Una novità in campo editoriale: le "Memorie di Andromaca".

La più famosa guerra dell'antichità, quella di Troia, raccontata da una delle sue vittime più degne di compassione: Andromaca, la sposa di Ettore, che, destinata a essere regina della città di Priamo, perse con essa tutto ciò che aveva di più caro: padre, madre, fratelli, marito e figlio.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

È appena stato pubblicato, per i tipi di Laura Capone Editore, il romanzo di Giuseppe Minicone "Memorie di Andromaca", vincitore del IX Premio Nazionale Letteratura Italiana Contemporanea, anno 2021-2022.

Finalità dell'opera, secondo quanto affermato dall'Autore, è quella di dare voce a uno dei personaggi più tragici dell'Iliade, la sposa di Ettore, facendo emergere, in un mondo mitico di guerre combattute da eroi, che perseguono solo il proprio desiderio di potere o l'anelito di gloria, la sempre attuale sventurata sorte dei più deboli, soprattutto donne e bambini, considerati dai vincitori solo come prede, alla stregua di ogni altro bottino.

Come in una sorta di diario, Andromaca, alla fine della sua vita, racconta al figlio Molosso, nato per effetto di uno stupro e, tuttavia, da lei amato come Astianatte, il primogenito ucciso a Troia, le vicende della sua vita, a cominciare dalla spensierata fanciullezza vissuta a Tebe Ipoplacia, fino al coronamento del suo sogno d'amore verso Ettore, figlio di Priamo e futuro re di Troia. Tutti i sogni e le speranze saranno, però, crudelmente spezzati dalla guerra suscitata dai Greci contro Troia in seguito al rapimento, da parte di Paride, di Elena, moglie di Menelao. Questa guerra sanguinosa e insensata, durata dieci anni, travolgerà tutti i suoi affetti e ridurrà lei, destinata a essere regina della più fiorente città della Troade, nella più crudele delle schiavitù, da lei vissuta solo nel desiderio di  riabbracciare nell'Ade il suo amatissimo Ettore e lo sventurato figlioletto Astianatte.

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