema e qualità ai cittadini, a partire da Milano che tutela il feudo ATM eludendo le gare da quasi 12 anni tra Project finance farlocchi (NEXT) e vere inibizioni (perché è Milano che controlla le decisioni della Agenzia).

E se finalmente capisce che la via di fuga è la via giusta – o forse l’unica rimasta – la Regione esca anche dalle altre esperienza fallimentari di incasinamento di ruoli, a partire dal patetico caso della autostrada Pedemontana.

Dario Balotta  responsabile trasporti Europa Verde 

Ufficio Stampa

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