Comunicati Stampa
Politica e Istituzioni

Sprecopoli a 5 Stelle e casta della Pubblica Amministrazione Disparità nelle Forze Armate

Trattamenti economici e sprechi nella Pubblica amministrazione e non solo in politica. Si propongono tagli e riequilibrio delle disparità di trattamento economico soprattutto tra ufficiali e truppe
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Alla presentazione delle liste elettorali per le recenti elezioni politiche tra i 15 mila candidati grillini l’80% non aveva un lavoro, offrendo così la speranza (di impiego) a disoccupati, studenti e fannulloni. All’indomani del voto, gli eletti del Movimento 5 Stelle risultano essere presidenti di banca, figli di sindaco, commercialisti, avvocati, generali dell’esercito, marina et similia. Il placido regno borghese che da Nord a Sud passando per il Centro arriva in Aula, pronto a farsi casta, a immagine e somiglianza del nuovo capo del M5S Luigi Di Maio, ad ingrossare le file dell’anti casta che poi non è. “Ai tagli della politica andrebbero aggiunti i tagli alle caste dei dirigenti di ogni amministrazione pubblica ed alle forze armate – esordisce Maria Antonietta Daloia, dirigente regione Lazio per il PLI- limitatamente ai dirigenti. Proprio iniziando a dare l’esempio di buona volontà dalla decurtazione del divario tra dirigenza e comparto ad ogni livello statale. Il nuovo riordino, ha portato solo vantaggi agli ufficiali-dirigenti e creando disparità economica di trattamento tra l’ufficiale ed il volontario in ferma permanete, allargando la forbice tra ufficiali, sottoufficiali e ruolo truppa, dove il comparto è e resta sempre più discriminato. I volontari delle Forze armate hanno difficoltà a vivere dignitosamente con le loro famiglie con uno stipendio che oscilla tra i 1.300 ai 1.400 euro, in tantissimi casi, lontano dalle famiglie e dalle regioni di residenza, dove incide anche il dover provvedere ad affitto ecc. Anche a questo penserà il M5S? Anche il pagamento dello straordinario alla dirigenza, tra l’altro illegittimo, viene ancora assegnato creando anche in questo caso forti ripercussioni economiche nei ruoli inferiori. Perché la Corte dei Conti che pure è intervenuta con controlli amministrativi e con sentenze puntuali, che stabilivano che lo straordinario ai dirigenti era illegittimo così come hanno stabilito che per essere dirigente è necessario essere laureatati, fenomeno scandaloso è proprio nelle Forze armate e di polizia. La Corte dei Conti intervenuta specificamente per le nomine dei dirigenti di staff politico- amministrativo, perché non interviene anche in questi casi? Perché la Corte dei Conti non è ancora intervenuta per sanzionare l’attribuzione di straordinari ai dirigenti delle Forze Armate e Forze di Polizia ed altre pubbliche amministrazioni? Si parla tanto della casta, questa che cosa è? Non solo la politica deve effettuare tagli chiari e lineari, si fa presto ad inveire contro la casta attaccandone solo quella più visibile”. Prosegue la Daloia- “Oggi che il M5S è cambiato al suo interno, per composizione e rappresentanza, inizierà a sforbiciare ed attaccare anche altre sacche di privilegi come quelle ben rappresentate al suo interno? Avranno la forza ed il coraggio di andare contro se stessi? Avranno il coraggio di tagliarsi i privilegi i vari rappresentanti delle Forze Armate e di polizia, che fino a ieri hanno fatto parte del sistema ed oggi vi si scagliano contro? Inizino a dare il buon esempio, altrimenti sono e resteranno soli tra tanti”.

N.d.r. vedasi punto 2 del prospetto: Alle retribuzioni si aggiungono lo straordinario, ove prestato, e indennità accessorie correlate alla specificità di ciascuna Forza Armata, ivi inclusa quella di cui al d.P.R. n. 162/2006
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