LUCI ZUMTOBEL E FOTO DI RINO GIARDIELLO PER IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, noto anche con l’acronimo MANN, oltre ad essere il museo più importante della città partenopea è anche uno dei più importanti al mondo per quanto riguarda l’epoca romana. 

I recenti lavori di restauro del Museo Archeologico Nazionale di Napoli comprendono la totale sostituzione degli impianti illuminotecnici nell’ala costituita dalla Sala Farnese e Farnesina, dalla Sala dei Mosaici e dal gran Salone della Meridiana. 

Curare l’illuminazione di un museo deve soddisfare una molteplicità di esigenze, dall’illuminazione vera e propria per i visitatori a quella delle opere esposte dando il giusto risalto ad ognuna di esse e, per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sono stati scelti gli apparecchi illuminanti Zumtobel. Per documentare i nuovi allestimenti è stata richiesta la prestazione professionale del fotografo di architettura Rino Giardiello, noto per la sua sensibilità interpretativa oltre alle indispensabili capacità tecniche. Rino Giardiello è uno dei pochi fotografi di architettura ad adoperare una fotocamera Sigma, l’unica al mondo ad essere dotata di sensore Foveon, il sensore a strati che coniuga l’inconfondibile resa della pellicola coi vantaggi del digitale.

Un servizio fotografico complesso per un impianto di illuminazione curato nei minimi dettagli dalla Zumtobel e per questo pubblicato sul magazine di architettura ArchiReview. Prendiamo, per esempio, il Gran Salone della Meridiana dove si sono dovute creare diverse illuminazioni per dare risalto alle diverse parti in base alle specifiche richieste del Museo. Sono state quindi scattate, dallo stesso punto di vista, diverse foto con le varie soluzioni di luce. Foto di grande qualità per cercare di rendere l’impatto che si prova dal vivo per una sala studiata per gli occhi dei visitatori e non certo per la fotografia.

Il servizio fotografico realizzato da Rino Giardiello per Zumtobel è stato pubblicato su Lightlive e, con foto e testi diversi, sulla rivista di architettura ArchiReview.