PERUGIA. ASSEMBRAMENTI? NON SOLO AL CENTRO STORICO!

Parco Sant’Anna e gli incontri conviviali di fine settimana che il Sindaco non sa! Il primo cittadino, la sua Giunta e specialmente l’Assessore alla sicurezza e alla Protezione Civile Luca Merli, dovrebbero fare più attenzione agli assembramenti; sopratutto a quelli che non avvengono sulla scalinata del Duomo o nei bar al centro storico.
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Parco Sant’Anna e gli incontri conviviali di fine settimana che il Sindaco non sa!

Il primo cittadino, la sua Giunta e specialmente l’Assessore alla sicurezza e alla Protezione Civile Luca Merli, dovrebbero fare più attenzione agli assembramenti; sopratutto a quelli che non avvengono sulla scalinata del Duomo o nei bar al centro storico.

Sabato pomeriggio, 20 giugno 2020.

In un bel pomeriggio assolato e caldo, mentre il nostro amato Sindaco rende giustamente pubblico omaggio alle vittime del nazismo in Borgo XX Giugno, nel nostro parco in questione, un magnifico spazio verde di circa 4 ettari a ridosso del centro storico di Perugia che, tra le altre cose, avrebbe bisogno di più attenzione da parte dei responsabili politici della nostra città in quanto il suo stato, sia come manutenzione del verde che come arredi (se così ancora si possono definire) che versano in condizione se non pietose sicuramente pessime (ma questo è un altro discorso) si organizzano riunioni e assembramenti; senza il minimo rispetto per le distanza di protezione e relative mascherine.

Si ha la sensazione che in questo spazio verde pubblico, l’espressione “divieto di assembramento”, come misure messe in atto dal Comune ; in ragione di ciò che il Governo ha stabilito per contrastare la diffusione dell’epidemia causata dal famigerato virus, non trovano ragione d’essere per chi il sabato pomeriggio intende stare insieme senza un minimo di cautela.

Mettiamo per ipotesi che l’incontro visibile nella foto (volutamente sfuocata per rispettare la privacy), che non è l’unico in quel momento, fosse di collaboratrici domestiche e badanti che gestiscono gente anziana e soggetta più di altri ad eventuali possibilità di essere infettati quali conseguenze estreme porterebbe?
Un ruolo sociale con delle prerogative ben precise che presuppongono una responsabilità di comportamenti non derogabile.
Con questo eventuale sconsiderato comportamento quanti danni seri potrebbero causare agli anziani che assistono?
Ma se i responsabili diretti sono loro, altrettanto lo sono chi non vigila perché questo non accada.
La responsabilità è tanto loro quanto altrettanto dell'amministrazione comunale che non mette in atto tutti gli strumenti necessari per fare in modo che questi comportamenti di gente irresponsabile, assolutamente non avvengano.
Non dobbiamo solo pensare a controllare le parti di Perugia che più sono blasonate e che fanno presa maggiormente sui cittadini, portando più prestigio ai politici della maggioranza che occupano, pro tempore, le poltrone di consiglieri ed assessori.
Perugia è tutta la stessa città e nella stessa città i cittadini sono tutti uguali, dalla periferia al centro storico e il virus questo lo sa e non fa distinzione tra il centro e la periferia!

Giampiero Tamburi

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