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Banca IFIS S.p.A. : rendiconto di gestione al 30/09/2011

Margini in forte crescita e indici di solidità patrimoniale a livelli di assoluta eccellenza: il Gruppo Banca IFIS conferma la validità del modello di business anche in mercati instabili Mestre, 14 novembre 2011 I risultati in breve I primi 9 mesi 1°gennaio 2011 - 30 settembre 2011 * Incremento del margine di   ...
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COMUNICATO STAMPA

 

Mestre, 14 novembre 2011

Il Consiglio di Amministrazione di Banca IFIS riunitosi oggi sotto la presidenza di Sebastien von Furstenberg ha approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2011.

I primi 9 mesi 2011 si caratterizzano per l'ingresso del Gruppo Banca IFIS nel comparto dei crediti di difficile esigibilità e fiscali che va ad affiancare la tradizionale presenza della Banca nel supporto alle Piccole e Medie Imprese. La data a partire dalla quale si consolida l'acquisizione di Toscana Finanza è stata stabilita nel 30 giugno 2011. I risultati economici del periodo oggetto di analisi ne rilevano l'andamento per l'ultimo trimestre.

"Nel terzo trimestre il Gruppo ha accelerato vistosamente la performance ponendo le basi per un eccellente risultato per l'intero 2011" ha dichiarato l'Amministratore Delegato Giovanni Bossi. "La marginalità è stata molto buona, a testimonianza del riconoscimento del mercato per la qualità dell'azione della Banca sia nel tradizionale comparto di presenza dedicato alle piccole e medie imprese, sia nei nuovi settori dei crediti di difficile esigibilità, risultato dell'integrazione di Toscana Finanza entro il perimetro del Gruppo. Il rendimento sui mezzi propri è molto alto, e riteniamo di poterlo confermare per il prossimo futuro; la liquidità del Gruppo è eccellente grazie alla raccolta fatta con il deposito online Rendimax; la patrimonializzazione è elevata, a garanzia dei depositanti e delle potenzialità di sviluppo del Gruppo. Stiamo confermando, in un contesto difficile, di avere ottime capacità di manovra per soddisfare al meglio i clienti, i risparmiatori e gli azionisti".

Negli ultimi mesi il Gruppo ha proseguito nell'ottimizzazione delle risorse della Banca, continuando a supportare l'economia del paese nel settore in cui è da sempre presente. Partendo dall'analisi svolta sul posizionamento nel settore delle Piccole e Medie Imprese e dell'andamento del mercato, ha ritenuto opportuno concentrare la propria attività verso aziende di limitata dimensione proseguendo nella riduzione della propria presenza sul settore delle aziende di maggiore dimensione, a redditività più contenuta che vede tradizionalmente presenti i grandi player del mercato. La presenza della Banca nel segmento farmindustriale si sviluppa con focus sui fornitori delle aziende sanitarie di media dimensione della pubblica amministrazione.

Nel comparto dei crediti non performing, la concentrazione è rivolta alle condizioni economiche dell'acquisto e all'accelerazione dei tempi di incasso anche tramite le opportune revisioni organizzative; nel settore dei crediti fiscali l'attenzione è posta alla massimizzazione della redditività e all'utilizzo delle leve della Banca per ottimizzare l'offerta.

 

Il aumenta del 23,4% a 83,8 milioni (67,9 milioni nei primi 9 mesi 2010) grazie sia alla maggior remunerazione del servizio di gestione e garanzia dei crediti offerto dal Gruppo, sia al maggior margine di interesse ottenuto nel periodo, sia infine all'apporto di Toscana Finanza per 4,5 milioni. In particolare l'incremento del margine di intermediazione è il risultato da un lato della capacità della Banca di utilizzare al meglio la propria liquidità contenendo il costo della raccolta; dall'altro di ottimizzare le condizioni economiche di impiego in un contesto di mercato particolarmente dinamico e ricettivo.

Nel terzo trimestre dell'anno il margine di intermediazione cresce del 32,5% attestandosi a 32,8 milioni di euro, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, accelerando l'incremento già registrato nella prima parte del 2011 (+18,1%).

Il è pari a 64,9 milioni di euro e registra un aumento del 20,1% (54,0 milioni nei primi nove mesi del 2010). Il contributo di Toscana Finanza su tale voce è di 3,9 milioni di euro. Le rettifiche su crediti risultano incrementate del 36,1% e si attestano a 18,9 milioni di euro (13,9 milioni nel 2010) a fronte di una congiuntura economica di difficile prevedibilità, di spiccata volatilità, con condizioni finanziarie instabili. Le rettifiche risultano, in coerenza con la numerosità dei clienti, per lo più frammentate e di importo contenuto. Le rettifiche di valore derivanti dal consolidamento di Toscana Finanza sono pari a 0,6 milioni di euro.

Nel terzo trimestre dell'anno il risultato netto della gestione sale del 44,1% a 25,3 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2010, in forte accelerazione rispetto alla crescita registrata nel primo semestre dell'anno (+8,5%)

Nei nove mesi incrementano del 10,7% i che si attestano a 32,5 milioni di euro (29,4 nel 2010). Il cost/income ratio continua a migliorare, passando dal 43,2% dei primi nove mesi del 2010 al 38,8% del periodo in esame. I costi operativi sono influenzati anche da costi connessi al consolidamento di Toscana Finanza per 2,3 milioni di euro.

Variazione significativa anche per + 31,2%, pari a 32,3 milioni di euro.

ammonta a 21,3 milioni di euro, di cui 1,1 generati dal gruppo Toscana Finanza. Al netto della quota di pertinenza di terzi pari a 0,3 milioni, l'utile netto di pertinenza della Capogruppo risulta pari a 21,0 milioni di euro in crescita del 33,6% rispetto al 30 settembre 2010.

è pari a 8,2 milioni di euro, di cui 1,1 generato dal gruppo Toscana Finanza; al netto della quota di pertinenza di terzi, l'utile della capogruppo è pari a 7,9 milioni di euro (5,0 milioni di euro nel terzo trimestre 2010).

L'attivo della Banca è rappresentato fondamentalmente da Crediti verso la clientela e titoli in portafoglio.

per le operazioni poste in essere verso le imprese e per le operazioni apportate dall'acquisizione di Toscana Finanza sono incrementati dello 18,3% rispetto ai 1.571,6 milioni di euro di fine anno 2010   (1.858,5 milioni di euro) di cui 142,5 milioni di euro relativi a Toscana Finanza. Per quanto attiene all'attività a favore delle PMI, la durata dei finanziamenti si conferma a breve termine, in linea con la strategia di supporto al capitale circolante che rappresenta l'attività centrale della Banca. Opportuno segnalare che l'importo di 142,5 milioni di euro relativo al Gruppo Toscana Finanza (valore nominale pari a 1.801,2 milioni di euro) si ripartisce in 71,2 milioni di euro relativi a crediti fiscali e in 71,3 milioni di euro relativi a crediti

ammontano ad un totale pari a 1.605,0 milioni di euro e sono iscritti quasi interamente alla voce Attività finanziarie disponibili per la vendita (+85,8% a 1.495.8 milioni di euro) e per il residuo nei crediti verso banche (+12,9% a 109,0 milioni di euro). Il portafoglio titoli della Banca a fine settembre 2011 è composto per l'83,5% da titoli di Stato italiani, per il 15,7% da obbligazioni bancarie e da 0,8% altri titoli. I titoli hanno scadenza breve: il   65,5% del portafoglio ha durata residua inferiore all'anno.

nette nel settore del finanziamento alle piccole e medie imprese ammonta a 207,4 milioni di euro contro 220,9 milioni di euro a fine dicembre 2010. Tale dato non tiene conto dell'attività svolta dal gruppo Toscana Finanza che per sua natura è dedicato all'acquisto ed al recupero di crediti di difficile esigibilità, la cui classificazione secondo la vigente normativa di vigilanza non è rappresentativa della loro recuperabilità.

Il rapporto tra crediti deteriorati netti ed impieghi nel settore del finanziamento migliora in modo sostanziale passando dal 14,1% registrato a dicembre 2010 a 11,7% di fine settembre 2011. Il totale delle esposizioni scadute nette ammonta a 53,1 milioni di euro contro 98,4 a fine 2010, in forte diminuzione (-46,1%); le esposizioni ristrutturate nette si riducono in modo sostanziale, portandosi a 3,6 milioni di euro contro 7,3 milioni di euro registrati a fine anno.

Il totale degli incagli netti a perimetro costante é pari a 110,7 milioni di euro contro i 76,8 milioni euro a fine 2010 (+44,2%). Tali importi tengono conto anche della classificazione in questa categoria dei cosiddetti "incagli oggettivi pro-solvendo" che, per la particolare attività svolta dall'Istituto, non sono rappresentative di posizioni effettivamente problematiche. Il rapporto, a perimetro costante, tra incagli netti e impieghi passa dal 4,9% al 6,2%. Sempre a perimetro costante il totale delle sofferenze nette si mantiene pressochè costante a 40,0 milioni di euro in linea con dicembre 2010, mentre il rapporto tra sofferenze nette e crediti verso la clientela si mantiene a livello del 2,3% (2,4% a fine 2010)

Nel passivo del Gruppo, risulta pari a 3.648,4 milioni di euro (+42,8%); continua a crescere il peso della raccolta rappresentata dai Debiti verso la clientela pari a 2.928,9 milioni di euro (+62,5% rispetto dicembre 2010), ovvero l'80,3% delle fonti di approvvigionamento, mentre solo il 19,7% della raccolta è rappresentato da Debiti verso banche pari a 719,5 milioni di euro (-4,4% rispetto a fine 2010). Le fonti di approvvigionamento della Banca risultano pertanto alquanto diversificate, poco esposte ad improvvise strette creditizie che si possono avverare in momenti di crisi sul mercato interbancario, soprattutto grazie alla continua crescita del deposito on line, rendimax, che a fine settembre ammontava a 1.505,3 milioni di euro con circa 37.000 clienti. La rimanente parte dei é rappresentata per lo più da raccolta attuata attraverso lo strumento di pronti contro termine sul mercato istituzionale per 1.331,2 milioni di euro.

I risultano composti da finanziamenti garantiti da titoli per 390 milioni di euro       e da depositi interbancari per 329,5 milioni di euro (-18,1%).

L'impatto dell'acquisizione di Toscana Finanza sul passivo del Gruppo é relativo essenzialmente alla rilevazione di debiti di Toscana Finanza verso altre banche in essere al termine dei 9 mesi per 27,8 milioni di euro, e di debiti verso la clientela per acquisti a pagamento dilazionato o condizionato per 11,9 milioni di euro, oltre ad alcune poste minori.

Il al 30 settembre 2011 ammonta a 207,4 milioni di euro rispetto ai 206,6 milioni di euro registrati a fine 2010.

Il è pari al 11,5% con una complessiva pari a 11,2%.

 

E' proseguito l'iter che porterà alla realizzazione della fusione di Toscana Finanza in Banca IFIS, del quale si riassumono i momenti salienti avvenuti nel periodo e quelli previsti fino alla conclusione.

In data 8 settembre 2011 i Consigli di Amministrazione di Banca IFIS S.p.A. e di Toscana Finanza S.p.A. hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Toscana Finanza in Banca IFIS e la relativa Relazione degli Amministratori.

La fusione ha come scopo primario il potenziamento del business creando sinergie nelle diverse business unit, unitamente al rafforzamento organizzativo dei processi della società neo-acquisita, la semplificazione dell'esercizio del controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo, nonché l'ottenimento di sinergie ed economie di scala pur mantenendo in essere strutture ad elevata specializzazione. Seguirà il delisting delle azioni di Toscana Finanza S.p.A. dal Mercato Telematico Azionario presso la Borsa Valori di Milano

I Consigli di Amministrazione, condivise e fatte proprie le valutazioni e le conclusioni dei rispettivi advisor, hanno determinato il rapporto di concambio in numero 7 azioni Banca IFIS per ogni 23 azioni Toscana Finanza.

E' previsto il diritto di recesso in capo agli azionisti di Toscana Finanza che non votino in Assemblea a favore della fusione.

In data 30 settembre Banca d'Italia ha rilasciato l'autorizzazione alla fusione per incorporazione di Toscana Finanza S.p.A in Banca IFIS S.p.A.

In data 2 novembre 2011 le rispettive Assemblee degli azionisti   di Banca IFIS e di Toscana Finanza hanno approvato il progetto di fusione ed il rapporto di cambio; inoltre l'Assemblea degli azionisti di Banca IFIS ha approvato la possibilità di utilizzare le azioni proprie di Banca IFIS Spa per essere attribuite agli azionisti della società Toscana Finanza in conformità al progetto di fusione.

Si prevede che l'atto di fusione verrà perfezionato entro la fine dell'anno consentendo cosi di dare effetto alla fusione a decorrere dal 31 dicembre 2011.

L'attività della banca continua con profitto in un contesto economico reso molto complesso dalla congiuntura economica, dalle difficoltà che caratterizzano l'area dell'Euro e segnatamente italiane, dalle tensioni rilevabili sui mercati interbancari.

Per quanto l'interazione tra i fenomeni sia in grado di generare rilevanti volatilità, è ragionevole prevedere che anche il quarto trimestre del 2011 si possa concludere con un risultato positivo.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Carlo Sirombo, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili della società.

 

 

 

 

 

 


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