Al Teatro San Genesio un tributo a Edward Albee con lo spettacolo in lingua inglese The American Dream e The Sandbox in scena dal 23 maggio

La rassegna di teatro in inglese che si tiene presso il Teatro San Genesio di Roma chiude la stagione con il tributo al drammaturgo americano recentemente scomparso con la messa in scena di due atti unici tra i più rappresentati della sua produzione.
ROMA, (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) Nell’ambito della rassegna di teatro in lingua originale inglese al Teatro San Genesio, dal 23 al 28 Maggio va in scena un tributo al grande e controverso drammaturgo americano Edward Albee, scomparso recentemente, con la messa in scena di due atti unici tragicomici tra i più noti della sua vasta produzione, The American Dream e The Sandbox.
Lo spettacolo presentato dalla compagnia filantropica e di lingua inglese Plays in Rome/The Rome Savoyards è diretto da Sandra Provost e interpretato da Carolyn Gouger, Rishad Noorani, ShelaghStuchbery, Edoardo Camponeschi e Fabiana De Rose.

Entrambi gli atti unici The Sandbox e The American Dream, scritti rispettivamente del 1959 e 1961 e non a caso, spesso rappresentati assieme, hanno importato negli Stati Uniti il Teatro dell’Assurdo, in particolare di Jonesco e Beckett, esprimendo nella dialettica dei personaggi la crisi del ‘Sogno Americano’. Un sogno che con il suo ottimismo, fiducioso impegno, investe la cultura americana del dopoguerra trasformando sempre più la sua forza programmatica iniziale in enfasi e culto dell’apparire. Ciò dà origine a una sorta di ‘doppio’ del Sogno, quello iniziale fondato su ideali di libertà, democrazia, lavoro per tutti, nonchè sulla costruzione di un mondo reale a essi corrispondente, e la sua degenerazione in un successivo ‘Sogno’ di bassi ideali utilitaristici, arricchimento arrivismo prestigio supremazia economica e sociale. I personaggi dell’opera attestano tale crisi attraverso la perdita di valori, di razionalità. La loro banalità si fonda su un’occulta ferocia, latente sotto le preoccupazioni fatue assunte come decisive, ma che in realtà affiora in situazioni verbali e lessicali tali da tradire un oscuro magma di grottesco horror. La scrittura scenica, tragicomica, si avvale dell’incrocio di linguaggi diversi: teatrale, televisivo, cinematografico. (Rif. Allì Caracciolo).
Un'analisi onesta e schietta, umoristica e diretta e ancora molto attuale della crisi di valori di una società.

La storia di "The American Dream" si volge intorno a Mommy, una moglie impositiva, Daddy un padre sempre dimesso e Grandma, la nonna perspicace e intelligente. Mommy and Daddy siedono in un salone spoglio e parlano del nulla. Mommy, vorrebbe portare Gradma in una casa di riposo. Daddy, non reagisce particolarmente all’idea mentre Grandma esprime tutto il suo pensiero contrario con interventi comici e pungenti. Arriva a trovarli Mrs. Barker, signora dai modi impostati e perfetti, come si conviene nel suo ruolo di Presidente dell’Associazione delle Donne e volontaria di molte altre Associazioni. Nessuno sembra ricordare il motivo della sua visita, neanche lei. La matassa comincia a districarsi quando rimaste sole, Grandma le racconta la storia di un figlio adottivo di Mommy e Daddy e contestualmente arriva un nuovo visitatore, The Young Man, ragazzo giovane, bello e aitante, come si conviene ai giovani di questa cultura e società.
L’assurdità dei dialoghi comici e frizzanti rivela presto la contraddizione del perseguire ideali utilitaristici e dell’apparenza, a fronte della perdita di valori e del senso delle cose. La contraddizione appunto del sogno americano, applicabile tuttavia e più in generale al tessuto sociale occidentale anche dei nostri tempi.
In "The Sandbox" invece un giovane ragazzo bello e aitante si allena con esercizi sportivi. Mommy and Daddy, arrivano e capiamo di trovarci in spiaggia. Portano con loro Grandma e la lasciano immersa nella sabbia. Ricomincia tra loro un dialogo insensate mentre Grandma “gioca” nella sabbia, lamentandosi. Il ragazzo interviene con commenti apparentemente superficiali e disinteressati ma capiamo presto che la sua presenza ha uno scopo e che egli in effetti è “L’Angelo della morte”.
Un atto unico breve che fornisce una cornice e una chiusura a The American Dream (nonostante sia stato scritto prima), quasi come uno scatto fotografico, con un epilogo surreale ma compiuto che conferma e ritrae il messaggio di entrambi i testi.

Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con Samuel French Ltd. e Josef Weinberger Ltd.

Repliche: da martedì a venerdì ore 20,30; sabato e domenica ore 17,30

Teatro San Genesio, Via Podgora, 1 (Viale Mazzini)

Biglietti: intero 15€, ridotto 13€ (gruppi e over 65, membri dell’associazione Plays in Rome ), ridotto 10€ (studenti e bambini)
Info e prenotazioni: [email protected]; Tel: 347-8248661
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The Rome Savoyards & Plays in Rome
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