Il noto sindacalista napoletano Giuseppe Alviti lascia il sindacato

Ogni parola ha un tempo
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Le ragioni per le quali a 45 anni ho lasciato il sindacato e a breve anche  l’associazionismo di categoria sono semplici e brutali.” dichiara Giuseppe Alviti,noto sindacalista  napoletano e  un Guerriero di estrema ribellione socialpopolare per la difesa dei diritti dei più deboli e da sempre vicino alle associazioni di tutela della categoria delle  guardie giurate. 

“Oramai mi sento totalmente estraneo a ciò che realmente è queste organizzazioni e non sono in grado minimamente di fare sì che esse cambino. La mia è quindi la presa d’atto di una sconfitta personale: ci ho provato per tanto tempo e credo con rigore e coerenza personale, non ci sono riuscito. Non parlo tanto dei proclami e delle dichiarazioni ufficiali, ma della pratica reale, della vita quotidiana che per ogni organizzazione, in particolare per un sindacato, è l’essenza. Naturalmente mi si può giustamente rispondere: chi ti credi di essere? Certo la mia è la storia di un militante come ce ne sono stati tanti, che ha speso tanto nell’organizzazione ma che non può pretendere di essere al centro del mondo. Giusto, tuttavia credo che la mia fuoriuscita possa almeno essere registrata come un pezzetto della più vasta e diffusa crisi associazionistica e sindacale di cui tanto si parla, e che come tale possa essere collocata e spiegata. Grazie soprattutto a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che hanno insegnato a me, intellettuale piccolo borghese come si diceva una volta, cosa sono le durezze e le grandezze della classe operaia. Spero di poter apprendere ancora.
Dopo aver mietuto anche tante vittorie contro le caste e i comitati di affari senza falsa presunzione sono stato sempre la loro spina nel fianco.
Ora spazio ai più giovani per me altri obiettivi da raggiungere e realizzare.

Ufficio Stampa
Ivana Boscaino
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