L'Hortus Conclusus di Mimmo Paladino

L'Hortus Conclusus è un museo a cielo aperto nel cuore del centro storico di Benevento.

Napoli, 02/09/2024 (informazione.it - comunicati stampa - turismo)

L'Hortus Conclusus è opera dell'artista Mimmo Paladino insieme agli architetti Roberto Serino e Pasquale Palmieri.

Benevento è una città, in parte ancora medievale, è caratterizzata da una grande quantità di piccoli orti urbani e di giardini monastici e padronali, di solito pensili, chiusi, segreti, e molte volte invisibili.

L'Hortus Conclusus, che si apre in fondo a Via Noce, pittoresco e paesaggio mozzafiato, dal nome fortemente evocativo, si imbocca dal centrale Corso Garibaldi. , è un’installazione permanente che l’importante esponente del movimento artistico della Transavanguardia ha realizzato nel 1992 nel giardino dell’ex Convento di San Domenico. Nell’orto del monastero beneventano sono state inserite opere pensate come un insieme armonico che ripercorre la storia della città con richiami al paesaggio dei Sanniti, dei Romani e dei Longobardi.

le opere si sposano perfettamente con i resti di colonne, capitelli e frontoni spezzati, dell'ex convento, creando un contrasto stilistico perfetto.

L'Hortus Conclusus è un luogo pieno di simbolismi da ammirare e scoprire.

Un insieme di opere scultoree in uno spazio assolutamente unico nel suo genere, ricco di elementi cha fanno riferimento al mito, alla storia sannitica e longobarda di Benevento.

Il rigore classico dell'ex complesso conventuale di San Domenico si mescola alla modernità con sculture come Il “Cavallo di bronzo” che domina l’Hortus dall’alto del muro; il Disco, collocato al centro dello spazio, sembra uno scudo caduto dal cielo dal quale zampilla l’acqua; e poi la Conchiglia, una Campana, una Testa equina, il Teschio di bue, gli Elmi: ogni simbolo reinterpreta in chiave moderna la tradizione di Benevento. Anche il rifacimento dei muri di cinta e della pavimentazione, con l'inserimento apparentemente casuale di manufatti di pietre e bronzi, fa riferimento ai modi di costruire in uso nella Benevento longobarda, e ancora oggi visibili, elementi di spoglio, romani per lo più, inglobati nel corpus delle mura della città e degli edifici al loro interno, simbolo di continuità culturale.