Emozioni e economia: i massimi esperti a Bergamo

Antifragilità: come prosperare nel disordine etica, emozioni e organizzazioni
Bergamo, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Nei luoghi di lavoro circolano sistematicamente molte emozioni, ritenute fenomeni propri della natura umana, che spesso passano inosservate e si tende a non affrontarle dando loro inadeguata attenzione. La cultura organizzativa le conosce poco, non sa spiegarle e soprattutto il management non è in grado di governarle adeguatamente.

Mobbing, difficoltà a lavorare in team, problemi di comunicazione e altro ancora, possono quindi essere fatti risalire, almeno in parte, al risultato di alcune situazioni emozionali.

Su questi argomenti si confronteranno alcuni dei massimi esperti delle discipline di settore mercoledì 22 novembre 2017 al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, per capire quali sono gli approcci professionali e relazionali utili a un orientamento strategico delle finalità istituzionali.

Interverranno, tra gli altri:

APERTURA LAVORI

Mara Azzi, Direttore Generale ATS Bergamo
ETICA E INCERTEZZA

Cesare Maffei, Ordinario di Psicologia Clinica Università Vita-Salute San Raffaele Milano
Achille Orsenigo, Studio APS Milano
INVIDIA ED EMOZIONI

Mario Perini, Psichiatra, Psicoanalista e Consulente organizzativo, Direttore scientifico IL NODO group Torino
Giovanni Foresti, Psichiatra e Psicoanalista con funzioni di training della SPI e dell’IPA,Dirigente Sanitario
L’incontro, organizzato dalle Direzioni Sociosanitarie ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est e Bergamo Ovest in convenzione con il Consiglio Regionale della Lombardia dell’Ordine degli Assistenti Sociali, sarà l’occasione per approfondire, riflettere e discutere sulle emozioni e gli elementi che, sebbene spesso siano poco evidenti, condizionano gli esiti delle prestazioni, i rapporti interpersonali nonché il clima organizzativo, incidendo sui risultati degli investimenti e degli sforzi organizzativi prodotti dalle istituzioni Sanitarie, Sociosanitarie e Sociali.

Il danno più consistente che tali sentimenti infliggono alla produttività aziendale dipende dal fatto che le persone creative e di talento, per timore di essere additate dagli altri, ridimensionino le proprie potenzialità, incidendo negativamente sui risultati del team.
Ufficio Stampa