CIP Sardegna: a Dolianova il presidente Cristina Sanna per sensibilizzare i disabili agli sport paralimpici

“Non finirò mai di stupirmi – dice Cristina – perché quando vengo coinvolta in queste iniziative non mancano mai le descrizioni commoventi e molto intime che ci lasciano comunque a bocca aperta anche se esternate da amici carissimi. Contributi unici che meriterebbero di essere recepiti direttamente da chi vive a stretto contatto con una disabilità
Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Cogliere sempre tutte le occasioni per spendere due parole sulla mission del CIP Sardegna. Il presidente Cristina Sanna, quando tempo e lavoro glielo consentono, sale in macchina e si dirige dove la sua presenza viene appassionatamente caldeggiata.

A Dolianova, per esempio, la società locale di atletica sta sentendo la necessità di aprirsi al paralimpismo e ai temi dell’inclusione. Per portare avanti l’obiettivo aveva bisogno di testimonianze pregnanti per rendere fattibile al più presto questo desiderio. Cristina ha detto la sua durante il convegno intitolato “Diventa inclusiva”, circondata anche da persone a lei care come il consigliere CIP Sardegna e delegato regionale della FISPES Carmelo Addaris, l’atleta di sitting volley Moreno Marchetti e il team interamente paralimpico della Sa.Spo Cagliari capeggiato dai tecnici Katia Pilia e Antonio Murgia.

“Non finirò mai di stupirmi – dice Cristina – perché quando vengo coinvolta in queste iniziative non mancano mai le descrizioni commoventi e molto intime che ci lasciano comunque a bocca aperta anche se esternate da amici carissimi. Contributi unici che meriterebbero di essere recepiti direttamente da chi vive a stretto contatto con una disabilità. A Dolianova ho visto tante persone, però mancavano i disabili fisici e intellettivi. Spendere belle parole e dire la propria non basta, dobbiamo prodigarci per stanare chi vive chiuso in casa e fargli capire che lo sport ha la forza di capovolgere gli stati d’animo più pessimisti e di assicurare una migliore qualità di vita”.

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