Abuso sui minori: Il Consiglio d'Europa vuole compensare le vittime

"Chi ignora i casi di abuso del passato non può contrastare efficacemente i casi di abuso di oggi e di domani", afferma il relatore svizzero Pierre-Alain Fridez all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. "In Europa, non dobbiamo mai più chiudere gli occhi di fronte agli abusi sui bambini, che siano vittime di predatori sessuali, violenza ingiustificata o maltrattamenti in istituzioni pubbliche, private o religiose, che dovrebbero essere rifugi sicuri." Questo argomento ha convinto la maggioranza: un rapporto sulla situazione in Europa con chiare raccomandazioni è stato approvato oggi. Come la commissione responsabile del Consiglio d'Europa, che si era già espressa all'unanimità a favore di una rivalutazione completa, una chiara maggioranza nell'Assemblea Parlamentare vuole che i casi di abuso in Europa siano rivalutati secondo il modello svizzero: le sofferenze delle vittime devono essere riconosciute in tutta Europa e nei singoli paesi devono essere attuate misure di…
Bruxelles, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

"Chi ignora i casi di abuso del passato non può contrastare efficacemente i casi di abuso di oggi e di domani", afferma il relatore svizzero Pierre-Alain Fridez all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. "In Europa, non dobbiamo mai più chiudere gli occhi di fronte agli abusi sui bambini, che siano vittime di predatori sessuali, violenza ingiustificata o maltrattamenti in istituzioni pubbliche, private o religiose, che dovrebbero essere rifugi sicuri." Questo argomento ha convinto la maggioranza: un rapporto sulla situazione in Europa con chiare raccomandazioni è stato approvato oggi. Come la commissione responsabile del Consiglio d'Europa, che si era già espressa all'unanimità a favore di una rivalutazione completa, una chiara maggioranza nell'Assemblea Parlamentare vuole che i casi di abuso in Europa siano rivalutati secondo il modello svizzero: le sofferenze delle vittime devono essere riconosciute in tutta Europa e nei singoli paesi devono essere attuate misure di riparazione. Questo include abusi in case private, statali e ecclesiastiche, abusi in istituti di cura e adozioni forzate.

Rivalutazione basata sul modello svizzero

In Svizzera, un'iniziativa popolare, la cosiddetta "Iniziativa per la riparazione" lanciata dalla Fondazione Guido Fluri, ha portato a una legge statale che si concentra sul riconoscimento dell'ingiustizia, sulla rivalutazione scientifica e sul versamento di contributi di solidarietà. Oltre 12.000 sopravvissuti all'abuso infantile hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale dell'ingiustizia e un risarcimento, inoltre i casi di abuso sono stati affrontati dallo Stato.

In seguito al successo raccolto dall'iniziativa svizzera, gruppi di vittime e organizzazioni per la protezione dell'infanzia di tutta Europa si sono uniti dando vita a Justice Initiative e si sono battuti in favore di una soluzione analoga a livello del Consiglio d'Europa. Anche questo progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Guido Fluri. "Il fatto che il Consiglio d'Europa abbia deciso per una rivalutazione completa è un grande momento per i sopravvissuti di tutta Europa! La comunità europea deve fare tutto il possibile per garantire che coloro che sono stati colpiti dall'abuso infantile ricevano una forma di giustizia ancora nel corso del la loro vita", dichiara Guido Fluri.

La soluzione del Consiglio d'Europa funge da modello

Il Consiglio d'Europa esige che gli Stati membri procedano a una valutazione della situazione degli abusi sui minori nelle istituzioni nei nostri paesi (Doc. 15889 - Rapporto - Documento di lavoro (coe.int)). Le indagini devono essere approfondite e coprire abusi fisici, sessuali e psicologici. Le circostanze che hanno portato a tali abusi devono essere valutate paese per paese e includere l'assistenza in istituti pubblici, privati o religiosi, cure inadeguate, l'affido familiare in case private, l'allontanamento dei bambini da genitori considerati "non idonei", le adozioni forzate e le sterilizzazioni forzate.

Le autorità dovrebbero quindi riconoscere la sofferenza inflitta e offrire cure appropriate per i suoi effetti, se possibile. Ciò dovrebbe essere seguito da scuse formali e ufficiali da parte delle autorità alle vittime passate e presenti.

Infine, le vittime devono essere risarcite, indipendentemente dalla loro età: deve esserci riparazione ufficiale per tutte le vittime, per tutti i bambini che sono stati sottoposti a qualsiasi forma di violenza fisica, sessuale o psicologica e senza alcun limite di tempo per l'accertamento dei fatti. Di conseguenza, il periodo trascorso tra la perpetrazione dell'abuso e la sua rivelazione da parte della vittima non può giustificare il rifiuto di qualsiasi riparazione. L'importo del risarcimento deve essere sostanziale e proporzionato al danno e alla sofferenza causati.

Gli Stati devono avviare un programma completo di misure di prevenzione e sensibilizzazione, compreso il monitoraggio delle strutture di cura istituzionale e qualsiasi situazione in cui i minori vengano presi in carico, al fine di ridurre al minimo i rischi e rilevare i problemi nella fase più precoce possibile.

Una decisione importante per l'Italia

Abuso sui minori: Il Consiglio d'Europa vuole compensare le vittime

Quella del Consiglio d'Europa è una decisione importante per l'Italia, in quanto l'ultimo report redatto da Telefono Azzurro e Terres Des Hommes - con anche il contributo di Simone Padovani di Justice Initiative Italia - conferma il trend europeo dell'aumento dei casi. Già nel 2021 furono fatte raccomandazioni in merito a prevenzione ed educazione, monitoraggio dei casi a livello nazionale, oltre che a prevedere il riconoscimento dello status di vittima indifferentemente dalla prescrizione. Sulla base di queste raccomandazioni Justice Initiative Italia ha preparato una proposta di legge redatta da penalisti internazionali specialisti dei diritti dell'infanzia: essa si basa sulle raccomandazioni emerse dal report del 2021 e che sono esattamente in linea con quanto è stato riconosciuto dal Consiglio D'Europa. 

Il gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Gruppo CRC) di cui Justice Initiative Italia fa parte, nel rapporto del 2023 punta molto sulla prevenzione e sull'educazione, e raccomanda: " Al Dipartimento per le Pari Opportunità di attivare un monitoraggio periodico e costante per raccogliere e rendere disponibili dati più puntuali sull'entità del maltrattamento all'infanzia nel nostro Paese per poter meglio orientare le politiche di prevenzione e intervenire correggendo le disomogeneità territoriali nella presa in carico; di implementare il monitoraggio e la messa a regime dei fondi investiti per progetti sulla prevenzione e la cura dei minorenni maltrattati e abusati; di promuovere la regia pubblica degli interventi".

Nella proposta di legge di Justice Initiative Italia vengono toccati anche altri punti in linea con quanto promosso dal Consiglio D'Europa, come il riconoscimento delle vittime di abusi e violenze da minori e il riconoscimento dello status di vittima ai soggetti che hanno subito abusi e violenze da minori.

Oltre a portare avanti il dossier del Consiglio d'Europa, Justice Initiative gestisce centri in una dozzina di paesi europei: essi conducono campagne di politica nazionale basate su quattro pilastri centrali - verità, riconoscimento, riparazione, prevenzione. Tra i momenti salienti del lavoro di Justice Initiative dell'anno scorso c'è stata la consegna di oltre mezzo milione di firme a Bruxelles a sostegno di una nuova legislazione europea per una maggiore protezione dagli abusi nel mondo online.

Media Corner:

Per ulteriori informazioni: www.justice-initiative.eu

Dossier di stampa:
https://drive.google.com/drive/folders/1kbZY2NFFJJ7VXtHQhj0xPRJzS3fTEU0F

Qui potete scaricare la versione digitale del libro "SHAME - European Stories"
https://www.yumpu.com/en/document/read/68608817/shame-european-stories-e-book-strasbourg

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