Russia, poche ore alla scadenza dell'ultimatum. I testimoni di Geova rischiano il bando.

Cresce la preoccupazione delle comunità italiane e russe dei testimoni di Geova per la possibile proscrizione del loro culto in Russia. In gioco la libertà religiosa e i diritti civili di cittadini e organizzazioni.
San Benedetto del Tronto, (informazione.it - comunicati stampa - società) L’ufficio del procuratore generale della Federazione Russa ha inviato all’organizzazione dei Testimoni di Geova in Russia una lettera formale che annuncia la proscrizione del nostro culto, sebbene in Russia ci siano quasi 180.000 Testimoni di Geova. L’ultimatum scade il 23 settembre prossimo.
La lettera minaccia lo scioglimento del nostro ente giuridico in Russia a meno che i Testimoni di Geova cessino quelle che il governo definisce attività “estremiste”. Questo ultimatum ha implicazioni molto estese e preoccupanti. Ingiunzioni del genere, infatti, spesso preludono a una escalation di violazioni di diritti umani verso molti altri cittadini e organizzazioni. Lo conferma il fatto che il 20 luglio scorso sia entrata in vigore in Russia una nuova legge che criminalizza qualsiasi individuo o associazione religiosa “diffonda informazioni sulle proprie credenze” senza il permesso del governo. Alcuni considerano questa nuova legge più dannosa per la libertà di espressione e di culto rispetto alle leggi in vigore nell’ex Unione Sovietica.
Per maggiori informazioni
Contatto
Roberto Guidotti
Via Conquiste 15, interno 9
630174 Italia
Ufficio Stampa