Al Teatro Alighieri di Ravenna "La presidentessa" dal 10 al 13 dicembre 2009

La nuova sfida registica di Massimo Castri, qui alla guida di un gruppo di undici giovani attori che si confrontano con un testo sorprendentemente attuale
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Comune di Ravenna. Assessorato alla Cultura.
Ravenna Teatro. Teatro Stabile di Innovazione.
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
in collaborazione con Enipower.

La Stagione di Prosa del Teatro Alighieri di Ravenna presenta:
"La presidentessa".

Dopo il debutto nazionale in novembre al Teatro Bonci di Cesena arriva anche al Teatro Alighieri di Ravenna La Presidentessa, nuova sfida registica di Massimo Castri, qui alla guida di un gruppo di undici giovani attori che si confrontano con un testo apparentemente inconsueto ma sorprendentemente attuale sul rapporto sempre vivo tra seduzione e potere. Lo spettacolo, che andrà in scena da giovedì 10 a domenica 13 dicembre (nei giorni 10-11-12 alle 21 e il 13 alle 15,30) è il secondo appuntamento della Stagione di Prosa del Teatro Alighieri curata da Ravenna Teatro per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna.
La Presidentessa è un testo che Maurice Hennequin scrisse insieme al suo abituale collaboratore Pierre Veber nel 1912 ottenendo uno straordinario successo. Il testo rappresenta in modo esemplare il genere del vaudeville e si riferisce a un linguaggio teatrale ad alto potenziale comico. Caratterizzato da una trama salace e dal linguaggio boccaccesco tipico di questo genere, nonché da un ritmo molto vivace, La Presidentessa cerca il puro divertimento dello spettatore nel narrare le vicende di Gobette, spregiudicata e maliziosa soubrette che, dopo essere stata allontanata dall’albergo dove alloggiava in occasione di una tournée teatrale, trova ospitalità nell’austera casa del presidente Tricointe, giudice di provincia non più giovanissimo. Una serie ben congeniata di casi vogliono che la donna venga scambiata per Aglae, la legittima consorte, tutt’altro che avvenente. Parte da qui un’irresistibile girandola di equivoci che metteranno in ridicolo tutti i personaggi e porteranno il magistrato a ottenere il tanto agognato trasferimento a Parigi.
Massimo Castri, regista italiano tra i più prestigiosi, torna a lavorare con lo stesso affiatato gruppo di giovani attori – provenienti dal Corso di Alta Formazione da lui stesso diretto per Emilia Romagna Teatro Fondazione – che il pubblico dell’Alighieri ha conosciuto l’anno scorso con Così è se vi pare. Il confronto con questo tipo di drammaturgia rende necessario per l’attore il recupero e la reinvenzione della componente più artigianale del proprio mestiere. La pièce, nel suo perfetto meccanismo teatrale, permette di valorizzare al meglio le doti di ciascuno degli undici attori in scena, un gruppo di recente formazione ma già collaudato e coeso.
In scena Marco Brinzi, Giorgia Coco, Francesca Debri, Michele Di Giacomo, Federica Fabiani, Alessandro Federico, Vincenzo Giordano, Diana Hobel, Alessandro Lussiana, Davide Palla, Antonio Peligra. Il lavoro registico di Castri si avvale dell’elaborazione sonora di Arturo Annecchino, musicista e compositore fra i più apprezzati autori di musica per il teatro, già collaboratore di numerosi maestri della scena. Claudia Calvaresi cura l’allestimento scenografico e i costumi originali. Lo spettacolo è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri, via Mariani 2, telefono 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, il giovedì anche dalle 16 alle 18 e da un’ora prima di ogni spettacolo).

INFORMAZIONI:
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www.ravennateatro.com/prosa
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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