FABRIANO, TEATRO GENTILE Stagione 2018 | 2019

Otto appuntamenti da ottobre 2018 ad aprile 2019
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

FABRIANO, TEATRO GENTILE
Stagione 2018 | 2019.

PROGRAMMA:

13 OTTOBRE
Imarts
MASSIMO LOPEZ, TULLIO SOLENGHI in
LOPEZ E SOLENGHI SHOW
scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con Jazz Company
diretta dal M° Gabriele Comeglio

18 NOVEMBRE
TIR Danza - stereopsis
COMPAGNIA JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA in
DE RERUM NATURA
concept, coreografia e costumi Nicola Galli
musica Banchieri, Henry, Ligeti, Penderecki, Radigue, Xenakis

20 DICEMBRE
Khora. Teatro
ALESSANDRO PREZIOSI in
VINCENT VAN GOGH
l’odore assordante del bianco
di Stefano Massini
regia Alessandro Maggi

3 GENNAIO
COMPAGNIA DELLA RANCIA in
GREASE
di Jim Jacobs e Warren Casey
regia Saverio Marconi

26 GENNAIO
RESIDENZA DI RIALLESTIMENTO
Khora. Teatro
VINICIO MARCHIONI e FRANCESCO MONTANARI in
UNO ZIO VANJA
di Anton Čechov
adattamento Letizia Russo
regia Vinicio Marchioni
9 FEBBRAIO
RESIDENZA DI ALLESTIMENTO
Marche Teatro – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli
ARTURO CIRILLO, VALENTINA PICELLO, ROSARIO GIGLIO
MARTA PIZZIGALLO, GIACOMO VIGENTINI in
LA SCUOLA DELLE MOGLI
di Molière
regia Arturo Cirillo
PRIMA ASSOLUTA

27 APRILE
Mente Comica
SERGIO MUNIZ, FRANCESCA NUNZI
DIEGO RUIZ, MARIA LAURIA in
CUORI SCATENATI
scritto e diretto da Diego Ruiz

FUORI ABBONAMENTO

12 DICEMBRE
BALLETTO DI SAN PIETROBURGO in
LO SCHIACCIANOCI
coreografie Marius Petipa
musiche Pëtr Il'ič Čajkovskij

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Prosa, musical, danza ce n’è per tutti i gusti nella stagione 2018/19 del Teatro Gentile di Fabriano che con largo anticipo svela il cartellone di otto appuntamenti da ottobre ad aprile promosso dal Comune con l’AMAT e rinnova la sua vocazione di “luogo di creazione artistica” ospitando ben due residenze.

L’inaugurazione della stagione il 13 ottobre è con Lopez e Solenghi show che vede in scena i due amatissimi mattatori, insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno show di cui sono interpreti e autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio che esegue dal vivo la partitura musicale. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni e interazioni con il pubblico.
Il 18 novembre spazio alla danza con De Rerum natura di Nicola Galli per la Compagnia Junior Balletto di Toscana, una creazione coreografica “alimentata da un’immagine di eterno movimento, dal desiderio di muoversi di sei corpi, legati da un pensiero sotterraneo che scorre sanguigno sotto la superficie della pelle”, come si legge nelle note allo spettacolo.
Alessandro Preziosi è Vincent Van Gogh, in manicomio, nell’omonimo spettacolo diretto da Alessandro Maggi al Gentile il 20 dicembre. La pièce è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Il testo di Stefano Massini è vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva”.
Una storia d’amore che nasce nelle “sere d’estate”, e poi tanto rock and roll, canzoni indimenticabili e coreografie travolgenti: sono gli ingredienti che hanno reso Grease, in più di 20 anni di repliche in Italia con la Compagnia della Rancia, un fenomeno che si conferma a ogni replica, più di 1.700 per oltre 1.750.000 spettatori. Una festa travolgente – per la regia di Saverio Marconi - che dal 1997 accende le platee italiane, e ha dato il via alla musical-mania trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”. Quale occasione migliore per accoglierlo al Teatro Gentile se non il periodo delle feste, il 3 gennaio.
Vinicio Marchioni interprete assieme a Francesco Montanari di Uno zio Vanja sarà al Teatro Gentile con tutta la compagnia Khora. Teatro nella residenza di riallestimento che precede lo spettacolo del 26 gennaio. Nell’adattamento di Letizia Russo, in assoluto rispetto delle dinamiche tra i personaggi e dei dialoghi del testo classico, lo spettacolo fa perno su precise note di contemporaneità della scrittura cecoviana per esaltarne la straordinaria attualità creativa. La regia di Vinicio Marchioni, attorniato da un cast di comprovata qualità artistica e professionale, prende le mosse da un profondo studio del meccanismo drammaturgico dell’originale, per restituirne pienamente il dovuto spessore culturale.
Di residenza in residenza, il Teatro Gentile accoglie Arturo Cirillo per la residenza di allestimento e il debutto in prima assoluta il 9 febbraio di La scuola delle mogli di Molière nella traduzione di Cesare Garboli, produzione di Marche Teatro, Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Napoli. Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori e inquieti sul desiderio e sull’amore; una commedia sapiente e di sorprendente maturità, dove convivono gioia e dolore, teatro comico e tragico.
La proposta del Teatro Gentile volge al termine il 27 aprile con Cuori scatenati, uno spettacolo che si annuncia carico di ironia scritto e diretto da Diego Ruiz, una divertentissima e moderna commedia degli equivoci portata in scena da Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria.
Un appuntamento di danza fuori appuntamento il 12 dicembre arricchisce la stagione. Il Balletto di San Pietroburgo, formazione russa che annovera tra le sue fila i migliori interpreti della tradizione ballettistica, interpreta Lo Schiaccianoci, celebre balletto in due atti di Marius Petipa sulla musica sognante e fantasiosa di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Il corpo di ballo, di rigorosa formazione accademica, porta in scena in maniera autentica tutta l'emozione e la romanticità propria di questo amatissimo balletto.

Per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare è stato azzerato il diritto di prelazione sull’acquisto degli abbonamenti in vendita dal 16 settembre alla biglietteria del teatro 0732 3644.

Una novità accompagna la prossima stagione teatrale: il Gentile aderisce ad Art Bonus, il sistema di incentivi fiscali a favore di chi decide di fare mecenatismo con erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. L’auspicio dell’Amministrazione Comunale e dell’AMAT è che tale adesione possa rappresentare un importante contributo allo sviluppo culturale di Fabriano e del suo territorio, il sostegno a uno dei più importanti teatri delle Marche e alla collettività tutta.
13 OTTOBRE
LOPEZ E SOLENGHI SHOW


scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la Jazz Company
diretta dal M. Gabriele Comeglio


Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, scketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di Tale e Quale Show. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.

La scintilla del ritorno insieme sul palco è scoccata proprio a Tale e Quale Show. Carlo Conti ci vide esordire con un’altra accoppiata, quella di Simon e Garfunkel e da nostro affezionato fan espresse il desiderio di volerci rivedere di nuovo in scena insieme. Da lì è partito tutto, anche se l'idea di tornare a lavorare in coppia ronzava già da tempo nelle nostre teste, agevolata dal fatto che, abitando nello stesso condominio, la frequentazione e l’amicizia non si sono mai interrotte. In sede di scrittura e composizione del tutto, l'idea dominante è stata subito quella di riappropriarci del nostro marchio di fabbrica che ci ha contraddistinto fin dall’esordio col Trio, coniugandolo su nuovi contenuti. Ne è così scaturito un racconto scenico senza un apparente filo conduttore, un po' a scatole cinesi, dove una semplice frase o una singola intonazione possono agevolare la scena successiva. Rispetto ai precedenti spettacoli si è poi aggiunta una consistente parte musicale, coadiuvata da cinque musicisti che sono in scena accanto a noi. Il divertimento è predominante, ma non mancano momenti di profonda emozione, come quello in cui ricordiamo Anna e l'applauso che ne scaturisce ogni sera sembra non finire mai. Anche per noi che lo viviamo dal palco rappresenta un momento magico in cui riannodiamo le fila della nostra identità. Quei dodici anni passati insieme hanno inevitabilmente scolpito po’ di ognuno di noi negli altri due, è per questo che salendo sul palco ogni sera avvertiamo la meravigliosa sensazione di portare una parte di Anna con noi. Una grande complicità in tutto questo ci viene dal nostro pubblico, che sera dopo sera ci dimostra il suo immutato affetto, con la gioia di ritrovare dei vecchi amici, quasi dei parenti ritrovati: questa è la netta sensazione che ricaviamo dai loro applausi, dalle loro risate, dalle loro emozioni.

18 NOVEMBRE
DE RERUM NATURA


concept, coreografia e costumi Nicola Galli
danza Sofia Barilli, Laura Beschi, Riccardo De Simone
Gloria Dorliguzzo, Margherita Dotta, Paolo Soloperto
musica Banchieri, Henry, Ligeti, Penderecki, Radigue, Xenakis
passacaglia per viola e violoncello Giacomo Gaudenzi
produzione TIR Danza, stereopsis
in collaborazione con Compagnia Junior Balletto di Toscana
diretta da Cristina Bozzolini
in collaborazione con Civitanova Danza Festival & AMAT
con il supporto di Fondazione Fabbrica Europa, Cantieri Danza
una produzione nata dal progetto Prove d'Autore XL - azione Network Anticorpi XL


Con sorprendente attenzione per la spiegazione dei fenomeni, il poeta e filosofo Lucrezio nell'opera De rerum natura descrive "la natura delle cose". Il poema latino, sorta di enciclopedia che illumina la “materia oscura”, svela con delicata poesia e contenuti anticipatori della scienza moderna la realtà del cosmo e l'uomo. Un'opera dedicata all'unione e alla disunione degli atomi, alla vastità dello spazio, allo sviluppo temporale, alla nascita, al declino, all'intelletto e all'anima dell’uomo; da cui traspare uno sguardo vibrante e vivido sull'intreccio dei fenomeni naturali per raccontare l'infinita mutazione del mondo e la ciclica rigenerazione. Questa immagine di eterno movimento alimenta nella creazione coreografica il desiderio di muoversi di sei corpi, legati da un pensiero sotterraneo che scorre sanguigno sotto la superficie della pelle. Dall'articolazione del gesto fluisce un disegno anatomico che si diffonde fino alle parti più minute del corpo, penetrando poroso dall'epitelio e fin dentro le ossa. I corpi si uniscono in una composizione scenica nella quale la costruzione, la distribuzione degli elementi, il rapporto di correlazione e interdipendenza formano un complesso organico e respirante.

Eleganza e fascino rifulgono nella giovinezza imberbe del Balletto di Toscana Junior. Nicola Galli ne guida i sei interpreti con forte sintesi: quasi verso l'incarnazione (almeno iniziale) dei fenomeni descritti nei solo otto frammenti presenti dal De Rerum Natura di Lucrezio. L'essere insetti striscianti a terra, l'essere acqua, vento che scuote e scompagina, e poi parte di un cosmo in continua evoluzione atomistica (bei duetti, grande flessuosità) e infine osservatori di una trasformazione della materia in luce, danza di tre aste al neon rotanti nel buio buissimo. Marinella Guatterini, “Il Sole 24 Ore”

È prova di maturità, di sensibilità e temperamento, di qualità di linguaggio, la traduzione da un alfabeto testuale ad uno motorio attuata da Nicola Galli nel suo De rerum natura. [...] Un campionario di flora e fauna, di sostanza organica e respirante, si materializza nei corpi fluidi e scattanti dei performer, in sintonia con un pulsante tessuto musicale. Nell'articolazione anatomica delle loro membra si manifesta una continua mutazione in atto: dagli amorfi insetti e rettili striscianti partoriti da un telo nero, alla posizione eretta; dalla liquida gestalità a quella alata, agli informi vegetali scossi da brezze e da vibrazioni, mentre ondate di suoni e rumori naturali modellano gli astratti corpi. Oscillanti in più direzioni esplorano lo spazio muovendo posture in cerchio o schierati ai lati, nelle estensioni di braccia e di gambe come alberi nella giocosità campestre di brevi corse, saltelli e rotolamenti. Quei corpi imberbi osservano ancora i mutamenti in loro e nel paesaggio quando il fondale crolla mostrando la nudità della scena. Un mondo inesplorato. A rischiare appena la semioscurità incombente sono dei punti luce che circoscrivono dei duetti di creature umane. I suoni siderali seguiti a un crepitio di materia che brucia , lasciano posto alla purezza vocale del Madrigale a un dolce usignolo di Adriano Banchieri mentre i corpi osservano la 'danza' di tre barre al neon che, calando dall'alto, nel buio, si posizionano in geometrie variabili fino a diventare un mistico monolite incantatorio. Giuseppe Distefano, “Danza&Danza”
20 DICEMBRE
VINCENT VAN GOGH
l’odore assordante del bianco


di Stefano Massini
testo vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005
con Alessandro Preziosi
e con Francesco Biscione
Massimo Nicolini, Roberto Manzi
Alessio Genchi, Vincenzo Zampa
regia Alessandro Maggi
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta
musiche Giacomo Vezzani
supervisione artistica Alessandro Preziosi
coproduzione Khora.teatro, TSA - Teatro Stabile d’Abruzzo
in collaborazione con Festival dei due mondi – Spoleto


Le austere pareti di una stanza del manicomio di Saint Paul. Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? è il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire da quelle mura, la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, interpretato da Alessandro Preziosi, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Il testo vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” (dalla motivazione della giuria) firmato da Stefano Massini con la sua drammaturgia asciutta ma ricca di spunti poetici, offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.

Sospensione, labilità, confine. Sono questi i luoghi, accidentati e mobili, suggeriti dalla traiettoria, indotti dallo scavo. Soggetti interni di difficile identificazione, collocati nel complesso meccanismo dell’organicità della mente umana. Offerti e denudati dalla puntuale dinamicità e dalla concretezza del testo, aprono strade a potenziali orizzonti di ricerca. La scrittura di Massini, limpida, squisitamente intrinseca e tagliente, nella sua galoppante tensione narrativa, offre evidentemente la possibilità di questa indagine. Alessandro Maggi

3 GENNAIO
GREASE


di Jim Jacobs e Warren Casey
regia Saverio Marconi
produzione Compagnia della Rancia


Una storia d’amore che nasce nelle “sere d’estate”, e poi tanto rock and roll, canzoni indimenticabili e coreografie travolgenti: sono gli ingredienti che hanno reso Grease, in più di 20 anni di repliche in Italia con la Compagnia della Rancia, un fenomeno che si conferma a ogni replica, più di 1.700 per oltre 1.750.000 spettatori. Una festa travolgente che dal 1997 accende le platee italiane, e ha dato il via alla musical-mania trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”, un cult intergenerazionale. Dopo il successo della nuova edizione in tour nella scorsa stagione, che ha collezionato una lunga serie di entusiasmanti “tutto esaurito”, e in attesa del tour 2018-2019, il musical sarà in scena anche nell’estate 2018 con tappe in tutta Italia: nel 2018 si festeggiano i 40 anni dall’uscita del film con John Travolta e Olivia Newton-John e Grease non è mai stato così attuale.

In 20 anni di successi strabilianti in Italia, nella versione della Compagnia della Rancia, Grease si è trasformato in una macchina da applausi, cambiando il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro. Oggi è una festa da condividere con amici e famiglie, senza riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare: un inno all'amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell'adolescenza, oltre che a un'epoca - gli anni '50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di GREASE per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film e alle indimenticabili canzoni, l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle e sbarazzine gonne a ruota. Grease, con la sua colonna sonora elettrizzante da Summer Nights a You're the One That I Want (le liriche italiane sono firmate da Franco Travaglio e Michele Renzullo) e le coreografie irresistibili, piene di ritmo ed energia, ha fatto innamorare (e ballare) intere generazioni, ed è stato capace di divenire fenomeno pop, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, con personaggi diventati vere e proprie icone generazionali: un gruppo coinvolgente, capitanato da Danny Zuko, il leader dei T-Birds, innamorato di Sandy, la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile. Insieme a loro, l’esplosivo Kenickie, la ribelle e spigolosa Rizzo, i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo “angelo”.
Il regista Saverio Marconi, pur conservando tutti gli ingredienti che hanno reso Grease uno successo senza tempo, propone una nuova lettura di alcuni momenti, coadiuvato dalle coreografie di Gillian Bruce e da Mauro Simone regista associato: non sveliamo di più, lasciando agli spettatori la possibilità di lasciarsi sorprendere e travolgere dalla “GREASEMANIA”. Il team creativo comprende anche Gabriele Moreschi che ha disegnato la nuova scenografia, Carla Accoramboni per i costumi, Valerio Tiberi, che firma il disegno luci insieme a Francesco Vignati, il supervisore musicale Marco Iacomelli, Riccardo Di Paola per gli arrangiamenti e le orchestrazioni, la direzione vocale di Gianluca Sticotti ed Enrico Porcelli, per un totale di oltre 60 persone tra cast, team creativo, tecnico e organizzativo impegnati in questa magia coloratissima e luminosa che si ripete ogni sera.

26 GENNAIO
RESIDENZA DI RIALLESTIMENTO
UNO ZIO VANJA


di Anton Čecov
adattamento Letizia Russo
con Vinicio Marchioni, Francesco Montanari
e con Lorenzo Gioielli, Milena Mancini, Nina Torresi
Alessandra Costanzo, Andrea Caimmi, Nina Raia
regia Vinicio Marchioni
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Milena Mancini, Concetta Iannelli
musiche Pino Marino
luci Marco Palmieri
produzione KHORA. Teatro, Teatro della Toscana


Il 26 ottobre del 1899 Anton Čechov fa rappresentare al Teatro d’Arte di Mosca Zio Vanja, oggi considerato uno dei drammi più importanti dello scrittore di Taganrog. Protagonista dei quattro atti originali è Ivan Petrovic Voiniskij, zio Vanja appunto, che per anni ha amministrato con scrupolo e abnegazione la tenuta della nipote Sonja versandone i redditi al cognato, il professor Serebrjakov, vedovo di sua sorella e padre di Sonja. Unica amicizia nella grigia esistenza di Vanja e di Sonja è quella del medico Astrov, amato senza speranza da Sonja. Per il resto sono tutti devoti al professore, che credono un genio. Serebrjakov si stabilisce con i due, insieme alla seconda moglie, Elena. Le illusioni sono presto distrutte: alla rivelazione che l'illustre professore è solo un mediocre sfacciatamente ingrato, zio Vanja sembra ribellarsi: in un momento d'ira arriva a sparargli, senza colpirlo. Nemmeno questo gesto estremo modifica il destino di Vanja e di Sonja, che riprendono la loro vita rassegnata e dimessa, sempre inviando le rendite della tenuta al professore tornato in città con la moglie.
Lo stile di Cechov, semplice e sobrio, modellato sul tragicomico quotidiano restituisce con fascino irripetibile e struggente le complesse sfaccettature dell’esistenza umana anticipando e influenzando tutti i motivi successivi della drammaturgia occidentale europea e nordamericana. L’adattamento di Zio Vanja di Letizia Russo, nel rispetto della linea editoriale di Khora.teatro, ha l’obiettivo di riavvicinare il pubblico ai classici della storia del teatro facendo perno su precise note di contemporaneità della scrittura cecoviana per esaltarne la straordinaria attualità creativa.

I temi universali della famiglia, dell’arte, dell’amore, dell’ambizione e del fallimento, inseriti in una proprietà ereditata dai protagonisti della vicenda di Zio Vanja, sono il centro della messa in scena. Cosa resta delle nostre ambizioni con il passare della vita? E se fossimo in Italia oggi, anziché nella Russia di fine 800? La nostra analisi del capolavoro cechoviano parte da queste due domande, che aprono squarci di riflessioni profondissime, attraverso quello sguardo insieme compassionevole, cinico e ironico proprio di Anton Cechov finalizzato a mettere in scena «gli uomini per quello che sono, non per come dovrebbero essere». Vinicio Marchioni

9 FEBBRAIO
RESIDENZA DI ALLESTIMENTO
LA SCUOLA DELLE MOGLI
PRIMA ASSOLUTA


di Molière
traduzione Cesare Garboli
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio
Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
regia Arturo Cirillo
assistente alla regia Mario Scandale
assistente scenografa Eleonora Ticca
assistente costumista Nika Campisi
produzione Marche Teatro – Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile di Napoli


Arturo Cirillo si è avvicinato al teatro attraverso lo studio della danza, sia classica che contemporanea. Si diploma, come attore, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1992. Ha lavorato come interprete con Massimo Castri, Pierpaolo Sepe, Davide Iodice, Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, Tito Piscitelli, Massimiliano Civica e, soprattutto, con Carlo Cecchi, restando nella sua compagnia dal 1993 al 2002. Tra i riconoscimenti vinti ricordiamo: diversi premi Ubu sia come regista che come interprete, premio Coppola-Prati, premio Hystryo, premio Vittorio Gassman, premio Vittorio Mezzoggiorno, e il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro in più occasioni. Successivamente si dedica anche alla regia teatrale, tra cui ricordiamo Mettiteve a fa’ l’amore cu me! di Eduardo Scarpetta, Le cinque rose di Jennifer, L’ereditiera e Ferdinando tutti di Annibale Ruccello, Fatto di cronaca di Raffaele Viviani a Scampia, La piramide di Copi, L’inseguitore di Tiziano Scarpa, La morsa di Luigi Pirandello, Il vantone di Plauto/Pasolini, Lo zoo di vetro di Tennessee Williams, La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, Liolà di Luigi Pirandello, Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, Lo zoo di vetro di Tennesse Williams e Lunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill. Nel cinema ha lavorato come attore con Mario Martone, Silvio Soldini, Wilma Labate, Tonino De Bernardi, Francesco Suriano. Per la lirica, Cirillo firma le regie di L'Alidoro di Leonardo Leo e direzione di Antonio Florio; Napoli milionaria! di Nino Rota da Eduardo De Filippo con la direzione musicale di Giuseppe Grazioli; La donna serpente di Alfredo Casella, condotta da Fabio Luisi e successivamente da Gianandrea Noseda; La cenerentola di Gioachino Rossini diretta da Lin Yi-Chen.

Con il TSM (oggi Marche Teatro) ha diretto e interpretato Otello di William Shakespeare (2009), L’avaro di Molière (2010), Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi (2010), La purga di Georges Feydeau (2012), e ha portato in scena a Parigi, lo spettacolo, già nel suo repertorio, Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello. Marche Teatro ha co-prodotto assieme a Tieffe Teatro Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee.
Nel 2018 Cirillo porterà in scena La scuola delle mogli di Molière, una co-produzione Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile di Napoli.
27 APRILE
CUORI SCATENATI


di Diego Ruiz
con Sergio Muniz, Francesca Nunzi
Diego Ruiz, Maria Lauria
regia Diego Ruiz

Nuova esilarante commedia di Diego Ruiz, esperto nel mettere in scena i rapporti di coppia e le sue innumerevoli sfaccettature, Cuori scatenati affronta gli amori ormai finiti che in realtà non finiscono mai.

Il ritorno di fiamma, si sa, può essere molto pericoloso. Quando il fuoco della passione sia accende tra Diego e Francesca, le scintille divampano in maniera esagerata! se poi a spegnere l'incendio ci si mette uno come Sergio Muniz, la situazione diventa veramente incontrollabile! e cosa succederebbe se la futura sposa, praticamente con un piede sull'altare, venisse a scoprire tutto?
Una coppia scoppiata da anni si incontra clandestinamente per un'insensata ultima notte d'amore prima di suggellare il divorzio definitivo, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo, anzi dietro la porta.
Vale la pena dare una seconda possibilità? oppure si rischia di ritrovarsi la solita minestra riscaldata? riuscirà mai un nuovo amore a non subire il fastidiosissimo paragone con quello pecedente? e come la mettiamo col tradimento? la fedeltà è una predisposizione mentale, una scelta morale o un'imposizione?
Questi e tanti altri interrogativi sono alla base di questa spassosa commedia in cui tutti i personaggi si trovano nel posto sbagliato nel momento più sbagliato, dando vita a una girandola di equivoci e situazioni paradossali che li porteranno a ricorrere a tutto il loro sangue freddo per gestire una serata che li metterà a dura prova. Una serata che farà a dir poco fibrillare quattro cuori scatenati!

FUORI ABBONAMENTO
12 DICEMBRE
LO SCHIACCIANOCI


musiche Pëtr Il'ič Čajkovskij
coreografie Marius Petipa
corpo di ballo Balletto di San Pietroburgo


Amore, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie incantate del Balletto di San Pietroburgo rendono partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un'atmosfera fatata di festa, Lo Schiaccianoci è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi. Per questo è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. La conclusione è segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale.

BALLETTO DI SAN PIETROBURGO
Saint Petersburg Classical Ballet Tradition

Il Balletto di San Pietroburgo Classical Ballet Tradition o anche anticamente chiamato “Balletto sul Neva” è una storica compagnia privata nata a San Pietroburgo nel 1887. Nasce per volontà di nobili borghesi russi con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico, ma anche di ricercare nuove forme coreografiche. Il corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La selezione è molto attenta nello scegliere i migliori ballerini e artisti provenienti dai più grandi teatri russi. Il repertorio della Compagnia include titoli classici come Lo Schiaccianoci, Il Lago dei Cigni, La bella addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Cenerentola, Romeo e Giulietta, Carmen, Il Corsaro, Bayadere. Già da tempo il Balletto è stato ospite in numerosi paesi di tutto il mondo come Germania, Francia, Spagna, Sud Africa, Argentina, Stati Uniti, Brasile, Cina riscuotendo sempre grande apprezzamento sia dal pubblico sia dalla critica. L’attuale direttore artistico della compagnia è Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk, vincitore di numerosi concorsi internazionali di balletto, che ha collaborato a lungo come solista anche con molte compagnie di balletto di Mosca. Come ballerino solista è stato partner di famose ballerine russe come Nadezhda Pavlova, Marina Bogdanova, Ludmila Semenova. Ha partecipato a tournée con Massimiliano Guerra e Valentina Kozlova.
Scopo della compagnia è di conservare il patrimonio tradizionale del balletto classico riunendo i più alti elementi classici della scuola di balletto russo.
Tutti i costumi e le scenografie sono state create appositamente per la tournée italiana, sulla base dei canoni artistici del grande teatro imperiale russo. Le coreografie e le scenografie rispettano le regole tecniche e grafiche della classica produzione di Marius Petipa, impegnando i migliori scenografi russi.

NUOVI ABBONAMENTI
Per dare la possibilità di scegliere un buon posto anche a quanti nelle ultime stagioni non l’hanno potuto trovare è stato azzerato il diritto di prelazione.

UNA DMENICA PER TE!
Per rendere più semplice l’acquisto del nuovo abbonamento a coloro che vorranno assicurarsi il posto desiderato, il botteghino del Teatro Gentile resterà aperto domenica 16 settembre dalle ore 11 alle ore 17. La campagna abbonamenti prosegue da lunedì 17 a domenica 23 settembre dalle ore 18 alle ore 20.

PROSA [7 SPETTACOLI]
PRIMO SETTORE INTERO € 158,00 RIDOTTO € 126,00
SECONDO SETTORE INTERO € 126,00 RIDOTTO € 95,00
TERZO SETTORE INTERO € 95,00 RIDOTTO € 63,00
LOGGIONE UNICO € 50,00

BIGLIETTI
Sabato 6 e domenica 7 ottobre vendita biglietti per tutti gli spettacoli. La biglietteria del Teatro Gentile è aperta dalle ore 18 alle ore 20. Dal 12 ottobre la biglietteria del Teatro Gentile è aperta due giorni precedenti lo spettacolo dalle ore 16 alle ore 19; nei giorni di spettacolo dalle ore 19, la domenica di spettacolo dalle ore 16.

PROSA
PRIMO SETTORE INTERO € 25,00 RIDOTTO € 20,00
SECONDO SETTORE INTERO € 20,00 RIDOTTO € 15,00
TERZO SETTORE INTERO € 15,00 RIDOTTO € 10,00
LOGGIONE UNICO € 8,00

INSIEME AI GIOVANI È PIÙ GENTILE
Acquistando contestualmente due abbonamenti [uno per persona adulta + uno per under 18] il costo del secondo abbonamento, dedicato ai giovani under 18, è di 70 euro. La stessa formula è valida anche per l’acquisto dei singoli biglietti: un biglietto intero per l’adulto + un biglietto al prezzo speciale di 10 euro per il giovane under 18. La promozione è valida esclusivamente nel I e II settore, fino ad esaurimento posti disponibili.

RIDUZIONI
Giovani fino a 25 anni, sopra i 65, iscritti scuole di teatro e danza della città, soci Fenalc, Circolo Arci, DLF, Iscritti Università della Terza Età e Università Popolare di Fabriano, previa esibizione della tessera e del documento di riconoscimento.

DIRITTO DI PREVENDITA
2 euro, applicato su tutti i biglietti fino al giorno precedente lo spettacolo.

VENDITA ON LINE
www.vivaticket.it

INFORMAZIONI
Biglietteria Teatro Gentile 0732 3644 [nei giorni di apertura indicati] www.comune.fabriano.gov.it
Città di Fabriano Assessorato alla Cultura 0732 709223 – 0732 709319
AMAT 071 2072439 www.amatmarche.net
Call Center 071 2133600

INIZIO SPETTACOLI
feriali ore 21 | domenica ore 17
Ufficio Stampa