Tra mistero, musica e passioni: l’universo di Antonella Manduca

Dal fascino dell’antiquariato alla magia della scrittura. Una vita che intreccia passione e creatività: Antonella Manduca, in questa intervista esclusiva, svela il segreto del suo percorso straordinario e ci parla del suo ultimo libro: Il nascondiglio perfetto - Golem Edizioni.
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Torino, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Intervista con Antonella Manduca: tra scrittura, antiquariato e canto
Antonella Manduca è una scrittrice poliedrica e affascinante, capace di intrecciare passioni e professioni con un ritmo travolgente. Il suo ultimo romanzo, Il nascondiglio perfetto, ha suscitato grande interesse per la sua trama intrigante e la sua capacità di mescolare generi letterari differenti. Ma Antonella non è solo scrittrice: è anche antiquaria e corista in uno dei cori più antichi d’Italia. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, le sue passioni e i segreti che stanno dietro la creazione del suo libro.

Buongiorno Antonella, raccontaci qualcosa di te. Chi sei al di là della scrittura?
Antonella: “Sono una persona che ha avuto la fortuna di vivere tante esperienze diverse, sia in Italia che all’estero. Sono cresciuta in una famiglia semplice, con un padre calabrese e una madre piemontese, e la mia infanzia è stata segnata dal boom economico degli anni ‘60. Dopo il liceo classico, ho lavorato per un po’ nel pubblico impiego, e poi è arrivato mio marito, con la sua passione per l’antiquariato, e la mia vita è cambiata. Abbiamo vissuto in Francia per vent’anni, e lì ho lavorato come antiquaria, entrando in contatto con persone straordinarie. La scrittura, però, è sempre stata una mia grande passione, anche se, per un lungo tempo, l’avevo messa un po’ da parte nonostante mio padre, che era anche lui scrittore, mi spronasse a scrivere. Ho cominciato nel 1999, quasi per caso, con un contest su La Repubblica, ma è stato solo nel 2019, grazie al noto Massimo Tallone, che ho trovato il coraggio di scrivere seriamente. E poi c’è la musica: canto in un coro che quest’anno compie 150 anni! È una grande passione che si intreccia spesso con la scrittura.”

Parliamo del tuo ultimo libro, Il nascondiglio perfetto. Come lo descriveresti a chi non l’ha ancora letto?
Antonella: “Il nascondiglio perfetto – Golem Edizioni è un romanzo che sfida le etichette. Come dice Massimo Tallone nella prefazione, è un libro che non si lascia “imbalsamare” in un genere preciso. È un giallo, ma anche noir, realismo magico e romance, con una trama che scivola senza sforzo tra questi mondi. La storia si sviluppa principalmente a Torino, su due linee temporali. Da un lato, c’è il mistero della morte di un giovane antiquario, dall’altro, c’è Giulia, una guardarobiera che ha il potere di percepire il passato di chi ha indossato gli abiti che tocca. Ma il vero cuore del romanzo non è tanto il crimine, quanto la riflessione sulle ombre dell’animo umano e su come il passato torni sempre a galla. Quello che rende unico il romanzo, credo, è la mescolanza dei generi e la complessità psicologica dei personaggi, ognuno dei quali è un coprotagonista con una sua storia da raccontare.”

Come è nata l’idea per questo libro? Hai seguito un processo creativo particolare?
Antonella: “L’idea di Il nascondiglio perfetto nasce da due situazioni diverse. Una riguarda il fascino per l’idea di un potere soprannaturale legato agli oggetti. L’idea che qualcuno possa percepire il passato di chi ha indossato un abito è qualcosa che mi ha sempre affascinato. La magia e il mistero sono parte della vita quotidiana, non perché li abbia vissuti direttamente, ma perché credo nelle sincronicità, nei segnali che la vita ci manda. L’altra ispirazione arriva dall’esperienza di mio marito, che all’inizio della sua carriera ha lavorato con un vecchio antiquario. Quel personaggio mi ha dato lo spunto per creare Gualberto Foresta, uno dei protagonisti del libro. Un po’ di realtà, un po’ di magia, e voilà: nasce il romanzo!”

Qual è il personaggio o il tema a cui sei più legata in questo libro?
Antonella: “Sono molto legata ai personaggi femminili, soprattutto a Giulia, che ha un potere straordinario ma anche una grande vulnerabilità. Però, se devo essere sincera, mi sento particolarmente vicina a Cettina, la coinquilina di Giulia. È un personaggio fuori dalle righe, che rifiuta di adattarsi ai ruoli predefiniti dalla società. Ma il personaggio che mi ha coinvolta di più emotivamente è Marcella. Non posso dire troppo, perché è fondamentale per la trama, ma posso dire che è un personaggio che cresce, che cambia, e che conquista il lettore, portandolo a fare il tifo per lei.”

Come hanno reagito i lettori al tuo libro? Hai ricevuto un riscontro che ti ha colpito particolarmente?
Antonella: “Il riscontro che ho ricevuto è stato sorprendente. I lettori sembrano apprezzare non solo la parte crime, ma anche la riflessione più profonda che ho voluto inserire. La domanda che mi pongo, e che credo abbia colpito i lettori, è: esiste davvero un nascondiglio perfetto? Uno degli episodi che non dimenticherò mai è stato durante un firmacopie a Pinerolo, quando un bambino di undici anni si è avvicinato per regalare il libro a sua madre. Mi ha chiesto di dedicarglielo e, sinceramente, quel gesto mi ha emozionata profondamente. È stato un momento semplice, ma straordinario.”

Guardando al futuro, quali progetti hai in mente? Hai già un’idea concreta per un prossimo libro?
Antonella: “Ho mille progetti in mente! Sto lavorando su nuove storie che intrecciano la scrittura con la musica. Non voglio svelare troppo, ma credo che questa combinazione tra parole e melodie possa essere davvero potente. Quando scrivo, ho bisogno di un ambiente particolare: il mio studio, che è pieno di luce e dove il tempo sembra volare. Di solito scrivo nel tardo pomeriggio e mi capita spesso di arrivare fino a notte fonda. Per quanto riguarda l’ispirazione, non so se sia una benedizione o una maledizione, ma so che arriva all’improvviso, come una scintilla che fa scattare una nuova storia nella mia mente.”

Grazie Antonella per averci raccontato un viaggio così emozionante che unisce passione, determinazione e curiosità. Se non avete ancora letto Il nascondiglio perfetto, è il momento di farlo: un romanzo che non solo intrattiene, ma invita a riflettere sulle ombre e le luci dell’animo umano.

Elise Lacourt

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